LA POLONIA AVRÀ IL SUO LEADER DA CORSE A TAPPE? A TU PER TU COL 19ENNE GRUSZCZYNSKI

INTERVISTA | 03/08/2024 | 08:13
di Nicolò Vallone

Nel 2005 c'erano giusto un paio di corridori polacchi nell'allora ProTour: Szmyd in Lampre Caffita e Baranowski in Liberty Seguros. Il futuro iridato Kwiatkowski era ancora Allievo e la città slesiana di Katowice accoglieva un suo nuovo figlio, che sarebbe stato destinato a pedali e due ruote: Filip Gruszczynski.


Diciannove anni e mezzo più tardi, nel World Tour i polacchi sono otto: uno di loro è il velocista Stanislaw Aniolkowski della Cofidis, che fra poco peraltro parteciperà alla gara olimpica al posto del dolorante Kwiato. Aniolkowski nei tre mesi finali della stagione potrà fare da fratello maggiore a un giovane e assai promettente stagista, che ha caratteristiche opposte alle sue ma ha la stessa nazionalità: quel Gruszczynski citato qualche riga sopra e di cui vi abbiamo parlato abbondantemente QUI nella notizia relativa ai colpi di mercato della Cofidis.


Ieri Filip si è presentato fresco di 6° posto alla Bassano Montegrappa (sua ultima gara in Biesse Carrera? Lo stage ce lo dirà...) e di taglio di capelli, come a volersi presentare "sistemato" al primo giorno di scuola. Dopo aver effettuato le foto di rito con la nuova maglia, nella sede italiana della società creditizia francese all'Ortica di Milano, ha risposto alle nostre domande con un inglese degno di un atleta internazionale già avvezzo alle interviste.

Partiamo, banalmente ma significativamente, sulle sensazioni che provi a poterti mettere alla prova col professionismo senza aver neanche terminato il primo anno U23...

«Un'opportunità davvero importante che sono felicissimo di avere già così giovane. Non sono  ed è altrettanto fondamentale seguire il percorso di crescita giusto per me, ma intanto non vedo l'ora di esordire fra dieci giorni al Tour du Limousin!»

Non sei Tadej o Remco, ma parlando puramente di caratteristiche al di là ovviamente del valore e del livello di corridore, ti collochi in mezzo a loro?

«Sono sicuramente uno scalatore e sono a mio agio sia sulle lunghe salite che nelle corse a tappe: ho grande resistenza e vado bene a cronometro.»

Quando hai cominciato ad andare in bici?

«A 6 anni, seguendo mio papà che andava a correre le MTB marathon. Per un paio d'anni ho pedalato tanto insieme a lui sugli sterrati per gioco, poi abbiamo reso il ciclismo il mio sport "ufficiale" e ho iniziato la trafila con varie società del mio Paese, l'ultima delle quali la Gliwice al primo anno Juniores.»

Dopodiché due stagioni in Italia: la seconda Juniores nell'Energy Team e questa in una Continental di sempre maggior spessore come la Biesse Carrera, come ti trovi?

«Un'esperienza eccezionale poter lasciare casa mia e trasferirmi appena diciassettenne in uno dei territori di maggior tradizione ciclistica. L'Italia mi piace moltissimo ed è stato prezioso per la mia crescita misurarmi col ciclismo italiano: c'è una grossa differenza col livello delle gare in Polonia! E nel team di Milesi e Nicoletti (con me nella fotografia insieme a Roberto Damiani) poi si sta benissimo, loro e lo staff sono competenti e di supporto per creare l'alchimia perfetta.»

Quando è entrata in scena la Cofidis?

«Al Giro di Slovacchia a fine giugno, la prima gara 2.1 a cui abbia partecipato. I miei direttori sportivi mi hanno detto che la squadra francese era in cerca di uno stagista con le mie caratteristiche e, dato che era anch'essa tra le formazioni al via, mi avrebbero osservato. Ammetto di aver sentito un po' di pressione durante tutte le 5 giornate slovacche, ma è andata bene ed eccomi qua!»

Felice di trovare pure un esperto polacco come Aniolkowski?

«Naturalmente, sempre bello in un ambiente "estero" trovare qualcuno con cui parli la stessa lingua. All'inizio della mia esperienza da stagista abbiamo un calendario differente, spero di poter correre almeno una gara insieme a lui più avanti.»

A proposito di lingua, come va con l'italiano?

«Abbastanza bene, riesco a comunicare con staff e compagni.»

