GATTI & MISFATTI. CASSAPANCA IS BACK, IL PROCESSO CHE NON PROCESSA E LA MUMMIA DI TORINO

GIRO D'ITALIA | 13/05/2024 | 14:30
di Cristiano Gatti

Quasi metà Giro: come alla fine del primo quadrimestre, è ora di consegnare le pagelle a genialoidi e somari del Dream Team Rai.


FRANCESCO PANCANI: dici Pancani e non puoi non pensare al Bulba, tutto intero Auro Bulbarelli, quand'era direttore di RaiSport e si divertiva a inventarsi bocciature, promozioni, alternanze senza capirci più niente lui, tanto meno l'affezionato pubblico del ciclismo. Grazie al Cielo, quella stagione di acrobazie creative è finita. Fino a nuovi Einstein in direzione, siamo tornati alla logica: dopo quarantene e naftaline, Pancani titolare fisso della diretta al Giro. Sicuramente c'è di meglio, sicuramente non è il dio in terra, sicuramente c'è sempre da imparare eccetera eccetera. Ma in attesa del dio in terra teniamoci stretto il Panca, in associazione e concorso con Cassani, nell'affidabile, godibile, puntuale, assortita formula Pancassani. Il voto, per chi segue da sempre la Rai, è come un 25 aprile: Voto 8.


DAVIDE CASSANI: è l'altra faccia del tandem, visto dalla sua parte diventa Cassapanca. Resta comunque il complementare perfetto del telecronista, applicando con la ben nota diligenza informazioni, approfondimenti, curiosità. Grande ritorno, il ritorno che ci voleva, dopo annate di commentatori tecnici da anestesia totale. Al pubblico resta solo una curiosità: che cosa abbiano da ridere ogni tre per due in quella postazione. All'apparenza sembra ridano per le cose di cui stanno parlando, in realtà è forte il sospetto che al riparo delle telecamere sia l'asilo Mariuccia, giocano a farsi il solletico, allo schiaffo del soldato, o magari alla gara di barzellette, cose del tipo sai qual è il colmo per una zanzara?, andare a Mosca in Vespa, bella eh, buona questa, e tu lo sai qual è il colmo per Beppe Conti...? Comunque, anche per Cassani voto da 25 aprile: Voto 8.

STEFANO RIZZATO: fa parte del pacchetto-diretta raccontando la gara dalla moto. Mediamente buono, da soffocare con un cuscino dietro a Thomas nella crono di Perugia (voto 2-), quando continua a raccontare il campione inglese come un mezzo caso umano, tipo tossico o alcolizzato, povero, il vento è molto crudele con lui oggi, mi fa compassione, come se gli avversari invece andassero in deltaplano. Alla fine della tappa, va sempre a intervistare vincitore e maglia rosa, praticamente formando una coppia di fatto con Pogacar. Dall'empatia che trasuda dai due, appare evidente che lo sloveno preferirebbe farsi cavare un dente del giudizio. Oggettivamente: Pogacar magari non è simpatico come Crozza, ma Rizzato non è più simpatico di un dentista. Voto: 7.

GIADA BORGATO: la quota rosa del Dream Team completa il pacchetto moto. Ex corridora, potrebbe svelarci un sacco di dettagli curiosi e inediti da dentro la corsa. Potrebbe. Invece è un fallimento totale, del tutto inutile e superflua. Anzichè svelarci quello che non vediamo, ci racconta quello che vediamo molto meglio di lei. Oropa: tutto il mondo vede in diretta Pozzovivo che si sbraccia ai bordi della strada per un sinistro, danno la linea alla Borgato e lei ci rivela “c'è Pozzovivo ai lati della strada che si sbraccia per chiamare l'ammiraglia”. Ma va? Crono Foligno-Perugia: le telecamere inquadrano il corridore che sta seguendo lei, lei con enfasi ci annuncia che “siamo sul tratto duroooooo” (lo vediamo, Giada), “il pubblico è in delirioooooo” (vediamo anche questo, Giada), “saliamo tra due ali di follaaaaaaa” (da una parte c'è il muro, caso mai l'ala è una, Giada). Nel complesso, moto inutile, Giada. Voto: 3.

ALESSANDRO FABRETTI: sarebbe al posto di Zavoli, perchè la Rai si ostina a chiamare “Processo alla tappa” persino questa roba che non processa niente e nessuno. La nuova formula ha il grande pregio di non avere più tra le scatole la melensa retorica da circolo del tè di una certa Zia, ma non ne ha nessun altro. Per il resto, il Processo 2024 è bolso, stanco, spento, spompato, anonimo, noioso. E mi chiedo da dove mi venga improvvisamente tutta questa bontà. Voto: 1.

