GIORNI CONTATI PER IL FAR WEST

TUTTOBICI | 26/04/2023 | 08:10
di Cristiano Gatti

La voglia sarebbe di parlare già del duello Eve­nepoel-Roglic al Giro, che non è esattamente un Po­gacar-Vingegaard, ma è co­munque un signor duello, e sia detto con piena attendibilità, non perché questo passa il convento e questo bisogna pompare. Oppure la voglia sarebbe di ricalarci un po’ gu­stosamente nella riesumata - anche se in realtà mai tumulata - rivalità Moser-Saronni, che a distanza di quasi mezzo secolo ancora non si risparmiano legnate porche.


Eppure sono costretto a deviare subito, perché se Dio vuole bisogna dare spazio a una questione che tante volte negli ultimi an­ni abbiamo sollevato, e che doverosamente non possiamo ignorare proprio adesso, nel momento in cui viene affrontata seriamente (spero). Non è divertente come il duello Evenepoel-Roglic o la rissa Moser-Saronni, ma senza offesa per nessuno è tremendamente più importante.


A quanto pare, i legislatori si sono decisi ad af­frontare davvero il Far West sui nostri marciapiedi e nelle nostre strade, mettendo mano alla funesta questione delle bici elettriche e dei monopattini in libera circolazione, libera di fare danni e anche di uccidere. La famosa revisione del Codice della strada, attesa da anni e tentata in diverse legislature, sempre e comunque invano, sembra davvero qui sulla porta. Si parla di diverse regole nuove, ma in particolare si prepara la stretta per bici a pedalata assistita e monopattini: in un prossimo futuro, purtroppo nessuno sa precisare quanto prossimo per via degli iter legislativi, questi mezzi di ultima generazione potremo guidarli solo con patentino, targa e assicurazione obbligatori. Ops, se non è una rivoluzione francese è comunque una svolta storica. Tardiva, ma a pieno titolo decisiva.

Ci sarà tempo (purtroppo) e modo per seguire passo passo l’evoluzione della faccenda. Ma l’intenzione è chiara e la direzione è presa. Già è depositata in Par­lamento la proposta di legge dei Fratelli d’Italia “per regolamentare monopattini, monoruote e biciclette a propulsione prevalentemente elettrica e qualsiasi mezzo di trasporto motorizzato su ruo­te, a prescindere dal numero di ruote o dal tipo di propulsione”. Nelle intenzioni, di­venteranno obbligatori “la conoscenza delle regole di circolazione, un sistema di protezione adeguato sia per il conducente che per gli eventuali passeggeri (se previsti), oltre all’assicurazione e alla targa o analogo elemento che renda univocamente identificabile a vista il mezzo”. L’obiettivo - si legge in una nota di accompagnamento - è quello “di porre fine all’attuale circolazione senza regole che si è diffusa nelle grandi città e rendere nuovamente sicuri marciapiedi e strade, soprattutto per i pedoni, per i disabili, per gli anziani, per i bambini e anche per gli animali. Ormai anche i marciapiedi sono diventati piste per monopattini e biciclette elettriche che veloci e silenziosi sfrecciano davanti agli ingressi di abitazioni e attività commerciali ad ogni ora del giorno e della notte”.

“La proposta è semplice - spiega il primo firmatario, il de­putato Andrea Mascaretti -. Re­gole uguali per tutti coloro che circolano con un mezzo a motore su strada: patentino, casco, targa e assicurazione”.

