Era un sogno, a lungo cullato, da un gruppo di pedalatori della domenica – e non sia inteso come limitazione il termine domenica anzi…- di Paderno Dugnano, più precisamente della frazione di Cassina Amata, nell’hinterland nord di Milano.
Un progetto nato pedalando fra i sentieri del parco delle Groane, lungo la ciclabile che costeggia il canale Villoresi e su molteplici sentieri o fuoristrada ai limiti dei primi rilievi della Brianza quasi esclusivamente la domenica mattina, appunto, per motivi di lavoro, in mountain bike e, talvolta il tardo pomeriggio verso sera.
Volere è potere, si suole dire, e in questo caso il sogno si è trasformato in realtà, “messo a terra” come si usa dire oggi, soprattutto nei locali della pasticceria Reali che apre le attraenti vetrine che mostrano prelibatezze a profusione lungo la vecchia strada Comasina, gestita da Roberto Oggioni, un pedalatore un po’ tardivo per vocazione ciclistica ma calatosi - anima e corpo - nel portare avanti il progetto che si è concretizzato nel recente periodo pasquale di questo mese d’aprile 2023, un po’ allungato in verità, rispettando la tabella giornaliera di marcia programmata e qui proposta.
L'idea, raggiungere Santiago de Compostela in sella alle proprie mountain bike. La realizzazione? Nove tappe da Roncisvalle a Santiago con divagazione finale (in camper...) per toccare l'oceano a Finisterre.
Tutto bene, tutto bello, è il commento finale di tutti che hanno già riposto nel cassetto dei ricordi le tappe maggiormente disagevoli con pioggia e vento, ovviamente sempre contrario, come da consolidata considerazione ciclistica.
È stato un ciclo-pellegrinaggio non disgiunto da buoni momenti conviviali in strutture fisse lungo il percorso anche se la logistica iniziale prevedeva un’autonoma autogestione in proprio, sia “alberghiera”, sia alimentare, dei due camper che hanno accompagnato i pedalatori nella loro “impresa”, ripresa pure dalla stampa locale e assai seguita sui social.
Ecco nomi e cognomi degli otto pedalatori: Roberto Oggioni, Massimo Rebosio, Roberto Rebosio, Giovanni Quattromini, Massimo Marini, Davide Tanfoglio, Claudio Pegoraro e Alfredo Scognamiglio. In qualità di autisti e assistenti per ogni necessità logistico-alimentare, bevande comprese, gli inappuntabili Paolo Galli e Alessandro Fabris. In costante collegamento dall’Italia c’era Gabriele Barovier, costretto dalla sua professione di edicolante (e altro), a disertare a malincuore la bella compagnia.
Esperienza pienamente riuscita, compreso il collegato mal di gambe che, comunque, prima o poi, sparirà che ha sollecitato e l’intenzione di mettere nel mirino altre inprese, da realizzare in un assai prossimo futuro. Come si dice “l’appetito vien mangiando”.
g.f.
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