DA TABOR A TABOR, VAN DER POEL E QUELLA VOGLIA DI CHIUDERE IL CERCHIO E... MAGARI ANCHE CON IL CICLOCROSS

CICLOCROSS | 30/01/2024 | 08:15
di Francesca Monzone

Domenica a Tabor, nella Repubblica Ceca, Mathieu Van der Poel potrebbe dire addio al ciclocross. E’ un pensiero che da qualche tempo compare nella mente del campione olandese e l'appuntamento iridato potrebbe essere il suo canto del cigno.


Sono passati esattamente nove anni dal primo titolo mondiale di Mathieu van der Poel nel ciclocross, quando proprio a Tabor, arrivo primo davanti al suo rivale Wout van Aert. Era il 1° febbraio del 2015 e Mathieu Van der Poel con grande facilità conquistò la maglia iridata lasciandosi alle spalle Van Aert, staccato di 15 secondi, e Lars Van der Haar. Quello fu il suo primo titolo, seguito poi da quelli conquistati nel 2019, 2020, 2021 e 2023. Domenica per questo straordinario campione potrebbe arrivare la sesta maglia iridata proprio a Tabor, città che per lui ha un significato importante, ma è qui che potrebbe decidere di correre la sua ultima gara nel ciclocross.


Tutto è ancora da decidere, ma per certo sappiamo che questa non è una ipotesi da escludere.

«Di quel primo mondiale, ricordo che ero piuttosto nervoso – ha detto Van der Poel – ma so che domenica prossima non proverò le stesse sensazioni. Io e Wout decidemmo insieme che avremmo corso nella categoria elite e da allora abbiamo sempre lottato per chi sarebbe stato il primo e il secondo. Ricordo ancora di aver fatto la pipì un minuto prima dell'inizio. L'ultima volta che sono passato davanti al box dei meccanici, ho visto mio padre e Marc Dierickx lì in piedi e poi non ho più ricordi. Non ho immagini della festa ma ricordo solo che quello fu uno dei momenti più importanti della mia carriera».

Domenica prossima a Tabor sarà diverso. Van Aert non sarà in gara e Van der Poel - forte di 12 vittorie su 13 gare disputate - sarà il super favorito di giornata. Nello scorso mese di dicembre, durante il ritiro di Denia, l’olandese aveva detto che gli avrebbe fatto bene trascorrere un inverno senza fare ciclocross e questo potrebbe significare che siamo arrivati all’ultimo atto delle gare nel fango per questo straordinario atleta.

«Devo ancora valutare tutto, però posso dire che di per sé sarebbe positivo. Ho vinto il mio primo titolo mondiale a Tabor, e poi potrei vincere qui  il mio ultimo titolo mondiale la prossima settimana. Tutto questo sarebbe perfetto ma non ho ancora preso una decisione. Se sentirò ancora la voglia di fare ciclocross continuerò a farlo comunque. Ma tutto deve avere anche un senso per me».

Il Mondiale sarà il momento più importante della stagione invernale di van der Poel che, dopo un breve periodo di riposo, inizierà la preparazione per le Classiche di primavera.

«L’inverno è sicuramente volato e non vedo l'ora che arrivi la gara a Tabor perché il titolo mondiale è sempre stato l’obiettivo principale di questa stagione. La vittoria nelle altre gare non era un obiettivo anche se sono felice dei risultati, ma l'unica cosa che mi interessava veramente è il Mondial per cui se non dovessi vincere non sarebbe stato un buon inverno. È arrivato anche il momento di finire questo periodo e di iniziare a lavorare per la primavera».

Van der Poel per il suo futuro vorrebbe trascorrere più tempo in Spagna, in modo da organizzare un lavoro ottimale per preparare la stagione su strada. Questo per lui potrebbe essere veramente l’ultimo atto nel ciclocross, ma la decisione finale ancora non è stata presa.

