BIKE4TREE BRAZIL. PAOLA GIANOTTI TORNA IN ITALIA DOPO AVER PEDALATO PER 1.200 KM NEL MATO GROSSO

NEWS | 20/04/2023 | 07:50

La nuova avventura della quattro volte Guinness World Record Paola Gianotti è giunta al termine. Bike4Tree Brasil ha visto l’atleta piemontese impegnata in un tour di 1200km attraverso il Mato Grosso. Obiettivo del viaggio, patrocinato da FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta), è stato quello di documentare bellezza e contrasti di quest’area del mondo, che vede contrapposte meraviglie naturalistiche e biodiversità da un lato, e deforestazione e coltivazioni intensive, dall’altro. 


IL VIAGGIO IN MATO GROSSO: DA CUIABA A CHAPADA DOS GUIMÃRES


Tutto è iniziato da Cuiabá, capitale del Mato Grosso, dove Paola è stata accolta dalla viceconsole onoraria Marli Teresinha Deon Sette e dal deputato Beto Dois a Um. La partenza ufficiale è avvenuta dall’Arena Pantanal, lo stadio che nel 2014 ha ospitato i Mondiali di calcio.

Nella prima parte del viaggio, Paola ha attraversato la Transpantaneira, la strada che collega Poconé a Porto Jofre. Conosciuta per i suoi 122 ponticelli in legno, questo tratto si distingue per lo sterrato rosso a contrasto con il verde della natura circostante. Attraversare quest’area significa anche non essere mai soli: non di rado capibara, tapiri e cobra hanno accompagnato Paola nella sua pedalata.

Nel cuore del Pantanal, la zona umida e con maggior biodiversità più grande del mondo, Patrimonio dell’umanità, Paola ha parlato con le guide locali che le hanno raccontato del disastro ambientale avvenuto nel 2020 per incendi dolosi dovuti alla coltivazione intensiva e agli allevamenti.  

Paola ha poi visitato il parco Chapada dos Guimãres dove ha pedalato tra cascate, pareti altissime di rocce rosse e ha potuto ammirare la natura immensa sotto di lei dal belvedere. 

IL VIAGGIO CONTINUA SULLA ROTTA DELLA SOIA

Nella seconda parte del viaggio, l’ultraciclista ha pedalato sulla “rotta della soia”, costeggiando le grandi distese di coltivazione intensiva di mais, cotone e soia. A Primavera Do Leste ha incontrato l’associazione di piccoli produttori locali Aprholeste, che le hanno raccontato come sia tuttavia possibile produrre seguendo i ritmi della natura e rispettando l’ecosistema.

Ha poi ripreso la via verso Campinápolis dove ha incontrato una coppia di missionari dell’Operazione Mato Grosso. In ultimo, ha visitato la riserva indigena Xavantes di Santa Clara, a est del Mato Grosso, in cui ha avuto l’occasione di trascorrere un’intera giornata con la popolazione amerinda locale.

SAN PAOLO & RIDE LIKE A PRO BRASIL

La nostra atleta si è poi spostata a San Paolo, dove è stata accolta dal console italiano Domenico Fornara che l’ha voluta come madrina dell’evento Ride Like a Pro Brasil svoltosi domenica 16 aprile. Il console segue le imprese di Paola dal 2016. Al tempo ambasciatore d’Italia in Uganda, ha presenziato alla donazione da parte di Paola delle 100 biciclette a 100 donne ugandesi. Al Consolato Generale d’Italia, Paola ha anche illustrato i progetti che più le stanno al cuore e che porta avanti da anni come la campagna “Io rispetto il ciclista”.

In seguito, Paola ha incontrato gli allievi di due scuole italiane, Dante e Marinetti, per raccontare la sua storia e motivare questi giovani a credere nei propri sogni; e ha presenziato all’evento organizzato sulla pista ciclabile che attraversa San Paolo per parlare della sicurezza del ciclista sulla strada con le autorità locali.

In occasione di Ride Like a Pro Brasil, Paola ha invece accompagnato oltre 1.500 partecipanti in una stupenda pedalata di 180km tra le montagne pauliste, con partenza da Campos de Jordão nel cuore della cosiddetta “Svizzera brasiliana”, punto più alto del Brasile grazie ai suoi 1628 metri di altitudine.

Attraverso Bike4Tree Brasil, Paola ha sostenuto wownature.eu, iniziativa di Etifor, spin-off dell’Università di Padova, in un progetto che mira a contrastare il taglio illegale e a promuovere la gestione responsabile delle foreste nell’arcipelago di Bailique.

Spiega Paola: “È stato un viaggio ricco di bellezza e contrasti che mi ha arricchita profondamente. Sono infinitamente grata a tutti coloro che mi hanno permesso di partire per questa avventura stupenda. Arrivare con la mia due ruote fino a qui è stato magico, ma toccare con mano un ecosistema in parte distrutto non è stato semplice: vedere con i propri occhi quanto un’area piena di meraviglie naturali come il Pantanal, il parco Chapada dos Guimarães, e il ‘Cerrado’ in generale, possa essere annientata per fare spazio alle coltivazioni intensive, tra incendi e altri disastri ambientali, è stato molto impattante. Non esiste una soluzione immediata e il contesto sociopolitico di una nazione così estesa è sicuramente complesso. Al tempo stesso, però, mi sono resa conto ancora di più di come siano proprio le nostre scelte, i valori che decidiamo di adottare, le piccole azioni quotidiane da quello che mangiamo a come ci spostiamo, a fare la differenza nel mondo: possiamo ancora cambiare rotta e vivere in armonia con il pianeta. Possiamo, e credo sia doveroso farlo, per noi, per i nostri figli e per le generazioni future.”

UN VIAGGIO POSSIBILE ANCHE GRAZIE AI SUOI PARTNER

Come sempre Paola ringrazia il suo team Keep Brave, Stefano Orso Fiet (videomaker e fotografo dell’Agenzia Alob) e Matteo Verna (esperto del Brasile e interprete), il console Domenico Fornara, FIAB per aver patrocinato l’avventura e i partner che supportano le sue imprese. Tra questi, in particolare, Fairtrade e Alce Nero, due realtà che lavorano per promuovere un’alimentazione sostenibile, buona ed etica nei confronti delle persone e del nostro pianeta, convinte che ridurre la nostra impronta ecologica comporti anche un impegno per dare valore alla vita degli agricoltori e salvaguardare la comunità e l’ambiente a livello globale. Paola, con i suoi progetti e la sua pratica sportiva attenta e costantemente rivolta ad un impatto ambientale positivo per il pianeta, incarna pienamente i loro valori.

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