ARMSTRONG, ULLRICH E IL DOPING: «NESSUN CICLISTA NE ERA IMMUNE»

APPROFONDIMENTI | 30/11/2023 | 09:19
di Guido La Marca

Se lo avessero detto o scritto dei giornalisti apriti cielo! Se l'avessero sostenuto dei colleghi intransigenti li avrebbero cacciati dal gruppo, adesso, dopo aver negato anche di essere nati - in particolare Lance Armastrong -, non vanno giù tanto per il sottile. Il ciclismo degli Anni Novanta è stata una farsa, una commedia ben recitata ma una commendia. «Eravamo entrambi delle icone nei nostri Paesi: io perché avevo sconfitto il cancro e avevo ispirato molte persone, Jan Ullrich come primo vincitore tedesco del Tour. Anche se sembra immodesto: eravamo i più grandi del ciclismo, in tutto il mondo. E facevamo parte di questa generazione di merda". Parola di Lance Armstrong.


Da anni, al termine dell'estate, si incontrano a Mallorca e ricordano i tempi andati. È qui che hanno rilasciato un'intervista doppia al magazine tedesco Die Zeit. È passato tempo dai successi e dallo scandalo doping che, in momenti diversi, li ha sommersi ma proprie queste esperienze comuni hanno avvicinato i due campioni. «Ammiro il carattere di Jan, è amichevole e generoso. Ed è completamente diverso da me», ha detto Armstrong dell'amico. «Ora stai esagerando!», ha ribattuto il tedesco. Ma è il doping che accomuna le loro storie. La tesi è che all'epoca nessun ciclista ne sia stato immune: «Mentre gli altri hanno potuto continuare a lavorare, Jan e io, compreso Marco Pantani, siamo stati trattati diversamente. Mi ci sono voluti dieci anni per uscirne. È stato il motivo per cui non ho lasciato Jan da solo quando era in difficoltà», dice l'americano, che quando il Pirata era in vita lo trattò chiaramente diversamente, ed è bene ricordarlo. È bene ricordare al texano che al Pirata non era simpatico neanche un po', anzi, ha sempre ritenuto che LUI beneficiasse di un salvacodotto che nessun corridore in gruppo disponeva.


«Pantani era già morto all'epoca. Non avrei potuto sopportare di perdere un altro di noi», prosegue l'ex ciclista statunitense che ricorda come nel 2018, chiamato da un amico di Ullrich, raggiunse Maiorca. «Mi ero completamente perso. Gli amici hanno provato di tutto all'epoca: niente da fare. Alla fine hanno pensato che l'unica persona in grado di contattarmi fosse Lance - conferma il tedesco - All'epoca Lance venne a trovarmi in clinica e parlò con i medici. Riuscì a motivarmi ad andare in riabilitazione. Mi ha detto: "Hai dei figli, hanno bisogno di te, non buttare via la tua vita; pensa a quello che è successo a Pantani. Lance mi ha scosso"».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Diciamo la Verità
30 novembre 2023 09:48 Plinio di Lato
Chiunque ha corso negli anni '80 e '90 nelle categorie agonistiche sa che cosa succedeva dietro le gare: chi si adeguava andava avanti, chi restava pane ed acqua faceva tanta fatica e raccoglieva poco. Arrivata a dilettanti di II era impossibile ambire ad arrivare nei 10. Tutti sapevano e se non ti adeguavi, molte squadre, manco ti facevano correre

Parliamo di ciclismo
30 novembre 2023 10:16 Bullet
Come se i giornalisti non fossero anni che dicono che gli anni '90 sono il periodo buio del ciclismo ecc ecc. Concentriamoci piuttosto sul gesto di Lance che è sempre stato criticato da tutti e lasciamo ad altri le parole, francamente al limite dell'offensivo, come commedia o le antipatie e dichiarazioni che facevano parte di un duello tra grandissimi atleti. Provate voi ad andare in bicicletta dopati o no e poi vediamo se si riesce a fare una commedia sotto il sole a 30 e passa gradi in salita dopo 200 km. La realtà è che tutti e tre erano i migliori, a loro modo, di un sistema che poi li ha messi da parte e additati come finti eroi e c'è chi ne è uscito e chi no e Lance ha cercato di aiutare chi si trovava nella sua stessa situazione da uomo oltre che campione. Poi sul fatto che dei tre solo uno è stato stoppato al suo apice se ne riparla un'altra volta, come sempre.

considerazione
30 novembre 2023 11:03 PIZZACICLISTA
Tutti sapevano tutti assumevano l'impossibile e tutti erano alla pari. La stampa tutto sapeva e niente diceva anzi osannava anche il non sostenibile. Meditate meditate