«Durante l’inverno ho avuto prestazioni migliori rispetto a quello che ci aspettavamo e questo fa ben sperare per Tabor, anche se gli errori si possono sempre commettere. Michael Vanthourenhout e Thibau Nys sono stati bravi nelle ultime settimane e a Tabor il percorso è adatto a loro. Come ho già detto, mi piacerebbe passare l’intero inverno in Spagna, ma con il ciclocross la gente si aspetta sempre delle prestazioni importanti da me. Penso che un intero inverno senza gare sicuramente farebbe molto bene anche alla testa».

Copyright © TBW
COMMENTI
Sarebbe
30 gennaio 2024 12:40 fransoli
Forse la giusta decisione almeno che in futuro non decida di prenderlo dolo come allenamento tipo van aert quest'anno, con il ciclocross non rimani nella storia con le monumento e i mondiali si

Ritiro
30 gennaio 2024 14:33 Bullet
Da saltare un anno di ciclocross a volersi ritirare c'è una bella differenza...fosse stata davvero l'ultima gara lo avrebbero detto ben prima.

X Fransoli
30 gennaio 2024 15:47 lele
Lui è già nella storia!

Certo che
31 gennaio 2024 07:12 kristi
Dire in anticipo che l.anno scorso la probabilissima maglia iridata non sarà vista sui circuiti è assurdo .
Per ora preferisco pensare sia solo l ennesima semifake news .
Notizie costruite ed urlate sul sentito dire

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Elemento prezioso della squadra dal 2022, Louis Vervaeke sta vivendo un'ottima stagione con la maglia della Soudal Quick-Step, nonostante un infortunio che gli ha impedito di correre il Tour de France. A febbraio, al Tour of Oman, Louis ha coronato...


Mentre in tante Classiche si è arrivati ad una parità di premi in denaro tra la gara maschile e quella femminile, tanta differenza esiste invece tra il Tour de France maschile e quello femminile. Si tratta di 500.000 euro per...


Una storia centenaria ma anche contemporanea. Una storia di Giganti della Strada e di un Marziano che sta provando a riscrivere in buona grafia gran parte della storia del ciclismo. Ottavio e Tadej, Bottecchia e Pogacar, il muratore di San...


“La velocità è l’aristocrazia dei velodromi” scriveva il grande Rino Negri sulla Gazzetta dello Sport quando Antonio Maspes nella specialità vinceva titoli mondiali a ripetizione. Dopo anni di buio l’Italia torna ad alzare la testa e Mattia Predomo è una...


A Madrid non si sono lasciati sfuggire un’occasione ghiotta per sottolineare e celebrare dal punto di vista postale uno dei tre Grandi Giri del ciclismo, la Vuelta. Nata nel 1935, questa corsa rappresenta un vero e proprio evento sociale oltre...


Nel cuore del Veneto, lungo le colline che ospitano la celebre salita della Tisa, Filippo Pozzato porta avanti da quattro anni un progetto ambizioso che mira a ridefinire i confini dell’organizzazione delle corse ciclistiche in Italia. Alla guida della Veneto...


Grande spettacolo anche nella seconda giornata dei Gran Premi Internazionali di Fiorenzuola – 6 Giorni delle Rose Bianche, altra serata dedicata interamente agli Under 23, mentre da domani spazio agli Elite, uomini e donne, con anche gli olimpionici Simone e...


Tra le vittorie in carriera di Samuele Privitera il giovane atleta ligure morto nei giorni scorsi a seguito dell’incidente durante il Giro della Valle d’Aosta, anche il Giro della Media Lunigiana-Memorial Antonio Colò nel 2023, la gara juniores nazionale in...


È nato a Brest nel 1967 Jean-François Quénet, francese e, orgogliosamente bretone, ma di pari passo cittadino del mondo per vocazione e professione. Parliamo di una presenza giornalistica a tutto campo, costante e importante, seppure anche volutamente defilata, del...


Giacomo Serangeli si è aggiudicato la seconda prova del Giro dell’Aglianico del Vutlure per juniores con arrivo a Banzi. L’atleta del Team Vangi Il Pirata si è messo alle spalle il bielorusso Slesarenko e il costaricense Castro Castro con i...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024