GIRO D'ITALIA. DE MARCHI, MILAN E IL PICCOLO GRANDE RECORD DI BUJA

GIRO D'ITALIA | 03/05/2023 | 14:39
di Antonio Simeoli

Dal paese col più alto tasso di ciclisti del Friuli non poteva che arrivare questo piccolo grande record: al Giro d’Italia, che con la cronometro di 20 km sulla suggestiva costa dei Trabocchi partirà sabato dall’Abruzzo per l’edizione numero 106, saranno due i bujesi in gara. Si tratta del 36enne della Jayco Alula, Alessandro De Marchi e del 22enne della Bahrain Victorious, Jonathan Milan.


Il veterano e il debuttante


Il “rosso di Buja” ha corso il suo primo Giro d’Italia nel 2011, sembra un secolo fa: era l’anno della terribile accoppiata Crostis-Zoncolan, Contador dominò ma poi fu squalificato lasciando la rosa a Scarponi che ora non c’è più e il Crostis poi per le note vicende fu tagliato, mentre a inizio corsa sulla strada era rimasto il povero Weylandt. De Marchi, due giorni in maglia rosa a inizio Giro 2021, ha esperienza da vendere, da quel 2011 insegue una tappa al Giro. Ci è andato vicino molto volte, ha accumulato sfortuna a pacchi e sogna, prima di ritirarsi, di lasciare il segno nella corsa rosa.

Il debuttante è Jonathan Milan, uno dei corridori più promettenti del ciclismo mondiale, e non solo per l’argenteria di livello conquistata in pista o per i successi già ottenuti su strada. Il corridore della Bahrain si trova al parco giochi. Vero, forse non ha fatto l’avvicinamento al Giro che avrebbe voluto, ma punta a correrlo per lasciare un segno sulla scia dei tanti coetanei che in questi anni stanno ribaltando le gerarchie del ciclismo.

L’orgoglio di una comunita’

Il sindaco del centro collinare, Silvia Pezzetta si gode i suoi due titani e un bujese “ad honorem” che non c’è più come Enzo Cainero da lassù è riuscito ad esaudire un altro due suoi sogni: vedere il bimbo e il veterano in gara.

JONATHAN MILAN

«È un po’ strano fino a qualche anno fa lo guardavo seduto sul divano con mio papà e mio fratello sognando di andarci al Giro e ora...». Jonathan Milan a 22 anni da sabato parteciperà alla rumba del Giro d’Italia.

Jonny, sensazioni?
«Sono gassatissimo. Da bimbo guardavo in tv Contador, Nibali, Froome e adesso correrò al fianco di Evenepoel, Roglic e di quelli che punteranno alla maglia rosa. Sono strafelice di debuttare al Giro d’Italia».

La prima volta da spettatore al Giro?
«Forgaria, era il 2011. Da Buja eravamo saliti lassù per fare il tifo per Alessandro De Marchi, che debuttava nella corsa rosa. Era l’idolo di un paese intero. Ricordo ancora le feste che gli facevamo quando tornava in paese. Io ero in fila per farmi firmare da lui la maglietta, devo averne ancora una a casa».

E ora siete i due bujesi al Giro.
«È un orgoglio incredibile. Tra l’altro Ale mi ha sempre riempito di consigli in questi anni ora sarà bello correre il Giro insieme. Sognavo di esserci quando tifavo per lui e adesso...».

E se vi trovaste insieme in fuga?
«(sorride ndr) Mi metterei alla sua ruota e mi farei tirare lontano lontano. Arriviamo entrambi da Buja, un paese che è una fucina inesauribile di talenti sulle due ruote, e soprattutto siamo cresciuti nel Team Friuli».

A proposito: un pregio e un difetto del “Rosso di Buja” ce lo dice?
«È tenace e va troppo forte i salita per i miei gusti, il difetto è che va invece troppo piano in pista».

