POGACAR, DOPO IL TITOLO OGGI E' TEMPO DI RADIOGRAFIE...

PROFESSIONISTI | 26/06/2023 | 08:17
di Francesca Monzone

Tadej Pogačar è pronto per il Tour de France e dopo aver conquistato la maglia di campione nazionale nella prova a cronometro e nella prova in linea, oggi affronterà l’ultima visita medica prima di partire per Bilbao, dopo la corsa gialla scatterà il 1 luglio.


A Radovljica, Pogačar è diventato per la prima volta nella sua carriera campione nazionale nella massima categoria e non vede l’ora di portare i colori della sua Slovenia alla Grande Boucle. «E’ straordinario per me vincere davanti a così tanta gente: sono anche felice di vedere che ogni anno aumenta il numero di corridori che partecipa a questa gara. Ho già vinto il titolo nazionale nelle categorie giovanili ma adesso è una cosa diversa, molto importante».


La corsa è stata decisa dal primo chilometro, ovvero quando Luka Mezgec (Jayco-AlUla) e Pogačar hanno attaccato lasciandosi subito alle spalle gli altri corridori.

«Abbiamo deciso di fare immediatamente una selezione, ma non avevamo molte informazioni in corsa e pensavamo che da dietro avrebbero potuto riprenderci». Così però non è stato e Pogačar con Mezgec dopo il secondo attacco hanno avuto la certezza che nessuno li avrebbe più seguiti. Pogačar, più forte nel finale del suo collega, ha dato un’ulteriore accelerata e il corridore della Jayco-AIUla si è staccato, tagliando però il traguardo in seconda posizione.

Sono passati 26 anni da quando Saš Svibno è stato l’ultimo a conquistare il titolo sloveno in entrambe le prove e questo rende ancora più orgoglioso il campione della UAE Emirates.

«Non sapevo che fosse passato così tanto tempo dall’ultima volta che uno sloveno ha vinto entrambe le maglie. Questo mi rende ancora più orgoglioso e non vedo l’ora di portare la maglia di campione sloveno al Tour».

Oggi Pogačar farà un’ultima visita al polso con radiografia per valutare la sua ripresa dopo la frattura dello scafoide di aprile scorso, mentre era impegnato a correre la Liegi-Bastogne-Liegi.

«Il polso sta tenendo bene, adesso avremo l'ultima visita prima del Tour. Spero che sia guarito completamente, altrimenti sarà un luglio molto difficile per me. Sento ancora un po’ di dolore quando prendo qualche colpo con la bici, ancora non sono al 100%, ma il mio corpo ha compensato bene e la forma è abbastanza buona».

Tadej Pogačar non è il primo campione nazionale sloveno a partecipare al Tour de France, prima di lui ci sono stati: Tadej Vajavec nel 2007, Bole Grega nel 2011, Bozic Borut nel 2012, Primoz Roglic nel 2020 e Matej Mohoric nel 2021.

«Abbiamo ancora 5 giorni per preparare le tappe in Spagna, sarà sicuramente qualcosa di straordinario, perché nei Paesi Baschi il ciclismo è molto seguito. Non vedo l’ora di poter correre questo Tour de France».

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COMMENTI
sono scettico
26 giugno 2023 18:05 fransoli
sul fatto che sia pronto per una sfida alla pari con Vingegaard.... troppe settimane senza corse, la necessità di una nuova radiografia (segno che proprio a posto a posto non è, e infatti dice di averttire) ancora qualche fastidio... ho qualche dubbio che possa contendere la vittoria al danese, anche se, poiché lo preferisco a Vingegaard e poiché mi piacerebbe vedere un Tour dall'esito non scontato, spero in un piccolo miracolo

Avevo commentato
26 giugno 2023 21:57 Albertone
Avevo commentato oggi le stesse cose che dice Fransoli. La penso uguale...sembra un segno di resa anticipata

boh
27 giugno 2023 05:30 kristi
non mi sembra sia mai stato un corridore che "mette le mani avanti" se non si sente a posto (alla ciccone per capirci) . piuttosto come vado ripetendo da un po , in UAE (sia man che woman) non si vede quella forza mentale degli ultimi anni ( ad ogni livello tecnico e dirigenziale)

Pogacar
27 giugno 2023 12:47 SephoraAA
È capace di tutto
Ha detto sinceramente che viene da un infortunioo,ed è la verità
Corre sempre per Vincere quindi non è uno che si accontenta la carriera finora parla per lui

Pogacar
27 giugno 2023 18:31 Bicio2702
nel caso non lo abbiate ancora capito, sta tenendo un profilo basso, una sorta di pretattica, e fa bene così. Ma lui è concentrato al massimo per vincerlo questo Tour

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