Iniziare a praticare ciclismo in mountain bike pensi sia stato un fattore determinante per il ciclista che sei oggi?

«Mi ha insegnato subito una buona tecnica in bici che mi sono portato subito con me nelle prime esperienze su strada. Quello per gli sterrati è un amore che non ho abbandonato del tutto, dato che a volte mi cimento ancora nel ciclocross in inverno. A ciò va aggiunto che da piccolo ho fatto pure triathlon: oltre a pedalare nuotavo e correvo,  penso che questo abbia giocato un ruolo chiave nel mio sviluppo atletico. Mi sono formato su più ambiti motori, poi mi sono specializzato.»

Il tuo idolo ciclistico?

«Julian Alaphilippe, adoro il suo modo di correre.»

Quali sono stati gli "highlights" della tua giovanissima carriera?

«Ho conseguito parecchie vittorie e top-10 ma mi piace menzionare il 12° posto all'Orlen Nations Grand Prix, allestito nel mio Paese dagli stessi organizzatori del Giro di Polonia, a maggio: non me l'aspettavo proprio! Ancor più recente è il 5° posto nella seconda frazione del Giro della Val d'Aosta: ero partito con ambizioni di classifica ma ero caduto il primo giorno, allora mi sono concentrato sulle singole tappe. Ho centrato quel buon piazzamento e poi ho risalito la generale fino alla 22^ posizione, è stata una piccola soddisfazione.»

E cosa sogni come "highlights" per il tuo futuro?

«In primis entrare in pianta stabile in una squadra professionistica, quindi riuscire a mettere in mostra delle qualità tali da essere confermato dalla Cofidis a fine stage. Dopodiché il mio più grande desiderio è forse quello di partecipare al Tour de France. Mi basterebbe già il grand départ...»

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E' ancora una volta Olav Kooij a dettare legge in volata. L'alfiere della Visma Lease a Bike, vincitore ieri e leader della classifica generale del Tour of Britain, si è imposto facilmente a Stowmarket dove si è appena conclusa la seconda tappa della...


Intervistato da Eurosport durante la tappa in corso della Vuelta, il team manager della UAE Joxean Matxin ha così commentato la vicenda Ayuso e in particolare le dichiarazioni al vetriolo rilasciate ieri mattina dal corridore in seguito al comunicato della...


Dopo due stagioni in cui ha vestito la maglia Laboral Kutxa - Fundación Euskadi ottenendo una vittoria e diversi piazzamenti, Laura Tomasi è pronta a scrivere una nuova pagina della sua carriera ciclistica. La 26enne trevigiana di Miane dal prossimo...


L'associazione mondiale dei ciclisti professionisti esprime profonda inquietudine e ferma condanna per le azioni che stanno mettendo in pericolo i corridori durante la Vuelta a España: è inaccettabile che dei gruppi di persone, di qualsiasi tipologia e a prescindere dalla...


Lo sfogo di Simone Petilli arriva direttamente dalla Spagna, poco prima della partenza della tappa numero 11 della Vuelta. Il corridore lecchese della Intermarché – Wanty ha sul corpo i segni di una caduta occorsagli ieri quando un gruppo di...


Filippo Baroncini ha prolungato il contratto che lo lega al Team UAE Team Emirates – XRG fino alla fine del 2027: la notizia è arrivata poco fa direttamente dal team emiratino. Il corridore ravennate, che proprio ieri ha lasciato l’ospedale...


Dalla prossima stagione Andrea Vendrame sarà un corridore del Team Jayco AlUla: il ciclista veneto ha firmato un contratto biennale con la squadra australiana. l'atleta trentunenne è un corridore completo, vincitore di due tappe al Giro d’Italia, e può vantare successi...


Il marchio di abbigliamento ciclistico premium Pas Normal Studios è orgoglioso di annunciare il lancio ufficiale della sua esclusiva collaborazione con il leggendario produttore italiano di biciclette Colnago: Pas Normal Studios x Colnago C68. Creata per celebrare il decimo anniversario di Pas Normal...


Prendete le strade mai pianeggianti dei Paesi Baschi, infarcitele di salite più o meno dure, condite tutto con un chilometraggio ridotto, shakerate il tutto e avrete il piatto della tappa numero undici della Vuelta. per seguire il racconto in diretta...


La seconda settimana della Vuelta di Spagna, si è aperta sotto una buona stella per la Visma – Lease a bike, con Jonas Vingegaard che è tornato a indossare la maglia rossa di leader della corsa. Il danese ora ha...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024