Come si sente tre giorni prima della partenza?
«Bene, dopo la Roubaix il fatto di aver corso la Freccia del Brabante e l’Amstel mi ha consentito di fare un bel lavoro in vista del Giro. In questi giorni mi sono allenato tanto in salita perché di strada all’insù nelle prossime tre settimane ne troverò tanta e ora mi sento bene e mi dedicherò in tutto per tutto a supportare i miei compagni di squadra alla Bahrain, in particolare i capitani Haig, Caruso e Buitrago».

Il team punta molto su di lei per le volate.
«E io ci proverò. Ma non voglio fare promesse: meglio cominciare a testa bassa e faticare, senza sprecare energie nella prima settimana puntando ad arrivare a Roma. Come mi dice sempre papà Flavio, che il Giro d’Italia l’ha corso».

A Camporosso, sotto il Lussari, va in vacanza con la famiglia...
«Non vedo l’ora di correrla quella cronometro. E poi la mia fidanzata Samira dovrebbe arrivare quel giorno dalla Germania quindi...».

Jonny ci saranno anche Ganna e Consonni in gruppo, i suoi compagni di quartetto d’oro a Tokyo...
«E con loro vedrò di scherzare spesso. Una cosa è certa: da quanto mi dicono sono in grande condizione».

In valigia cosa porta?
«La cassa bluetooth per la musica, ascolto quel che capita, dipende dall’umore, poi non mancano dei particolare asciuga scarpe».

Il 28 maggio a Roma sarebbe felice se...
«Arrivassi non proprio con il serbatoio vuoto e la squadra, tagliato il traguardo sotto il Colosseo, mi dicesse di essere orgogliosa di me».

ALESSANDRO DE MARCHI

Sette, sei e mezzo. Nemmeno se li ricorda Alessandro De Marchi i Giro d’Italia fatti. Perché, ad esempio, due anni fa la corsa rosa dovette abbandonarla per una brutta caduta.

De Marchi, primo Giro nel 2011, sabato ne comincerà un altro: differenze?
«L’emozione è simile alla prima volta, dall’altro ho un po’ più di tranquillità perché so cosa mi aspetta. Insomma, è un mix tra la solita emozione di far parte di un piccolo pezzo di storia e l’esperienza di sapere a grandi linee cosa mi aspetterà».

In valigia cosa porterà?
«Non trovo la bandiera del Friuli, ma rimedierò. E rispetto al primo Giro di 12 anni fa porterò qualcosa in più da leggere: un noir leggero e mi piacerebbe riuscire a leggere anche il libro postumo di David Sassoli».

Ma riesce a trovare il tempo di leggere dopo quelle fatiche?
«Se uno vuole sì. In questi anni ho capito che è necessario staccare e fare qualcosa che ti porti lontano dal circo in cui sei immerso. La sera e sul bus, in base ai trasferimenti, sono momenti perfetti».

In corsa riesce a pensare?
«Sì, altrimenti con questi ritmi ...Mi capita di guardare il panorama e di accorgermi che tanti posti dal 2011 sono cambiati molto».

Ha moglie e due bimbi piccoli, difficile partire vero?
«Sì. Ma al più grande la maglia rosa conquistata due anni è rimasta nel cuore, quindi ha capito da qualche giorno che tira aria di partenza».

Quali sono i suoi obiettivi?
«Provare a vincere una tappa e divertirmi. Alla Jayco AlUla ho il compito di fare da chioccia ai tanti giovani, è gratificante. E poi occhio al campione d’Italia Filippo Zana: è in gran forma».

Il percorso le piace?
«Sì. Resta nella tradizione senza farsi condizionare dalle mode: tappe lunghe, mai scontate. Le tre crono vanno bene, anche perché c’erano da ingolosire due big come Evenepoel e Roglic».

Anche quella del Lussari?
«Sì, è durissima, l’ho provata qualche giorno fa: ancora una volta Enzo Cainero ha fatto qualcosa di grandioso».

Mancherà a tutti Enzo vero?
«(si intristisce ndr). Sì, ma il 27 maggio sul Lussari vedrete il tributo della gente per una grande persona che non c’è più. Vedrete, faranno fatica a limitare l’accesso ai tifosi che vorranno andare su quella magnifica montagna».

