E’ del ciclismo su pista la prima medaglia italiana delle Paralimpiadi di Parigi 2024. Il tandem composto da Lorerzo Bernard e Davide Plebani, quest'ultimo è la guida, regala alla spedizione azzurra una fantastica medaglia di bronzo nell’Inseguimento individuale, trionfando sui 4000 metri della categoria B sugli olandesi Vincent Ten Schure e Timo Fransen.
Una prova straordinaria quella degli azzurri nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines, che hanno chiuso le qualifiche con il terzo miglior tempo e dominato nell’ultimo atto, registrando il tempo totale di 4’04’’613.
Ci avevano offerto un’anteprima di ciò che avrebbero potuto realizzare già al Mondiale multievent di Glasgow, inaugurato proprio da una medaglia della pista paralimpica con Claudia Cretti. E a Parigi la Nazionale paraciclismo non si è voluta smentire, dimostrando la bontà di quanto seminato finora e siglando per primi il medagliere dei Giochi.
Il CT Silvano Perusini: “Bernard e Plebani corrono insieme da appena un anno, e sono due grandi atleti ma soprattutto due splendidi ragazzi. In questo percorso c’è stato un bel confronto e una bella collaborazione ed i risultati si sono visti. Abbiamo bruciato qualche tappa: nessuno pensava che avremmo fatto risultato già a questa edizione dei Giochi ed è una bella soddisfazione. Dedico questa medaglia all’intero movimento paralimpico su pista, che comprende il nostro staff e tutti gli atleti, anche quelli che hanno brillato ai Mondiali di Rio e che, per via dei posti limitati, oggi fanno il tifo per noi da casa. Siamo un gruppo e questa vittoria è di tutti noi. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento e una tradizione ancora da scrivere”.
Soddisfatto il presidente Cordiano Dagnoni: “Come per le Olimpiadi, anche ai Giochi Paralimpici di Parigi la prima medaglia arriva dal ciclismo. Arriva da un velodromo ed è un bronzo importante: abbiamo risposto attivamente all’appello del presidente Pancalli, che ci aveva chiesto di investire sulla pista, ed i risultati sono arrivati alla prima Paralimpiade disponibile. Siamo orgogliosi e felici. I miei complimenti ai due atleti: Bernard, passato dal canottaggio al ciclismo e Plebani, che dopo una carriera da professionista ha voluto rimettersi in gioco in questo movimento. Grazie a Perusini e complimenti a lui e tutto il suo staff”.
LE ALTRE GARE - Non ce la fa per un soffio Claudia Cretti, che chiude al settimo posto come prima delle escluse alla finale dei 500m Time Trial categoria C5. Una buona prova per l’azzurra, che fa registrare il suo miglior tempo in assoluto (38″929).
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