Anni brutti
30 novembre 2023 11:45 Panassa
È stato un periodo veramente brutto del ciclismo. Armstrong, ullrich, landys, virenque, rjjs, e diciamolo chiaramente anche pantani. Perché pantani grandi imprese ma se stava lì con Armstrong e bastonava ullrich è normale non fosse pulito. Infatti ho sempre preferito nibali che alla fine ha fatto una gran carriera e tutti però ricorderanno pantani

Bullet
30 novembre 2023 11:49 Buzz66
Ottima disamina, concordo al 100%

Tutti dotati ma....
30 novembre 2023 13:07 italia
Tutti si dopavano ma ripeto occorre precisare quanto segue: i dopati senza protezioni assumevano epo poco di più del consentito 52 53 per smaltirla rapidamente e in maniera circospetta; i dopati con alte protezioni ne prendevano ..... in quantità industriali perché nessuno gli avrebbero fatto niente....

Considerazione ulteriore ..
30 novembre 2023 13:13 italia
Armstrong prima della malattia tradotto senza protezione in alto al tour prendeva ..... ore di ritardo nella classifica: ulteriormente ricordo che 1 punto di ematocrito produce circa 1 per cento di aumento della prestazione: fate i conti voi tra due dopati di cui uno con 53 e l'altro con 65 ....

X Panassa
30 novembre 2023 14:09 PIZZACICLISTA
Ma non si tratta di preferire si deve constatare una logica che stava bene a tutti anche quelli che oggi si fanno paladini di essere giudici

@ panassa
30 novembre 2023 14:20 Albertone
A parte un ripasso ai cognomi di chi correva, nessuno cita il Tour '98 in cui le analisi ad anni di distanza, inchiodavano chi lo vinse. Ma un giorno si esalta l'impresa ( e ci si mangia sopra), salvo poi sputarci sopra ad anni di distanza. La verita' e' guardare le cose per quelle che sono, senza esaltarsi.

@panassa
30 novembre 2023 14:39 Bullet
Ricorderanno Pantani e non Nibali perché le imprese che ha fatto lui non le ha più fatte nessuno e per farlo ci andava una testa non da poco e non solo essere supportati ma come anche altri lo erano. @italia: oltre i 60 si sa solo di un danese che poi quando inserirono il limite a 52 calo' in modo evidente e comunque il pirata il giorno prima di Campiglio era ben sotto 52, visto che si misurava quotidianamente il valore per non avere brutte sorprese, e nonostante tutto gli altri non lo vedevano, poi il giorno dopo purtroppo si sa com'è andata.

Correggo
30 novembre 2023 14:54 Bullet
Il limite era 50% con tolleranza dell'1% quindi 52 era il primo valore per risultare fuori dal limite quindi sotto 52 era nel limite.

Xbullet
30 novembre 2023 16:16 italia
Da 60 in poi inizia il rischio moderato medio; agli atti della nota inchiesta spagnola risulta che atleti di quella nazione di vari sport il massimo e stato 105 e una notissima squadra spagnola di calcio il valore medio era ben oltre i 60 e parlo solo di epo....

Alla pari
30 novembre 2023 17:22 Thelonious
Imbrogliavano tutti e correvano tutti alla pari. Alla fine chi ha vinto, ha vinto perché era il più forte. Armstrong era un fuoriclasse, Ullrich anche di più se si fosse gestito come l'americano. L'unico capace di vincere senza essere stato mai squalificato e mai nemmeno chiacchierato è stato Vincenzo Nibali.

@ bullet
30 novembre 2023 17:29 Albertone
Si, le imprese con il motore a mille. Se per te sono imprese, per me sono state sporcate da cio' che hanno trovato dopo. Ma si sa, il giocattolo e' bello finche' funziona. Idem per Armstrong. Finche' era il resuscitato dal cancro, veniva coperto in tutto e per tutto. Poi, alla fine e' rimasto solo

Epo
30 novembre 2023 18:00 Thelonious
L'epo, che fino ai primi anni 2000 non era rintracciabile, ha aiutato le prestazioni di tutti, ma proprio perché ne facevano uso tutti quanti in larga quantità, alla fine si è tornati al punto di partenza. Come se tutto il gruppo avesse salito un gradino: alla fine si trovano tutti più in alto ma le differenze tra i vari soggetti rimangono le stesse. Sotto questo punto di vista è difficile affermare che i risultati non sono credibili; non sono credibili le medie orarie e i tempi di scalata ma gli albi d'oro, qualora avessero corso tutti a pane e acqua, non sarebbero cambiati granché

