SARONNI. «LA MIA FUCILATA SUL POGGIO FORSE FU ANCORA PIU' BELLA DI QUELLA DI GOODWOOD»

STORIA | 16/03/2023 | 08:20
di Alessandro Brambilla

E’ il 19 marzo 1983 e un corridore con maglia da Campione del Mondo trionfa per distacco alla Milano – Sanremo. E’ Giuseppe Saronni, nato a Novara il 22 settembre ’57 tuttavia da sempre lombardo, prima residente a Buscate e poi a San Lorenzo di Parabiago.


Sono passati 40 anni dal quel bellissimo successo di Beppe Saronni nella città dei fiori. Nel giorno di San Giuseppe il più noto dei Giuseppe del ciclismo ha trionfato. Giuseppe Saronni griffato Del Tongo – Colnago ha dominato la Sanremo nel periodo più bello della carriera. Infatti il magico 1982 si era concluso col filotto di successi in Coppa Agostoni, Campionato del Mondo a Goodwood ( “La fucilata….”), una tappa alla Ruota d’Oro, il Giro di Lombardia a Como e per non farsi mancare nulla anche un circuito organizzato da Nino Recalcati.


L’anno 1983 per il capitano della Del Tongo-Colnago è iniziato con la vittoria nella Sassari-Cagliari. “Nelle altre gare d’inizio stagione – spiega il fuoriclasse di Parabiago – non avevo brillato perché ho seguito un programma finalizzato a dare il meglio alla Milano – Sanremo”.

Beppe era arrivato secondo a Sanremo nel ’78 e ’79 battuto da Roger De Vlaeminck, e nel 1980 preceduto da Pierino Gavazzi. “Non volevo più né il secondo posto e nemmeno il podio. Vittoria o niente, o la va o la spacca”.

La Sanremo 1983 si svolse sulla distanza di 294 chilometri. I campioni erano tutti insieme ai piedi del Poggio. “Si parla tanto della mia “fucilata di Goodwood” - fa notare Beppe - però anche quella di Sanremo lo è stata, e forse superiore a quella del Mondiale in Inghilterra. Tutto sommato in quella Sanremo ho recitato un copione scontato, attendendo il tratto di 600 metri più ripido del Poggio per scattare; cosa che tutti volavano fare, però a me è riuscita meglio. Ho accelerato con un rapporto di pianura e nessuno mi ha inseguito. Il mio vantaggio da 50 metri è diventato di 80, poi di 100. Non era facile eludere la sorveglianza dei campioni avendo io la maglia iridata sulle spalle: ci sono riuscito per condizione e scelta di tempo”.

Saronni ha trionfato in via Roma in virtù di una discesa-super: “Sono arrivato in cima al Poggio con 10-12 secondi di vantaggio. Ho tagliato il traguardo con 44” perché in discesa mi sono buttato giù con decisione. Si va forte in discesa soprattutto se si è lucidi, e io lo ero. La mia è stata se non la più veloce, una delle più veloci discese dal Poggio tra gli Anni 70, 80 e 90. Nell’era attuale possono scendere o più forte o rischiando di meno grazie alle nuove bici, materiali innovativi, tecnologia migliorata”.

Il bresciano Guido Bontempi ha poi battuto Raas, Vanderaerden, Kelly e tanti altri campioni nello sprint per la seconda posizione. “Nel 1983 – assicura Saronni - battere Bontempi nelle volate affollate era un’impresa. E anche superare Raas, Vanderaerden, Kelly e gli altri era difficilissimo. Fossi rimasto nel gruppo ad attendere lo sprint avrei collezionato probabilmente un altro secondo posto. Invece finalmente ho vinto”.

In effetti si trattò di una vittoria ottenuta stile Eddy Merckx. “La Sanremo – ripete spesso Beppe – è gara teoricamente facile che diventa difficile da vincere: sono molti quelli in grado di arrivare agli ultimi chilometri nel gruppo principale. Ed è difficile anche per la collocazione in calendario . La Sanremo è all’inizio di stagione, tutti i corridori sono vogliosi di vincere o comunque di farsi vedere o in fuga o tra i primi, il palmares stagionale è ancora tutto da costruire. E’ diverso il Giro di Lombardia che ha l’altimetria più difficile e molti corridori lo affrontano con la forma in calo oppure paghi di quanto ottenuto nei sette mesi prima. Tanti campioni il Lombardia lo disertano, oppure si ritirano. Alla Sanremo no, tutti sono in crescita di condizione e guai a mostrarsi poco competitivi”.

Beppe è anche l’ultimo vincitore della classicissima di primavera con la maglia da Campione del Mondo. “Ciò è strano – aggiunge – poiché i corridori adatti alla Sanremo sono in gran parte passisti veloci adatti al Mondiale. Eppure anche nell’era moderna i vari Alaphilippe, Boonen, Sagan, Kwiatkowski e altri con la maglia iridata addosso il traguardo di Sanremo al primo posto non l’hanno mai passato”.

