CHE TRISTEZZA, QUEL CICLISMO ITALIANO NELLE RETROVIE

LETTERA APERTA | 25/04/2023 | 08:03
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore, ho la deplorevole abitudine di non seguire le mode e mi compiaccio dell’altrettanto disdicevole viziaccio di dire ciò che penso. Assumendomene in pieno le eventuali responsabilità. Come suole dirsi, non ho remore o timori a “metterci la faccia”. Tenendo peraltro conto del tuo ruolo, simpatico e al contempo intrigante, di Maestro di Voti, confido che come un novello Maestro Manzi tu abbia anche la necessaria comprensione per chi… fatica a fare il bravo.


Quanto appena detto non è un pistolotto fine a se stesso, bensì, unitamente al grande rispetto che riservo a tutti quegli uomini e donne che decidono di abbracciare una professione di sacrifici e fatiche come, nonostante tutto, rimane ancor’oggi quella del Corridore Ciclista, una doverosa premessa a quanto ho il piacere (o l’ardire) di esporti.


In tutta franchezza, è indiscutibile che il ciclismo professionistico internazionale viva un momento di pochi ma formidabili interpreti. Non serve aggiungere altro, ne’ menzionarne i nomi.

Un vero peccato, che da veniale sta assumendo i contorni di “mortale”, non vi siano corridori italiani a rivaleggiare in termini almeno di vaga competitività con i “fenomeni” in circolazione. Pur non prestando fede incondizionata nelle statistiche, parlano purtroppo chiaro gli ordini d’arrivo delle gare che contano, per capirci delle classiche monumento (o giù di lì, vedi Freccia Vallone, Gand Wevelgem, Amstel e robetta simile). Taccio dei Grandi Giri.

Rarissimo, e voglio essere benevolo, trovare un “nostro” atleta in posizioni che non siano, sconsolatamente, di second’ordine, quando non di rincalzo. È un fatto che, personalmente, mi addolora e mi avvilisce. Anche perché vedo latitare quei soggetti, istituzioni o privati che si voglia, che dovrebbero curarsi in concreto della tutela - in senso lato - del movimento ciclistico del Paese, almeno per decenza se non per precise assunzioni di funzioni e responsabilità. Ma questo è un altro paio di maniche, e sarebbe anche un altro discorso. Da persona che, suo malgrado, ha più passato alle spalle che futuro davanti, posso dire di avere vissuto tempi in cui il ciclismo Italiano, in particolare quello professionistico su strada, se non dominante era quanto meno altamente competitivo. Sempre ed ovunque.

Nonostante molte anime belle, anche tra i cosiddetti addetti ai lavori, si ostinino a negarne quasi l’esistenza, invitando a “dimenticare quel ciclismo”, personalmente ne vado entusiasta, se non addirittura fiero, e non lo dimentico o, peggio, lo rinnego.

Mai.

Mi si oppone che… non sono possibili paragoni, sono cambiati i tempi, il livello atletico e agonistico si è innalzato,il doping non esiste più, il mondo stesso, e con lui anche il ciclismo, è cambiato. Verità difficilmente contestabili, insieme ad amenità grossolane. Resta il fatto che i “nostri” sono a livelli di comparse rispetto a tanti, troppi, primattori.

Questo è un film che non mi piace proprio, con un finale dove vincono sempre gli “altri”.

Si può porre rimedio a questo stato di cose, inaccettabile e insieme imbarazzante? Faccio esercizio di ovvietà, affermando che ci si deve adoperare per… cambiare rapporto, e ritrovare quella strada che vedeva l’Italia del pedale autorevole e protagonista assoluta.

Lo auspica, anzi lo desidera chi ama veramente il ciclismo, come Disciplina Sportiva che “…ti insegna che la vita non è proprio facile” (Maurizio Fondriest dixit).

Lo esigono, ritengo per primi, e lo vogliono proprio i corridori, ai quali , va comunque riservato il rispetto che meritano.

Cordialmente.

Fiorenzo Alessi

Copyright © TBW
COMMENTI
e quindi?
25 aprile 2023 15:39 AleC
boh, tutta sta filippica che mi rappresenta?
semplicemente il nostro ciclismo, dopo 20 anni abbondanti di vacche grasse, è in una fase di arretramento. ci sta.

Normalita'italiana
27 aprile 2023 06:46 Raigal55
Dati di fatto. Il declino italiano non e' solo ciclistico e non se ne vede la fine. Chiacchiere in varie lingue? Poco altro!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Chiudendo con l’ennesima top ten l’ultima tappa del Tour of Hainan 2024, Aaron Gate è riuscito a far sua la classifica generale della breve corsa a tappe cinese, un risultato che al via non aveva messo in preventivo di ottenere....


Il nuovo numero di tuttoBICI, quello di SETTEMBRE 2024, è arrivato! Il 129esimo numero digitale di tuttoBICI è disponibile nei chioschi virtuali. Da oltre dieci anni, ormai, abbiamo detto addio alla carta, addio alle edicole: tuttoBICI è stato il primo ad entrare nella nuova era digitale e...


Ancora un piazzamento per Wout van Aert, che nella tappa di montagna con arrivo a Villablino, ha dovuto cedere la vittoria all'australiano Kaden Groves dell’Alpecin-Deceuninck. «Pensavo di essere partito al momento giusto – spiega il belga al termine della 14a...


VILLABLINO. Van Aert domina, è lui l’uomo forte di questa Vuelta. Il belga ha una forma mondiale, non sente la catena e pedala quasi come se non ci fossero avversari. Però a Villablino, in volata, è secondo, a fare festa...


VILLABLINO. È da venticinque anni in ammiraglia ed è uno dei tecnici italiani più apprezzati. Soprattutto con i giovani è un maestro. Vincenzo Nibali, per esempio, lo ha sempre portato in palmo di mano. Lui è Bruno Cenghialta, 61 anni,...


Kaden GROVES. 10 e lode. Oggi da il colpo di reni, ma non ce ne sarebbe bisogno. Davanti è e davanti resta. L’australiano della Alpecin Deceunick si porta a casa la seconda vittoria di tappa in questa Vuelta, la sesta...


Quando la strada s'impenna Giacomo Rosato non sbaglia. Il trevigiano de Team F.lli Giorgi si è infatti aggiudicato la Vittorio Veneto-Cansiglio per juniores giunta alla 63sima edizione. L'atleta di Asolo, alla quinta affermazione in stagione, al traguardo ha preceduto il...


Vanpachtenbeke, una leader sempre più leader. La forte belga (25 anni), portacolori della Volkerwessels Women’s Team, si è imposta per pochissimi centimetri alla lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia Vaiano) che resta al secondo posto nella generale ma stavolta con 6” di...


Dopo solitarie e sprint ristrettissimi, una volata torna a decidere una tappa alla Vuelta a España 2024: la 14^ frazione, la più lunga coi suoi 200, 5 chilometri da Villafranca del Bierzo all'inedito traguardo di Villablino, è dominio di Kaden...


La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo per indagare sulla morte di Simone Roganti, il 21enne di Spoltore deceduto questa notte in casa per un malore. Il Pm Luca Sciarretta ha disposto l'autopsia del corridore per capire la cause...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024