@albertone
30 novembre 2023 18:28 Bullet
A mio modesto parere il tutto era più livellato un tempo quando non c'era questo divario faraonico tra le squadre e anche i corridori di squadre secondarie ogni tanto venivano fuori e i prodotti erano gli stessi per tutti, chi più chi meno e comunque Armstrong era stato il più giovane campione del mondo della storia prima del cancro quando aveva più un fisico da classiche quindi il talento c'era. Riguardo al pirata certe gesta partendo da sfavorito o con tutte le pressioni del mondo perché tutti aspettavano lui e confermarsi per me sono imprese più di quelle che vediamo oggi ma è la mia opinione. Poi sul fatto che si considerino reali solo le prestazioni in cui non si trovano atleti dopati se ne potrebbe discutere per ore senza però arrivare a una conclusione certa.

valori epo
30 novembre 2023 18:48 Mugica
Scusate, ma i numeri dati in questo modo 51% va bene e 52% no, non hanno alcun valore scientifico. Per analisi scientifiche si deve parlare di metodo di analisi, di tolleranza del metodo, di riproducibilità e di espressione dei risultati in notazione scientifica con le tolleranze in più o in meno. e di sensibilità del metodo. Il risultato sideve esprimere con + o - 2 volte la sensibilità del metodo. Non mai visto una discussione scientifica.

Pantani
30 novembre 2023 18:51 Panassa
Non discuto fosse uno scalatore fortissimo. Ha avuto anche una carriera travagliata, sfortunata e corta per tanti motivi. Le sue imprese saranno ricordate ok. Ma preferisco un nibali che ha vinto molto di più con un impressione molto diversa. C'era anche evans che ho ammirato per correttezza e serietà. Quel ciclismo degli anni di pantani, ulllrich, virenque cioè l'epoca armstrong è stato veramente una brutta pagina è inutile negarlo e per me le imprese di pantani hanno poco valore.

Permessi x correre
30 novembre 2023 18:55 Mugica
Un altro aspetto che non ho mai capito sono è il permesso che viene dato dalle commissioni di poter utilizzare certe sostanze perchè si hanno problemi fisici per cui devono utilizzare sostante ritenute dopanti.
E' una prassi che si vede già dalle categorie giovanili dove si inizia già a giocare su questi aspetti per doparsi in modo legale.
A mio avviso se uno ha dei problemi prima si cura e poi va a correre.
Penso che questo comportamento sia stato usato da Armstong, per la sua malattia, con il permesso di tutti.

@ bullet
30 novembre 2023 19:17 Albertone
Se devo illudermi, pago un biglietto e vado al cinema a vedere un film di fantasia. Quando fai il l'Alpe D'Huez a 23 di media, mi vien da ridere. Ma da ridere di gusto.

@ thelonius
30 novembre 2023 19:23 Albertone
I medicinali, non hanno lo stesso effetto su tutti, idem il doping. Inutile parlare di livellamento. Comunque e' fantastico leggere articoli alternati di celebrazioni di imprese alternati a doping. La stampa e' fantastica. E certi fan delle imprese senza un goccio di sudore, idem. Siamo proprio un popolo senza memoria

Armstrong
30 novembre 2023 19:29 italia
Ripeto nuovamente: Armstrong prima della malattia partecipava al Tour e nella classifica aveva un ritardo abituale non di 1 ora ..... ma bensì di ore non avendo protezioni in alto; tutti si dopavano e come dire che la mia auto è la mercedes di F 1 vanno a benzina; ovviamente la benzina della f1 non ha la stessa potenza di quella di distributore di benzina e il sangue trattato da un medicotto di paese non è lo stesso di quello preparato da uno SCIENZIATO esperto in materia

@albertone
30 novembre 2023 21:17 Bullet
L'alpe d'huez regge ancora ma in tante altre salite, Tourmalet o Poggio di recente, i record son saltati, l'8% di pendenza ormai lo volano anche a 25 all'ora in certi casi quindi potrebbe essere un remake se si guardano i dati.
@italia: si ma quell'Armstrong pesava quasi 10 kg in più e non puntava alla classifica mentre dopo fu convertito da Bruynell per le corse a tappe a partire da fine '98 ed era molto più leggero quindi è difficile fare confronti diretti.