Chi vincerà il Giro?
«Roglic o Evenepoel? No, io dico Tao Geoghegan Hart: l’inglese della Ineos può essere il terzo incomodo, i due favoriti secondo me si faranno la guerra da subito».

Da Buja sarete in due in gara...
«Un record di cui sono orgoglioso. Il Friuli è terra spesso defilata, ma qui si lavora bene. E poi siamo due ex del Team Friuli».

Pregi e difetti di Jonathan?
«La potenza alla soglia è un pregio per lui e un difetto per gli avversari. Vero, spesso gli mancano pazienza, calma e sangue freddo, ma ha 22 anni imparerà presto».

Un consiglio al debuttante?
«Arrivare alla fine per un debuttante è forse ancora più importante che vincere una tappa».

dal Messaggero Veneto

Copyright © TBW
COMMENTI
Buja
3 maggio 2023 17:41 Buzz66
Ho passato un fine settimana lo scorso anno in questo paese ed è un ricordo molto bello di tutta quella zona.
Ottimo cibo, grandi vini e…due ragazzi da tifare al Giro!!!

Zontone
3 maggio 2023 20:00 Geomarino
...e di Buja è anche Asia Zontone,proff. con il team Isolmant Premac Vittoria di Giovanni Fidanza!!...per la precisione!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Sotto la pioggia e al termine di una lunga fuga Romain Gregoire ha vinto la prima tappa del Tour de Suisse, la Küssnacht - Küssnacht  di 129, 4 km. Il giovane francese, portacolori della Groupama FDJ, ha animato la corsa...


Sono il blu e il giallo fluo del Team Rime Drali le tinte predominanti sul podio del “Memorial Cleto Maule” disputato oggi a Gambellara, Vicenza. A primeggiare nella gara di 140 chilometri, pedalati a quasi 45 KM/h di media,...


In Toscana si è disputato il Giro del Montalbano una bella classica nazionale che si corre dal 1954 tra storia e tradizione. Un tracciato selettivo con quattro passaggi dal “muro” di Madonna del Papa che hanno provocato assieme al gran...


Lenny Martinez si conferma cacciatore di tappe importanti e - dopo  una frazione della Parigi-Nizza e una al Giro di Romandia - conquista anche l'ottava e ultima tappa del Delfinato: la Val-d'Arc - Plateau du Mont-Cenis di 133, 8 km....


Roberto Capello e il Team Grenke Auto Eder dominano la 37° Trofeo GD Dorigo internazionale juniores che si è disputato a Pieve di Soligo nel Trevigiano. La formazione satellite della Red Bull Bora Hansgrohe ha occupato le prime cinque posizione...


Puntuale alla vittoria Pietro Galbusera che sfrutta un ottimo momento di forma per conquistare il 38° trofeo Vittorio Giorgi alla memoria per la categoria juniores svoltosi ad Albano Sant'Alessandro nella Bergamasca. Il lecchese del Pool Cantù GB Junior, già vincitore...


Seconda vittoria in meno di 48 ore per Paul Magnier che, qualora ve ne fosse ancora bisogno, conferma di star attraversando un periodo di forma eccellente. Il francese della Soudal Quick-Step, a segno ieri pomeriggio alla Dwars door het...


Sotto il caldo di Rho i primi 8400 metri del Giro Next Gen salutano il successo a cronometro di Matthias Schwarzbacher: il 19enne slovacco della UAE Gen Z, che nel 2023 disputò il secondo anno Juniores nella CPS di Clemente Cavaliere e...


Quasi una novantina sono stati i protagonisti ieri a Guidizzolo dell’internazionale 1° Trofeo Maria Strangis a.m. Competizione riservata ai campioni paralimpici, maschi e femmine, valida quale 9ª prova della Coppa Italia di società e allestita con tanto entusiasmo, passione...


Un amico che chiude una parentesi della sua vita, un ragazzo che ha coronato il suo sogno, un campione che oggi affronta la sua ultima corsa e appende la bici al chiodo anche se - come dice Iwan Spekenbrink,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024