ALESSANDRO PETACCHI: zzzzzzz... zzzzzzz... zzzzzzzz...

STEFANO GARZELLI: lo sforzo di essere un po' più critico ed esprimere qualche giudizio in più risulta evidente, rispetto a qualche anno fa. Ma tra il Garzelli di oggi e l'opinionista coraggioso, tagliente, ficcante che dovrebbe diventare, c'è ancora la distanza che separa Briatore dal congiuntivo. Voto: 6--.

BEPPE CONTI: ripescato dalla sua archeologia seppiata, viene riproposto come giornalista-opinionista al “Processo” (quel che resta). Innegabile (e lodevole) il tentativo disperato di metterci del pepe, anche alzando i toni della voce e dell'enfasi. Peccato che poi alla fine lo tradisca l'ambizione di fare il nonno a Pogacar, passando le sue giornate a raccomandargli di risparmiarsi, di non prendersi rischi inutili, di farsi degli amici, di non rendersi antipatico. Presto gli ricorderà di mettersi sciarpa e cappello, di non salutare gli sconosciuti e di non esagerare con le merendine. Evidente: il Pogacar che vorrebbe Conti non è il fuoriclasse che è, ma un impiegato del catasto che ci farebbe addormentare in coda. Dopo tutto, meglio quando Beppe ci raccontava Binda e Girardengo: quelli, almeno, non può più rovinarli. Voto: 6.

FABIO GENOVESI: classica postura da scrittorone, infligge tutti i giorni una specie di omelia intrisa di buoni sentimenti e aggettivi diabetici, tipo quella di Rapolano Terme, in cui smarrona con un suo giro in bici finito dentro a una chiesa, “la luna, le stelle, vibrava la musica, vibravo io, vibrava la polvere che avevo addosso...”. In definitiva, il modo migliore di finire un “Processo” mai cominciato. E buonanotte ai suonatori. Con Petacchi, in coro: zzzzzzz.... zzzzzz... zzzzz..... Voto: 2.

UMBERTO MARTINI: intervistatore e colorista, fa il suo con decoro e sobrietà. Ricordando tutti gli improbabili e gli scappati di casa che abbiamo visto negli anni in quel ruolo, promozione senza se e senza ma. Voto: 7.

ETTORE GIOVANNELLI: è il cercatore di interviste e di personaggi. Conosce il mestiere, poche sbavature. Ma su tutto prevale la memorabile intervista di Torino, che addentrandosi arditamente tra bici e mummie resterà nella storia della Rai per umorismo involontario ed effetti tragicomici: “Buongiorno a voi, sono qui sul podio. E a proposito del Museo Egizio, ecco chi c'è qui con me: Evelina Christillin...”. Standing ovation. Voto: 10.

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COMMENTI
Rizzato
13 maggio 2024 14:39 carloprimavera
Rizzato ha anche problemi con l'inglese, del quale spesso lascia per strada sfumature che non coglie. Ad ogni modo non comprendo il voto 7 per ciò che ha scritto, mi aspettavo di leggere un 4-5 (meritato) alla fine, soprattutto se relazionato al 3 della Borgato. Il voto zzzzz....zzzzz.... vale anche per lei, noia, ripetitività, altezzosità. Saluti cordiali

e gli altri?
13 maggio 2024 14:51 PedroGonzalezTVE
Oh Gatti... e De Luca? EMecarozzi? e quelli di ES? Gregorio? Magrini? Belli?
Eddai non è male la produzione Rai ... Panca è uno dei migliori cronisti della Rai... respect....

non ho capito
13 maggio 2024 15:07 Leonk80
Evelina Christillin è la direttrice del Museo Egizio, la gaffe sarebbe che non c'entra nulla con il giro?

Paleolitico
13 maggio 2024 15:07 SephoraAA
Il problema è che oltre a essere democristiani,sono anacronistici....vecchi nel racconto...non c' e niente di moderno o minimamente attuale ,nuovo...senza contare l' antipatia a pelle di alcuni vedi Rizzato e Borgato ...le valutazioni al Processo seno sempre rispetto a 50 anni fa...così faceva Indurain,così faceva Merckx ..basta a una certa anche meno ...ma su Eurosport non cambia molto ,tranne un po' di show che fanno..
Magrini ragiona come uno della sua epoca leggendo la corsa ,giustamente...dicono sempre le stesse tiritere...mettendomi nei panni di un ragazzino che vuole seguire il Giro è noiosissimo,come se parlassero i nonni o i bisnonni di quant' era bella la loro epoca

Vada lei
13 maggio 2024 15:08 apprendista passista
È così bravo.