@ bullet
30 novembre 2023 22:50 Cicorececconi
Armstrong ai tour che vinceva pesava ben 71 kg. Pantani pesava meno di 60 kg. E andavano come missili. Lasciamo perdere le imprese "epiche"

Leggete il libro di Di Luca
1 dicembre 2023 00:38 pickett
Il numero di prodotti dopanti era infinito,altro che EPO...E per il doping i corridori di livello medio-alto(non i super big) spendevano centomila euro l'anno.C'era chi si faceva seguire da uno scienziato,e chi dal massaggiatore della squadra.Quindi l'incremento delle prestazioni non era assolutamente uguale per tutti,come si vorrebbe far credere.

@cico
1 dicembre 2023 00:44 Bullet
Il valore dato è pre malattia che era vicino agli 80 kg visto che si parlava di ore di distacco...poi in versione Tour post era quello che dici, cmq non pensare che un Nibali o un Pogacar pesino meno di 60 kg e non erano/sono fermi in salita visto che poi fanno più watt di uno scalatore più leggero.

esperti
1 dicembre 2023 07:10 VERGOGNA
imbarazzanti le sentenze per sentito dire... comunque quello che ha detto dell'ematocrito a 105 ha vinto tutto, ma proprio è inattaccabile!!

P.S.: anche a dire che Nibali non sia mai stato chiacchierato ci vuole del coraggio.

Xvergogna
1 dicembre 2023 18:31 italia
Ma che dici! Mi riferivo all'inchiesta sul doping nello SPORT spagnolo: quota 105 di epo era un pugile ...non un ciclista

Xvergogna 2
1 dicembre 2023 18:56 italia
Delle 211 sacche sequestrate dell'operazione Puerto furono divulgati i 58 nomi di ciclisti chissà perché, in quanto riguardava calciatori tennisti pugili ..... spagnoli; il dr fuentes disse la celebre frase... se parlo viene giù lo sport mondiale .. e la wada dato che doveva sanzionare anche non ciclisti ...non fece jn emerito tubo; furono divulgati i valori ... ed erano incredibili; non sono un esperto..ma uno che legge...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
In un finale di tappa convulso e con diverse cadute a causa della strada resa viscida della pioggia, la canadese Alison Jackson ha vinto la seconda tappa della Vuelta Femenina 2024. La 36enne atleta della  EF Education-Cannondale si è imposta...


Mentre in una piovosa Buñol le atlete stanno sfilando sul palco del foglio e a breve inizieranno a pedalare nella seconda tappa della Vuelta Femenina, arrivano buone che riguardano Ellen van Dijk: l’esperta atleta della Lidl Trek, caduta ieri poco prima...


Arriva un altro appuntamento con il grande ciclismo giovanile per tutti gli appassionati sulle pagine di tuttobiciweb: domenica 5 maggio, infatti, trasmetterenmo in diretta streaming le fasi finali del 57° Circuito del Porto Trofeo Arvedi, organizzato come sempre da Club...


Archiviata con la Liegi-Bastogne-Liegi la stagione delle Classiche di primavera, è arrivato il momento delle grandi corse a tappe e il Giro d’Italia darà il via a questa nuova parte della stagione ciclistica. Sarà questa l’edizione numero 107 della corsa...


La Settimana Internazionale Cop­pi&Bar­tali è da anni terreno di caccia ideale per tutti quei corridori che, per un mo­tivo o per l’altro, durante l’anno hanno meno spazio per met­tersi in mostra. Parliamo quindi di corridori esperti che solitamente vediamo in...


C’è Giovanni Cuniolo: in bici, e la bici ha i freni a bacchetta, il primo campione italiano di ciclismo colto mentre accompagna il nipote su una biciclettina con le rotelle. C’è Sandrino Carrea: anche lui in bici, e la bici...


Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel,  infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo che coincide con la famosissima gara gravel UNBOUND! Il percorso può essere quello che...


La Granfondo Città di Favara, valida come prova della Coppa Sicilia, ha visto alla partenza ben 170 atleti ed è un numero che testimomnia il successo dell'iniziativa, considerando che questa era la prima edizione della manifestazione siciliana: per gli organizzatori,...


Dopo il successo del 25 aprile a Dro, in Trentino, Andrea Tetoldini concede il bis sul traguardo di Villanuova sul Clisi dove si è tenuto il Memorial Nicola Colbrelli per esordienti di secondo anno. Il portacolori della Ronco Maurigi Delio...


Per il quarto anno consecutivo, Safiya Alsayegh ha vinto il Campionato Nazionale su strada degli Emirati Arabi Uniti. Nella gara di 66 km svoltasi a Nazwa, Sharjah, la ciclista dell'UAE Team ADQ ha raggiunto il suo primo importante obiettivo della...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi