GATTI & MISFATTI. I SIGNORI DELLA FARSA

GIRO D'ITALIA | 19/05/2023 | 15:52
di Cristiano Gatti

Niente da fare, proprio non ce la facciamo ad evitare la farsa. Dal tappone alpino alla semitappa di metà pomeriggio, un paio d'ore e via. Non ci hanno risparmiato neppure la partenza recitata, come al teatro dell'oratorio, con il gruppo che simula la partenza e poi alla prima curva svolta verso il piazzale del ritrovo per salire in pullman. Spettacolo spassoso, se non fosse pazzesco. Il tutto alla fine di un'estenuante – e ancor di più umiliante – trattativa, cominciata la sera prima. Facciamola normalmente, no non se ne parla neanche, facciamo metà ciascuno e non se ne parli più: tagliamo il San Bernardo e andiamo tutti sulla Croce del Cuore, saltando la discesa meno pericolosa e percorrendo invece la più sinistra (tu pensa la logica). Questo il risultato geniale, magari con uno sputo sulle mani come usava tra sensali al mercato dei bovini.


Capolavoro memorabile. L'ennesimo, come se ne avessimo bisogno. Un Giro già maciullato di suo, per motivi molto seri, si castra ulteriormente (definitivamente?) per precisa volontà dei suoi divi. Il colossale pastrocchio ha un suo grottesco limite di fondo: si è deciso come se in Svizzera dovesse aspettarci l'apocalisse di un'era glaciale, salvo scoprire che era una normalissima giornata di brutto tempo, neanche poi tanto brutto. Questo l'unico dato di fatto, da lì discende tutto il resto.


Volendola riassumere in rapidi voti d'emergenza, io la vedrei così.

Mauro Vegni, patron del Giro: dimenticando rapidamente com'era finita pochi anni fa a Morbegno, ricade nello stesso errore, calarsi le braghe e buttare in vacca il Giro, assecondando troppo docilmente i cappriccetti e le lune storte del gruppo. Recidivo, dunque doppiamente imperdonabile. VOTO 3.

Cristian Salvato, presidente corridori italiani: Difende gli indifendibili guidando la rivolta autolesionista. Sostiene che l'80 per cento dei corridori si è espresso contro la tappa, peccato che all'indomani si fatichi a trovarne uno che confermi. Delle due l'una: o lui mente (non credo), oppure presiede un'associazione di scombiccherati. In ogni caso, il presidente ne risponde. VOTO 3.

Gianni Moscon: Scelgo lui soprattutto per il coraggio – che va sempre ammirato in ogni caso – con cui esprime libere opinioni là in mezzo al gruppo, dove non è mai facile mettersi contro il branco. Eppure il trentino dice apertamente due cose fondamentali: “Io avrei corso la tappa intera. Lungo la strada, se uno non ce la fa, se uno ha troppo freddo, se uno ha paura, si ferma e torna a casa. Nessuno ci ha ordinato di fare i ciclisti, non siamo obbligati. L'abbiamo scelto noi”. Niente da aggiungere. Mi associo al 110 per cento. VOTO 10.

Alessandro Fabretti, caposquadra Rai: Nella tappa dell'avvilente caos, guida la sua migliore giornata di servizio pubblico. Prima si rifiuta categoricamente di mandare in onda le penose ore di diretta per raccontare la fuffa del trasferimento in pullman. Nel pomeriggio apre le trasmissioni senza concedere nulla alle ruffianerie democristiane e al cerchiobottismo che ben conosciamo, dicendo invece a chiare lettere le cose come stanno, con tanto di immagini e collegamenti per documentare le condizioni assolutamente normali di una giornata infernale solo nell'immaginazione fifona di certi corridori. Da anni la Rai non faceva così bene al Giro. Canone ben speso, almeno per un giorno. VOTO 10.

 

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COMMENTI
Che cosa brutta
19 maggio 2023 16:39 PedroGonzalezTVE
Vegni io lo vedo anche come vittima: messo al muro, magari pure ricattato da i sindacalisti dei corridori, lui cerca di salvaguardare il Giro evitando poi ulteriori scenate: attenzione: sicurezza prima di tutto ma dove stavano oggi le condizioni critiche sulla salita? Su quali basi si sono richiesti i tagli? Io credo che questi sindacati dovrebbero tutelare i corridori in altro...