Sempre offensivo
13 maggio 2024 15:32 ghisallo34
Modi e toni sempre offensivi (somari). Chissa' cosa pensano di Lei quelli della Rai.

genovesi
13 maggio 2024 15:53 fransoli
mica deve fare la cronaca sportiva o il commento tenico, è li per raccontare il territorio e dare un pò di colore nei molti momenti in cui non accade niente e i suoi racconti al contrario di quanto scrive Gatti sono spesso anche divertenti.... leggo una malcelata punta d'invidia.

Momento più atteso
13 maggio 2024 16:17 zcai22
Le pagelle di Gatti alla Rai, il momento più atteso del Giro. E anche stavolta non deludono

RAi
13 maggio 2024 17:05 Alverman
Pancani,Cassani,De Luca sono bravissimi,non si discutono.Rizzato e la Borgato sono bravi,niente da dire.Vedrei bene Cipollini al commento tecnico.

Radio Rai
13 maggio 2024 17:11 max73
La cronaca su Radio Rai è notevolmente superiore a Rai 2 o Rai sport. Martinello voto 9+ anche meglio di quando era in cronaca in TV.

La Rai ci mette le voci e poco altro
13 maggio 2024 17:45 comodi70
Nella speciale classifica dei voti manca quello più importante. Come lo scorso anno la regia televisiva è affidata ad un service belga che offre immagini perfette nello stile delle classiche del Belgio. Tecnologia e professionalità che evidentemente la Rai ha smarrito negli anni. Per quanto riguarda gli opinionisti ce ne stati bravi e competenti alcuni nomi a caso Martinello, Savoldelli, Lelli ma anche ultimamente Visconti. Di Cassani ripensando a quello che diceva Cipollini ne possiamo fare anche a meno.

Processo fiacco
13 maggio 2024 18:48 marco1970
Sono abbastanza vecchio per ricordarmi i processi alla tappa di Sergio Zavoli.Non si parlava soltanto della tappa ma dei problemi generali che affliggevano il ciclismo e c'erano tanti ospiti,tra cui molti giornalisti (Sergio Neri,Bruno Raschi,Gianni Brera e molti altri) e poi tanti corridori e direttori sportivi.Adesso mi sembra un club esclusivo di quei tre o quattro che se la cantano e se la suonano.

Vada lei
13 maggio 2024 19:25 Angliru
Gatti, vada lei in Rai a parlare di Teddy 🤣

Tempi moderni
13 maggio 2024 19:55 italia
"Genialoidi e somari"; ma sono parole offensive discriminatorie desuete; in un mondo che se dice negro e non nero ti si scatena la terza guerra mondiale o Gatti ... usi questi termini; aggiornati il mondo e cambiato ... in p....

Viva la Radio
13 maggio 2024 20:08 Serpad
Sono d'accordo col Gatti.. Dalla moto in mezzo ai corridori ci vogliono informazioni più dettagliate e tecniche non sicuramente ripetere ciò che già si vede dalla tv! In auto spesso quasi sempre seguo dopo il lavoro le cronache delle tappe sia del Giro sia del Tour e valgono un sacco di emozioni e mi pare veramente di essere dentro alla corsa insieme ai radiocronisti!.. Voto 10 alla radio!

quanti nick nuovi
13 maggio 2024 20:37 maxlrose
agli abituali del forum; Non notate tanti nuovi nick ? strano vero ? quando si fanno nomi e cognomi arrivano gli amici...e gli amici degli amici...che poi vanno via come sono venuti

LA RAI
13 maggio 2024 21:23 JeanRobic
A me non dispiace, saranno le tappe scontatissime e noiose che non permettono a chi è in moto o in cabina commento di dare il meglio, non ci trovo niente di particolarmente noioso, sono bravi e se la cavano. Forse i giornalisti non sapendo cosa scrivere, inventano panzane.

Leonk80
13 maggio 2024 22:09 canepari
Sei veramente un puro di cuore....La perfidia di Gatti non ti tocca.

Rai sport
13 maggio 2024 22:46 alerossi
Ormai di buoni sono rimasti solo de chiesa e tilli. Quando non sentiremo più queste due voci potranno anche chiudere definitivamente rai sport.

Educazione
13 maggio 2024 23:09 Carbonio67
Caro Gatti, l'educazione e il rispetto per il prossimo,vengono prima di tutto.

Per me sono bravi
14 maggio 2024 09:37 alfiobluesman
Trovo molto professionali e competenti i telecronisti RAI . A me non annoiano affatto, l'unico appunto che mi sento di fare e quello che io eviterei i commenti di Genovesi nelle fasi cruciali della tappa ( ex gli ultimissimi km )

canepari
14 maggio 2024 10:59 Leonk80
ha dato della mummia a qualcuno?

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