E Beppe rimarrà come minimo fino al 2024 l’ultimo trionfatore in maglia iridata a Sanremo: il Campione del Mondo in carica Remco Evenepoel sabato 18 marzo 2023 non parteciperà alla classicissima. Dopo la Sanremo del 19 marzo ’83, il periodo d’oro del Beppe nazionale è proseguito coi due successi di tappa alla Vuelta a Espana preludio a quelli del Giro d’Italia. Beppe al Giro 1983 trionfò in 3 tappe più classifica generale. Il suo secondo Giro d’Italia vittorioso, sempre vinto 40 anni fa. Maglia rosa e maglia ciclamino finale da leader a punti: speriamo ci sia un nuovo Saronni per il ciclismo italiano. Inutile nasconderlo, l’uomo di Parabiago è felice anche per un altro record: aver preceduto Francesco Moser nell’albo d’oro della Sanremo. Francesco l’ha vinta nel 1984. Beppe trionfò a Sanremo all’età di 24 anni e 6 mesi, Francesco a quota 32 anni e 9 mesi. Beppe dì la verità, aver preceduto Moser nell’albo d’oro di Sanremo e Giro d’Italia ti rende più felice di qualunque altro record...

ORDINE D’ARRIVO – 1. Giuseppe Saronni (Del Tongo -Colnago) km 294 in 7 h 7’ 59” media 41, 217 km/h; 2. a 44” Guido Bontempi; 3. Jan Raas (Olanda); 4. Eric Vanderaerden (Belgio); 5. Sean Kelly (Irlanda del Sud);6. Juan Fernandez (Spagna); 7. Franco Chioccioli; 8. Noel Dejonckheere (Belgio); 9. Renè Bittinger (Francia); 10. Gabriele Landoni.

Copyright © TBW
COMMENTI
Sanremo 1983
16 marzo 2023 12:19 Aleimpe
Quella folle corsa di Beppe sulla discesa del Poggio inseguito da 6 moto, indimentcabile......

Italiani
16 marzo 2023 13:41 max73
Due italiani ai primi 2 posti. 4 in top 10. Impensabile oggi, purtroppo....

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Mario Cipollini è un acuto osservatore delle cose del ciclismo e ha postato su Facebook una riflessione interessante, scaturita dall'osservazione della foto che vedete, scattata pochi metri dopo il traguardo della Gand-Wevelgem di domenica scorsa. Ci sembra giusto poroporla all'attenzione...


Il Fiandre di Pasqua grande protagonista a Radiocorsa questa sera alle 19.30 su Raisport. Ne parleremo con Matteo Trentin, Michele Bartoli e con Gianluca Bortolami. E poi tutte le immagini delle classiche del Nord che hanno preceduto il Fiandre,...


Matteo Jorgenson è un ragazzo schietto, con le idee chiare e nessun timore del confronto. Ieri - dopo il suo splendido trionfo alla Dwars door Vlaanderen al termine di una corsa emotivamente complicata per ovvie ragioni - ha ricevuto anche...


L’incidente di Wout van Aert, avvenuto  durante la corsa Attraverso le Fiandre, è ancora più serio rispetto a quanto riferito nel tardo pomeriggio di ieri e oltre alla clavicola e sette costole, al belga è stata riscontrata anche una frattura...


La Dwars door Vlaanderen ha mostrato i due volti della medaglia alla Visma-Lease a Bike, perché da una parte c’è stato il successo di Jorgenson, ma dall’altra parte il dramma di Van Aert. La Attraverso le Fiandre ha donato la...


Purtroppo anche Michele Gazzoli si è rialzato letteralmente "con le ossa rotte" dalla caduta di ieri alla Dwars door Vlaanderen. Il venticinquenne bresciano della Astana Qazaqstan è stato portato in ospedale subito dopo il ritiro e gli esami radiografici hanno...


Battagliera in gara, sorridente e soddisfatta sul podio. Possiamo usare queste poche per descrive la Letizia Paternoster che abbiamo visto ieri alla Dwars door Vlaanderen. La ventiquattrenne atleta della Liv AlUla Jayco ha concluso i 114 chilometri di gara alle...


In casa Hutchinson la annunciano come quella che è la copertura più veloce di sempre, ecco a voi il nuovo pneumatico da strada ad alte prestazioni chiamato Blackbird. Realizzato a mano in Francia e pensato per stabilire solo nuovi record, Blackbirds...


Alla fine, non è sempre il più forte a vincere. Certamente non nel ciclismo, e sicuramente non nella Parigi-Roubaix. Sulle strade dell'Inferno del Nord, i "più forti" possono arrivare primi nel leggendario velodromo con la stessa facilità con cui si...


Decisamente non verrà dimenticata presto la giornata della Dwars door Vlaanderen 2024. Dopo aver prestato assistenza ai corridori coinvolti nel terribile incidente della corsa maschile, l'auto di un medico della corsa - che stava rientrando al punto di soccorso -...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi