CATTANEO, DIESEL-CRONOMAN CHE ESORCIZZA L'INCIDENTE DI JAKOBSEN E PUNTA LA TOP-10 IRIDATA

APPROFONDIMENTI | 04/08/2023 | 08:06
di Nicolò Vallone

Si è preso il suo tempo Mattia Cattaneo, nella carriera e in gara. Un anno sì e un anno no, con crescente importanza, oggi è arrivato alla quarta vittoria in carriera, la prima in una gara World Tour. Nel 2017 e nel 2019 in maglia Androni: tappa al Giro di Provenza e Giro dell'Appennino. Nel 2021 e nel 2023, da membro del Wolfpack: cronometro al Giro di Lussemburgo e al Giro di Polonia. Professionista da dieci anni quasi undici, nel pomeriggio polacco ha macinato i 16.6 chilometri di Katowice (penultima frazione della corsa) in 19 minuti e 10 secondi, sfiorando i 52 km/h di media.


Nella giornata in cui gli occhi erano puntati sul duello Almeida-Mohoric col portoghese favorito per la vittoria e per togliere la maglia gialla allo sloveno (senza riuscirci) a guadagnare la scena è stato il longilineo corridore di Alzano Lombardo: «Le crono di questa lunghezza sono perfette per me, l'ideale per la mia potenza è di circa 25 minuti di percorrenza o qualcosina di più se ci sono delle asperità - ha spiegato nel post gara -. Temevo di dovermi alzare dalla hot seat, è stata una sensazione così bella vedere le infografiche dei vari tempi colorarsi di rosso sull'arrivo!»


Una sensazione bellissima che si accompagna a una punta di amarezza: non avesse perso 41 secondi nel primo esplosivo arrivo in salita, la vittoria di oggi avrebbe potuto valere ben più di un quinto posto nella generale alle spalle del compagno Ilan Van Wilder (non male il Polonia della Soudal QuickStep: vittoria in volata a Poznan per Merlier, crono conquistata da Cattaneo, 4° e 5° posto finali quasi certi). Gli altri giorni è arrivato coi migliori e dopo questa crono ha 38 secondi di ritardo dai leader di classifica. Facile calcolo alla mano, senza la piccola defaillance di Karpacz avrebbe potuto giocarsi tranquillamente la maglia gialla. «Onestamente un po' "mi girano" - ha ammesso Cattaneo - del resto io sono così: i primi giorni di gara soffro i cambi di ritmo, poi vado migliorando. È un difetto che potrei anche provare a risolvere, ma non è facile come dirlo e inizio ad avere un'età (33 il 25 ottobre, ndr).»

Il perfetto parallelo con la sua vita ciclistica e il suo carattere: partenza timida e poi esce fuori l'esuberanza. «Mi tengo stretto un risultato che è tanta tanta roba - ha proseguito l'orobico -. In questi due mesi ho lavorato molto duramente sulla specialità contro il tempo e ho portato a casa il secondo posto ai campionati nazionali dietro Filippo Ganna e ora questo successo, battendo avversari di primissimo livello come Joao Almeida (di 13''), Geraint Thomas (di 14'') e Michal Kwiatkowski (di 16''). Al Giro di Polonia, oltretutto, l'ultima vittoria italiana era quella di Davide Ballerini nella volata finale del 2020: che dire, continuiamo una virtuosa tradizione di squadra!»

L'accenno all'edizione di tre anni fa ci riporta subito all'incidente di Fabio Jakobsen dovuto a Dylan Groenewegen, che era avvenuto quattro giorni prima nello sprint inaugurale. Indovinate un po' dove? A Katowice. E proprio sullo stesso arrivo odierno, riproposto dall'organizzazione di Czeslaw Lang ma in forma di crono per evitare rischi. «Premesso che il Giro di Polonia è una gara divertente, bella nervosa - ha affermato Mattia - io ero qui in gara con Jakobsen quel giorno. Quando nella ricognizione stamattina sono passato esattamente su quel pezzo di strada e mi sono reso conto che era proprio quello, il rettilineo in uscita dalla rotondona, ho avvertito una motivazione ancora maggiore. Sento di aver fatto qualcosa di speciale e spero sia un passo verso il diventare uno dei migliori cronomen al mondo.»

E coi migliori al mondo di specialità si misurerà venerdì prossimo a Glasgow. «Sto disputando un'ottima stagione a cronometro e mi sento bene - ha detto, per poi precisare - però devo essere realista per la prova iridata. Penserò a dare il mio meglio in un'esperienza fantastica, ma un po' perché (come accennato prima) tendo a dare il meglio dopo qualche giorno in gara rispetto alla crono di un giorno, e un po' perché i favoriti sono corridori del calibro di Ganna, Foss, Pogacar... intanto sarei contento di piazzarmi nei dieci.»

Sui social stasera Cattaneo ha ringraziato Vasilis Anastopoulos, preparatore della Soudal QuickStep, per averlo "fatto morire in allenamento". Chissà che venerdì prossimo non arrivi un post analogo da dedicare allo staff tecnico del c.t. Marco Velo: vorrà dire che le cose saranno andate per il verso giusto. Good luck Mattia!

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Settimana Internazionale Cop­pi&Bar­tali è da anni terreno di caccia ideale per tutti quei corridori che, per un mo­tivo o per l’altro, durante l’anno hanno meno spazio per met­tersi in mostra. Parliamo quindi di corridori esperti che solitamente vediamo in...


C’è Giovanni Cuniolo: in bici, e la bici ha i freni a bacchetta, il primo campione italiano di ciclismo colto mentre accompagna il nipote su una biciclettina con le rotelle. C’è Sandrino Carrea: anche lui in bici, e la bici...


Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel,  infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo che coincide con la famosissima gara gravel UNBOUND! Il percorso può essere quello che...


La Granfondo Città di Favara, valida come prova della Coppa Sicilia, ha visto alla partenza ben 170 atleti ed è un numero che testimomnia il successo dell'iniziativa, considerando che questa era la prima edizione della manifestazione siciliana: per gli organizzatori,...


Dopo il successo del 25 aprile a Dro, in Trentino, Andrea Tetoldini concede il bis sul traguardo di Villanuova sul Clisi dove si è tenuto il Memorial Nicola Colbrelli per esordienti di secondo anno. Il portacolori della Ronco Maurigi Delio...


Per il quarto anno consecutivo, Safiya Alsayegh ha vinto il Campionato Nazionale su strada degli Emirati Arabi Uniti. Nella gara di 66 km svoltasi a Nazwa, Sharjah, la ciclista dell'UAE Team ADQ ha raggiunto il suo primo importante obiettivo della...


Felice per la vittoria di squadra e per la conquista della prima maglia rossa della Vuelta 2024, subito dopo la tappa, Gaia Realini ha commentato così il risultato: «Sono felice per me e naturalmente per la squadra ma non posso...


Il ventenne Viktor Bugaenko firma l'ottantesima edizione della Vicenza-Bionde per dilettanti. Il russo, che gareggia in Spagna per la squadra PC Baix Ebre, si è imposto anticipando Thomas Capra del Cycling Team Friuli Victorious e Lorenzo Ursella della Zalf Fior.


Filippo Cettolin è profeta in patria. Il 17enne di San Vendemiano ha vinto infatti il 13simo Giro di Primavera internazionale juniores che si è disputato a San Vendemiano in provincia di Treviso. Il velocista della formazione Borgo Molino Vigna Fiorita...


La Lidl Trek ha vinto la tappa inaugurale della Vuelta España Femenina 2024 completando i sedici chilometri del ventoso tracciato di Valencia in  19 minuti 20 secondi e 13 centesimi. La formazione statunitense ha anticipato di 9 centesimi il Team...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi