Si baciano. E sono in bicicletta. Lui, braccio sinistro sulle spalle di lei, mano destra avvinta al manubrio. Lei, entrambe le mani aggrappate al manubrio. Lui, abito gessato, camicia bianca e cravatta. Lei, gilet con tre bottoni e gomma, camicia bianca senza polsini.
Si baciano. Sono in bicicletta. Ed è una bicicletta per due. Un tandem. Non di quei tandem tradizionali, dove si sta uno davanti e l’altro dietro, ma uno di quei tandem speciali, dove si sta appaiati, uno a destra e l’altro a sinistra. Lui sta a destra, che è la nostra sinistra. Lei sta a sinistra, che è la nostra destra. Ognuno sulla sua sella.
E’ la fotografia in bianco e nero firmata Keystone/Getty Images sulla copertina di “Il Romanzo della Nazione”, il libro che Maurizio Maggiani ha scritto nel 2015 (Feltrinelli, 297 pagine, 17 euro), la storia – il romanzo, la leggenda, l’epopea, la canzone, la verità – di ognuno di noi, che diventa la storia comune, una sorta di libero patto di condivisione della storia comune. A cominciare, per Maggiani, dalla storia del padre e della madre. Quei due che si baciano in bicicletta.
Non sono loro, il padre e la madre di Maggiani. Ma potrebbero essere loro, quei due che si baciano in bicicletta, così come potrebbero essere un altro uomo e un’altra donna, di ieri, oggi o domani (si direbbe, a occhio, la Liberazione), ma non è il caso di specificare né di fissare né di costringere in un tempo e in uno spazio. È una foto – come si dice – emblematica, simbolica, esemplare. Valida sempre. Valida per tutti. Bici e baci.
E la bicicletta è palcoscenico dunque teatro, è strumento dunque musica, è ricordo dunque memoria, è territorio comunque dunque storia comune. Anche la nostra. Anche se noi, su una bicicletta così, baciando perdipiù, non ci siamo mai stati, non ci siamo mai andati, non ci siamo mai avventurati. Non ancora.
“Il Romanzo della Nazione” (con una copertina così potrebbe anche chiamarsi “Il Bacio della Nazione”) emerge fatalmente da un book crossing e si guadagna, a buon diritto, il suo meritato surplace nella Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, in una speciale sezione dedicata a quei romanzi che, in copertina, mostrano una bicicletta. Benvenuto.
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