IL PRESIDENTE FCI DAGNONI RICEVUTO DAL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÈ

POLITICA | 16/02/2023 | 16:01

Il Presidente della FCI Cordiano Dagnoni è stato ricevuto a Roma dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè. Si tratta del terzo appuntamento istituzionale del massimo dirigente del ciclismo italiano, dopo quelli con i ministri dell’Interno Piantedosi e dello Sport Abodi. Il presidente si è fatto portatore della richiesta di lavorare per il riconoscimento, a livello nazionale, della figura della guida cicloturistica, come professione in grado di stimolare il turismo slow e outdoor.


"La riscoperta della bicicletta come mezzo ideale per vacanze attive - ha commentato al termine dell'incontro il presidente Dagnoni - ha generato una richiesta di guide in grado di accompagnare le persone nei loro tour. Ad oggi queste figure non hanno un riconoscimento nazionale. Crediamo che sia giunto il momento di creare una figura unica per tutto il territorio italiano, che abbia un percorso formativo chiaro. Sarebbe un buon servizio per tutti gli operatori del settore che investono nel turismo in bicicletta, penso ad albergatori e tour operator, e al contempo una sentita esigenza da parte del nostro mondo, in grado di assicurare una ‘second life’ per molti nostri tesserati ex agonisti e di generare posti di lavoro".


Si è discusso anche come poter mettere a sistema e valorizzare i bike hotel, una realtà imprenditoriale in crescita su tutto il territorio. “Ringrazio il Ministro per la sensibilità dimostrata in questo incontro e per la disponibilità a lavorare in questa direzione fin da subito”.

 

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COMMENTI
Mah
16 febbraio 2023 17:21 lupin3
d'accordo che fa tutto bene al ciclismo, ma la priorità della FCI deve essere l'incremento dell'attività di base, non preoccuparsi di regolamentare il post carriera di qualche ciclista all'anno. Il settore della bike economy va avanti da solo.

Complimenti Presidente!
16 febbraio 2023 18:20 roger
E’ mia opinione che Dagnoni sia un "Signor Presidente". Proprio quello che occorreva al ciclismo italiano in questo periodo. Intanto è un uomo di grande esperienza sul campo, essendo stato un ottimo ciclista (e poi anche l’allenatore) e poi da industriale si è fatto altrettanta esperienza su vari altri contesti, quindi mi sento di dire che è proprio il meglio che potessimo avere oggi al “comando” sotto tutti i fattori. Intanto con le nazionali sta già vincendo tante medaglie mondiali ed europee e questo è un grandissimo punto di partenza “vincente”, e non per niente verrà premiato con la sfinge d’Oro al Premio Fedeltà allo Sport (come il Presidente con i maggiori successi mondiali ottenuti in soli 2 anni). In bocca al lupo per il futuro e per questi incontri così importanti. Se dalle promesse si passerà anche ai fatti Dagnoni sarà proprio l’uomo giusto nel momento giusto ed al posto giusto! Con lui il ciclismo in Italia potrà solo che migliorare. Bravo!

Roger
16 febbraio 2023 22:47 VERGOGNA
l'unica cosa buona l'hai detta in partenza... è una tua opinione... solo tua!!! In un mondo normale tutta la base si sarebbe dovuta rivoltare per far fuori un soggetto così dopo la porcata con Cassani, se ciò non bastasse è arrivata poi la megaporcata dei 106.000 euro... ma siamo in Italia dove tutti si lamentano ma nessuno si muove mai. E dove evidentemente anche la giustizia vede quello che vuole... l'idraulico che non fa fattura è un ladro, chi mette in piedi sistemi di strane fatture su strane società su dubbi paesi è invece bravo e furbo. W il pulmann e w le medaglie ai Giochi della Gioventù con gli junior!!!

x VERGOGNA
17 febbraio 2023 10:26 roger
Si devono guardare i fatti e non stare a sentire alle "chiacchiere da bar". Tutto può essere programmato per fare l'interesse della Federazione (e quindi del ciclismo italiano), se poi il Consiglio non è d'accordo e non è stato fatto niente in riguardo, tu cosa vuoi insinuare? Vergogna è per te che non guardi avanti e non valuti i fatti e non dai valore ai successi fino ad oggi conseguiti...

Presidente Dagnoni avanti così
18 febbraio 2023 09:35 StediLucca
Per quanto riguarda il discorso del riconoscimento della guida ciclo-turistica sono pienamente daccordo in quanto dirigente di una società ciclistica che facciamo ciclismo ininterrottamente da 63 anni sia a livello organizzativo che di attività sia nei giovanissimi esordienti e Allievi, oltremodo posizionati territorialmente in zona turistica, in questo anno stiamo formando attraverso il corso specifico 2 tecnici per diventare guide cicloturistiche. Si, perché vogliamo far sì che questa attività sia fatta anche attraverso le società e il cvon olgimento sia comune, turismo e proloco passino attraverso noi societª per dare un servizio che porta in finale un introito per le attività che facciamo e non perché sia solo un mestiere per qualcuno. Quindi dobbiamo essere presenti anche su questo terreno di gioco. Seconda cosa, facile fare e dire, ma Dagnoni di é preso l'eredità di 10/15 anni di stallo della Federazione e pensate che in solo 2 anni abbia potuto cambiate un sistema antiquato che persisteva nella nostra Federazione? I risultati Medagliati di 2 anni di presidenza mi sembrano indiscutibili e una figura come l'attuale Presidente Dagnoni é quello che serviva per un nuovo lavoro di programmazione dell'attività che non si puó pensare di risolverlo in poco tempo. Un Presidente che é uno come noi , ha fatto un percorso da ciclista, da allenatore pistard, dirigente di società, possiamo solo pensare che lavori per il bene del ciclismo. Quindi anche i cambiamenti dei tecnici e dei sistemi logori vanno fatti. È ora di smetterla di screditare l'attuale dirigenza perché vi piace questo o quel "personaggio" che al di là dei risultati ottenuti da corridori ( tutta la mia stima per aver portato in gloria i colori italiani ) non penso che i loro compiti all'interno della Fci fossero a titolo gratuito ed ora si contestano sponsorizzazioni e metodi di lavoro e di comportamento. Certo, prima oramai era una routine ma penso che vi era disogno di ripartire in maniera diversa. Sono da cinquant'anni nel ciclismo, atleta prima, direttore sportivo, dirigente in gloriose società, dirigente a livello regionale finalmente un Presidente che si e' preso la responsabilità dgi cambiare le cose. Avanti così Dagnoni. chi stà alla base e conosce il ciclismo ( che non é soloo fatto di professionismo come qualcuno vorrebbe farci credere ) sa cosa vuol dire 63 anni di ciclismo giovanile, fatto di sacrifici e amore per questo sport. Finalmente un Presidente come uno di noi che viene dalla base e dalla gavetta, ciclisticamente parlando non messo là dalle politiche sportive come in passato. Forza per un cambiamento progressivo e un rilancio dell'attività che comunque, abbiamo sempre portato avanti con le mani basse sul manubrio.

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