| 27/05/2008 | 17:45 SONDRIO, 27 MAG - Sedici tappe non sono bastate per individuare il padrone assoluto del 91/mo Giro d'Italia. Tanto rumore per nulla, visto che attualmente ben sette corridori - dopo tante battaglie sulle strade di tutta la Penisola - sono racchiusi in soli 2'47''. Ognuno di loro e' intenzionato a giocarsi la vittoria fino a Milano.
Alberto Contador detiene primato e maglia rosa, seguono Ricco' a 41'', Simoni a 1'21'', Bruseghin a 2'00'', Pellizotti a 2'05'', Di Luca a 2'18'' e Menchov appunto a 2'47''. In sette per una maglia che, da domani a domenica, potrebbe cambiare pardrone, o rimanere sulle spalle del vincitore del Tour de France. Tutto puo' ancora accadere. ''E' vero - fa notare l'ex campione bergamasco (e' nato a Sedrina, 65 anni fa) Felice Gimondi, quest'anno testimonial della Skoda - Finora abbiamo assistito a un bel Giro, a una cosa molto aperta, combattuta''.
Secondo il vincitore di tre Giri d'Italia (1967, '69 e '76), non sono sette i pretendenti alla maglia rosa, ma 'solo' cinque. ''Non c'e' un vero leader'', sottolinea Gimondi. Che poi aggiunge, entrando nello specifico: ''Ricco' e' andato decisamente forte, ha vinto due tappe con arrivo in salita e puo' ancora fare molto, perche' venerdi' c'e' da scalare il passo del Vivione, la Presolana e il monte Pora, il giorno dopo si va sul Gavia, sul Mortirolo e sull'Aprica. Ci sono ancora due o tre salite dure, che possono essere sfruttare''.
Contador, in questo momento, sembra inattaccabile. Come ai tempi di Miguel Indurain e della sua Banesto. ''Lo spagnolo - spiega Gimondi, che in carriera vinse anche il Mondiale su strada a Barcellona, nel '73 - ha il vantaggio di contare su una squadra di spessore, di grande esperienza. Ma, attenzione: secondo me sara' decisivo il Mortirolo. Anche se, da quella salita fino all'arrivo di Tirano ci sono parecchi km. Alla fine, quindi, anche il Mortirolo potrebbe non bastare per sferrare l'attacco decisivo; con l'arrivo sull'Aprica magari le cose potevano cambiare''.
In ogni caso, Gimondi punta su Ricco'. ''Si - ammette - deve essere lui a portare avanti l'attacco. Contador ha le classiche doti del ciclista da gare a tappe, ma Ricco' e' uno che crea lo scompiglio, perche' scatta spesso, tant'e' che l'altro giorno ha mandato fuorigiri il rivale spagnolo''.
Eddy Merckx punta su Contador e il suo ex rivale Gimondi? L'ex alfiere della Salvarani dice: ''Sono d'accordo sul fatto che Contador sia il favorito n. 1 per la vittoria finale, molto pero' dipendera' dall'atteggiamento dei suoi avversari. Si', e' vero, Contador e' un ciclista di classe, ma sono curioso di verdere come si difendera' sul Mortirolo. Anche ieri, nella crono di Plan de Corones, sembrava vicino al crollo e invece ha limitato i danni. Per adesso e' prematuro paragonarlo a Indurain, ma sicuramente e' un buon ciclista. Indurain aveva il vantaggio di poter disporre di prove a cronometro piu' lunghe, durante le quali faceva la differenza''.
Conti alla mano, l'attuale leader della classifica generale rimane il favorito anche nei numeri. Gimondi non ha dubbi: ''Se arrivera' alla vigilia della crono conclusiva con un 1' di vantaggio, sara' molto difficile togliergli la maglia rosa; chi vuole sperare nel colpaccio deve guadagnare, da domani a sabato sera, 1'30'' o 1'40'' su Contador''.
Gimondi indica anche la delusione piu' grande di questo Giro 2008. Che non e' Di Luca, ma ''Kloden''. ''Anche Savoldelli - ammette l'ex campione - mi ha deluso. Di Luca? Arrivava da un periodo estremamente difficile, il ragazzo non ha la condizione del 2007, mi piace pero' la sua grinta, la sua reazione da corridore vero''.
L'ultimo pensiero e' per Emanuele Sella. ''Doveroso ricordare le sue imprese: sulle Dolomiti ha conquistato due vittorie e un secondo posto a soli 6''. Tanto di cappello al vicentino. Stiamo assistendo a un Giro molto livellato, penso che questo sia un segnale positivo. Mi auguro che tutto questo ci porti a un ciclismo definitivamente pulito''.
dall'inviato dell'Ansa
Adolfo Fantaccini
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