Rai per una volta top
19 maggio 2023 17:21 Montagnin
Mi associo, Rai ha fatto un figurone in questo caso, ho comunque visto il finale su eurosport :)

avevano paura
19 maggio 2023 17:25 fransoli
dei primi 4km della discesa della Croix.... ed hanno fatto un macello, mutilando la tappa e facendo i 4km incriminati.... roba da ridere... alla fine però sarebbe cambiato poco o niente per la classifica, tanto non c'è nessuno che ha le gambe e il coraggio per provarci da lontanto, si è solo ridotta la transumanza... magari con una salita e 100 chilomentri in più alla Ineos sarebbero mancate le forze per impostare il trenino sull'ultima pedalabile salita e si sarebbe visto qualche sacaramuccia in più... però ennesima tappa disegnata maluccio, con troppi chilomtri tra la discesa e l'ultima salita che poi era anche poco adatta a fare differenze.

Pagliacciata arcobaleno
19 maggio 2023 17:44 andy48
Nulla da eccepire, Gatti ha ragione da vendere.

Nel non lontano 2013...
19 maggio 2023 17:59 AleC
...la tappa che arrivava al Galibier, c'era un freddo cane e se non ricordo male rischio tratti ghiacciati in cima al Moncenisio. Fecero il Moncenisio a passo turistico e, finita la parte brutta della discesa, diedero il via alle danze e fu una bella tappa (vinse Visconti).
Garanti del patto i senatori del gruppo, da Garzelli a Pozzato.
Possibile che cose del genere non si riescano più a fare?

Ciliegina
19 maggio 2023 18:12 Ale1960
Questa scandalosa tappa è la ciliegina sulla torta di questo disgraziato giro. Oggi si sono superati. Facciano un altro sport. Penso anch'io che Vegni sia una vittima dei ricatti delle squadre. Altra nera pagina per il Giro.

Bruttissimo
19 maggio 2023 18:13 Bullet
Una delle tappe simbolo di questo Giro ridotta così per un po' di pioggia nei primi km è da vergognarsi tutti. L'immagine del Giro, sempre per correre dietro al volere delle squadre più blasonate che poi però prendono il Giro come una gita, si sta rovinando con le proprie mani.

Provocazione
19 maggio 2023 18:51 lupin3
Ma se veramente si facesse un giro di 2 settimane, 2200/2300 km e 25.000 m di dislivello ben disegnati? Tanto cosi come é adesso almeno 10 tappe sono corse in modo inguardabile, molto atleti non vengono nemmeno, chi c'é si lamenta e il 90% dei m di dislivello sono distribuiti male. Pensateci

Ha ragione Gatti
19 maggio 2023 18:55 girapedali
Si doveva partire e c’erano le condizioni , tuttalpiù c’è un ispettore di percorso che precede di almeno mezz’ora la corsa, se ci fossero state condizioni avverse su poteva procedere per un tratto neutralizzato turistico e quindi ripartire, così si uccide il ciclismo, quello vero

Vergogna
19 maggio 2023 19:07 TourBike
Non siamo più al tempo del Gavia ma siamo nel 2023 dove le previsioni meteo vengono aggiornate minuto per minuto e già ieri sera si sapeva a cosa si andava incontro tanto che il percorso è stato confermato. I ciclisti si sono alzati in tempo per fare una colazione per affrontare una tappa di Montagna di 200 km e la decisione di accorciare a 74 è arrivata solo circa un'ora prima della partenza. Forse qualcuno avrà avuto anche problemi di rebaund glicemico ed inoltre tutti erano in corto senza gambali e manicotti e qualcuno non h indossato neanche la mantellina per fare la discesa.Tutti i responsabili di questa cosa dovrebbero chiedere scusa ai tanti sportivi in strada ad aspettare il passaggio della corsa invano. Un colossale figuraccia. Vergogna,

Un figuraccia
19 maggio 2023 19:35 alfiobluesman
Non una bella giornata per il ciclismo e per il giro . Spero che non piova più altrimenti annullano anche le altre gare !

Percorso
19 maggio 2023 19:40 michele79
Vedendo l'andazzo mi viene da pensare che la tappa fatta per intero non avrebbe cambiato la sostanza di un giro un po' pallido, ancor di più ora che si è ritirato colui che era l'uomo da battere. In ogni caso i primi km di discesa si vedeva anche dalla tv che l'asfalto era impresentabile. E continuo a pensare che una salita come il lusardi piazzata l'ultimo giorno come l'anno scorso la Marmolada sia un errore madornale.

