DANIELE CALOSSO: «MI RIMETTO IN GIOCO ALLA GENERAL STORE. LA RIME DRALI MI HA DATO TANTO, GIOIRÒ SEMPRE PER I LORO TRIONFI»

MERCATO | 20/08/2024 | 08:15
di Bibi Ajraghi

È direttore sportivo da sedici anni, guida il Team Rime Drali da dodici e alla vigilia del suo trentaseiesimo compleanno - che festeggerà il 20 settembre - ha deciso di accettare una nuova sfida: Daniele Calosso alla fine di questa stagione scenderà dall’ammiraglia della Continental bresciana per salire su quella della veronese General Store - Essegibi   Fratelli Curia e aprire un nuovo capitolo della sua carriera da tecnico.


Daniele, cosa ti ha spinto a cambiare?


«La molla da cui è partito tutto è la voglia di mettermi sempre in gioco e per farlo ho capito di aver bisogno di nuovi stimoli. In seconda battuta, ma non è stato determinante per la scelta, c’è la prospettiva di un calendario un po’ diverso da quello affrontato nelle ultime stagioni».

Dodici stagioni consecutive nella stessa squadra sono tante: è stata una scelta difficile da prendere?

«Sicuramente. È stata una scelta che mi ha fatto pensare e ripensare, la decisione è frutto di una lunga valutazione. Sono arrivato qui che ero molto giovane, per la terza volta nella mia vita ho cambiato casa: dopo aver vissuto in Piemonte e a Monza mi sono trasferito sul Lago di Garda per lavorare nel ciclismo. So che può sembrare una frase fatta, ma alla Rime Drali ho trovato davvero una seconda famiglia che mi ha accolto nel migliore dei modi. Sarò sempre grato e avrò sempre dei bellissimi ricordi di quello che ho vissuto qui».

Il tuo debutto assoluto in ammiraglia è stato alla Ciclisti Monzesi con l’indimenticato Nazzareno Cazzaniga: cosa ricordi di quel periodo?

«Se guardo indietro vedo un Daniele alle prime armi, in una società importante come la Ciclisti Monzesi. Rivedo dirigenti animati da una grande passione fare i “salti mortali” per i giovani. Quella è la stessa passione che avevo, e ho, anche io e che ho ritrovato salendo di categoria alla Rime Drali».

Come è cambiato il ciclismo dai tuoi esordi in ammiraglia?

«Le differenze sono tante. Sicuramente la tecnologia e l’ingresso di nuove figure professionali hanno modificato il ciclismo. Uno dei cambiamenti più importanti di questi anni, per me, è la progressiva diminuzione del dialogo e dei rapporti personali con i corridori. Nel ciclismo di oggi si mandano mail, messaggi e tabelle ma una chiacchierata con gli atleti è difficile farla. Io ci provo, mi piace essere a disposizione, ascoltare e consigliare».

E tu, Daniele, ti senti cambiato?

«Sicuramente sono cambiato. Rispetto alle mie prime stagioni in ammiraglia sono molto più tranquillo. Ho maturato esperienza e ora cerco di avere una visione più ampia delle cose, le valuto da diverse angolazioni. Inoltre, dopo sedici anni di ammiraglia e una media di dodici corridori a stagione in squadra, posso dire di aver imparato a capire bene gli atleti e i loro caratteri».

Un pregio che gli altri ti riconoscono.

«La schiettezza».

 Un difetto su cui senti di dover lavorare.

«In alcuni casi sono ancora un po’ troppo istintivo, potrei guadagnare qualche punto in diplomazia».

Cosa porterai in General Store Essegibi Fratelli Curia?

 «Il mio bagaglio di esperienza, la mia passione e la voglia di fare bene».

Prima però c’è da finire una stagione con Rime Drali: quali saranno i prossimi appuntamenti?

«Sabato saremo alla Freccia dei Vini, domenica a Rovescala, poi a Carnago. Mentre settembre inizierà col Giro del Friuli».

Che obiettivi vi siete posti da qui ad ottobre?

«Cercheremo di essere protagonisti in tutte le occasioni, un obiettivo particolare è il Giro del Friuli in cui siamo sempre andati bene. Cercheremo di dare il 100% in quella occasione e in tutte le classiche di fine stagione».

Cosa auguri alla Rime Drali per il 2025 e per gli anni futuri?

«In questi anni assieme ai dirigenti della società abbiamo vissuto tanti bei momenti e ottenuto tante vittorie, abbiamo fatto crescere la squadra portandola in alto. La dirigenza della Rime Drali sta lavorando in vista del 2025 e sono sicuro che anche senza di me il team si toglierà tante soddisfazioni. Come già detto sarò per sempre grato alla Società e, anche da un’altra ammiraglia, gioirò per tutti i traguardi che la Rime Drali raggiungerà nelle prossime annate».

 

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