Inutile aggiungere tante parole. Come siamo sempre pronti a lanciare po­modori e a mormorare quando la politica non si muove, dobbiamo essere ugualmente pronti (e giusti) nel mettere in adeguato risalto quando si muove, a prescindere dal colore e dal partito. Per quanto mi riguarda, se immaginassimo di sottoporre a referendum la questione, voterei su­bito sì alla nuova legge. Farei persino propaganda. Perché è una delle leggi ormai più ur­genti, e lo dico da ciclista praticante fin dai tempi in cui mi hanno tolto le rotelle. Non dimenticherò mai le volte in cui vigili arroganti e capoccioni hanno multato professionisti in allenamento perché non avevano fari e campanello. È ora che i veri senzalegge a pie­de libero, libero di andare ben più forte dei 25 orari (un limite, una barzelletta), vengano messi in riga seriamente. Poi, magari, se aggiungeranno un comma per rendere le piste ciclabili un po’ più si­cure anche per i ciclisti, oggi costretti a zigzagare (e a litigare) tra pensionati col cane al guinzaglio da un lato all’altro, mammine col passeggino in carbonio, bambini con pa­letta e secchiello, ecco, avremo una vera riforma perfetta. Mille altre cose si aggiungeranno, cominceranno tutti col solito “vogliamo parlare allora delle macchine, dei furgoni, della sosta, del Co2, eccetera eccetera”, ma la speranza è che almeno si cominci dal necessario e dall’urgente. Ca­sco, patentino, targa e assicurazione per bici elettriche e monopattini non sono un ca­stigo: sono una salvavita per tutti, prima di tutto proprio per chi li usa. Se la capiamo, bene. Se non la capiamo, fa lo stesso.

da tuttoBICI di aprile

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COMMENTI
solito
26 aprile 2023 15:01 mariorossi
solita tirata dell'omino che "ai miei tempi facevamo il militare ed eravamo disciplinati". I marciapiedi sono infestati dalle auto. Le città sono invase da auto, in ogni anfratto c'è un auto parcheggiata e non c'è spazio e per camminare. Ma il problema del pensionato italiano è il monopattino appoggiato a un palo.

Anche no, grazie
26 aprile 2023 15:23 buendia
Bene, bene, bene.
Dopo tanti anni di attesa finalmente avremo una regolamentazione.
Finalmente possiamo “dare spazio a una questione che tante volte negli ultimi anni abbiamo sollevato”, “nel momento in cui viene affrontata seriamente”.
“E’ comunque una svolta storica”, “i legislatori si sono decisi ad affrontare davvero il Far West sui nostri marciapiedi e nelle nostre strade”
“La famosa revisione del Codice della strada, attesa da anni e tentata in diverse legislature, sempre e comunque invano, sembra davvero qui sulla porta”.
Ma di cosa parla?
Dello stato pietoso delle piste ciclabili?
Del rispetto verso l’utente più debole della strada?
Dei “senzalegge a piede libero” che si lustrano lo specchietto retrovisore destro con i nostri gomiti?

Nulla di tutto questo, quindi per chi rischia la vita ogni giorno non ci saranno novità, e quando chiederemo sicurezza ci diranno che hanno fatto una bellissima riforma proprio per i mezzi a due ruote.

Anche no, grazie

buffonata
26 aprile 2023 18:43 Darkprince
cioe i camion e le auto ammazzano ogni giorno i ciclisti e si vanno a mettere balzelli su balzelli a bici elettriche e monopattini, che ignobile pagliacciata, e intanto auto e camion guidate da asini con patente continueranno ad ammazzare tranquillamente

Mah
26 aprile 2023 18:51 lupin3
Che differenza c'é tra bici elettriche e bici normali? Crediamo veramente che questa proposta di legge possa portare qualche benefício? Sara semplicemente un disincentivo all' uso di questi mezzi di mobilità alternativa e una piccola fonte per far cassa. Stop

Il problema sarebbero le bici elettriche....
26 aprile 2023 22:12 Dani76
quando auto e moto sono totalmente fuori controllo e occupano ogni spazio a disposizione, non rispettano le regole e causano incidenti spesso mortali. Ma il problema sono le bici elettriche, perché qui siamo puri...le bici elettriche sono il male. Mentre hanno il merito di portare in bici persone che in bici non ci andavano. Bisogna difendere questi spazi di libertà, invece di tirarci la zappa sui piedi. Dobbiamo pretendere regole ferree e pene severe per i sorpasso a sfioro piuttosto. E chiedere che queste regole vengano anche fatte rispettare.

Ma dai
26 aprile 2023 23:45 Bullet
Per la mobilità di chi si allena per passione non cambierà nulla col solito rischio di essere superati a centimetri o dove non si potrebbe e magari anche di proposito tanto il ciclista conta meno di niente. Invece farà la felicità di chi come l'autore dell'articolo potrà prendere la targa della e-bike di turno che ha osato sfiorarlo sul marciapiede con buona pace di chi incasserà cioè assicurazioni e stato mentre per leggi serie per chi va in bici in ogni forma o infrastrutture saremo sempre al punto di partenza.

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