Corridori
19 maggio 2023 19:59 alerossi
Tutti i corridori erano per fare la tappa. Chi ha voluto l'accorciamento è vegni, non capendo le problematiche del percorso. Tutte le colpe devono essere indirizzate a vegni. Giù le mani dai corridori!

alerossi posa il fiasco
19 maggio 2023 20:56 PedroGonzalezTVE
Dai falla finita di fare il bastian contrario sempre e comunque, le cose sono andate al contrario di come dici !

Pagelle che noia!
19 maggio 2023 22:15 Raigal55
Il vezzo inutile e squinternato del calcio di dare voti a chiunque per lo più ignorando i minimi dello sport e della buona educazione si e'esteso al ciclismo. Peccato, la competenza e' rarissima e chi commenta la corsa ha in curriculum ippica e pallavolo! Pedalate,e' meglio x tutti!

Fabretti...
19 maggio 2023 22:50 tinapica
...lo stesso che qualche giorno fa, durante le figuracce abruzzesi, diceva a Vegni che il ciclismo deve adeguarsi ai tempi proponendo tappe di 100.120 chilometri e non più? Vien proprio da pensare. "da qual pulpito viene la predica!".
Comunque il ciclismo cominciò a morire quando proprio per assecondare le esigenze televisive le tappe e le corse in linea non-monumento furono tutte ridotte a 200 chilometri o meno. Ora l'eutanasia del ciclismo, il suicidio assistito (a cui si assiste impotenti) ha completato il suo percorso: il ciclismo è morto.
Fanno eccezione quei tre o quattro ragazzi stranieri che continuano ad interpretarlo col coraggio degli eroi. Ma sono morti che camminano in mezzo a morti distesi.

a lupin 3
19 maggio 2023 22:52 tinapica
Ma se veramente si decidesse chi debba iscrivere il suo nome sul trofeo senza fine tirando una monetina in una bella serata in diretta sul primo canale con la presentazione di Fiorello? L'interesse si impennerebbe! Ci pensi...

L'origine del problema
20 maggio 2023 00:27 pickett
Quando esiste un sindacato,il presidente del sindacato stesso deve per forza rompere le balle a qualcuno per giustificare la sua esistenza e soprattutto per assicurarsi la rielezione.Ricordiamoci quando Bugno rovinò il Giro del Portogallo facendo cancellare la salita di Torre,lo Stelvio lusitano.La tappa che gli sportivi portoghesi aspettano per un anno intero.Il pretesto fu il caldo eccessivo.Eravamo,guarda caso ,nell'imminenza delle votazioni per rinnovare la carica.Oggi i signori Hansen e Salvato hanno ripetuto la bravata di Bugno,molto semplicemente.

Giro d'Italia
20 maggio 2023 07:47 VERGOGNA
C'è ancora chi lo guarda? Ormai siamo a livello di un reality... branco di pagliacci. Se gli da così fastidio l'acqua si facciano un Giro in Romagna, così si rendono conto di cosa sono le condizioni proibitive. La coppia Vegni/Cairo ha distrutto il Giro d'Italia questi non sono corridori, sono marionette. Salvato rappresenta il classico sindacalista del 2023 che fa solo casino, non prende mai una posizione, gli interessa solo stare li in mezzo e non fa nulla. Schifo schifo schifo.

Ahimè...
20 maggio 2023 08:05 gravel
Gatti ha ragione, hanno "castrato" il Giro d'Italia.. per le proposte ironiche sul futuro della gara, probabilmente lo faranno in versione reality show. Le dirette a pagamento con i corridori che fanno ciò che vogliono, e una volta a settimana in prima serata, verrà eliminato un concorrente.. Che Brutta cosa. :-(

Ieri
20 maggio 2023 09:12 Robtrav
Una brutta figura da parte di tutti. Di chi non volendo prendere piu acqua ha accettato la discesa piu pericolosa e chi in none non so di che cosa ha accorciato la tappa. Fermo restando che l attendismo che regna non sarebbe cambiato. Cin distacchi così risicati basta piazzare una botta all ultimo secondo. In ogni caso non sarebbe ora di ricercare salite sempre piu dure percorsi logisticamente impossibili come il lussari? Basta una salita all 8 per cento per fare selezione

Quindi
20 maggio 2023 13:36 Albertone
Quindi, a distanza di una settimana il Presidente puo' non venire a premiare a Roma ? Da evento top ad evento flop. Fantastici questi giornslisti

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