SAN JUAN. BRAMATI, IL WOLFPACK, I CAMPIONI E IL SOGNO DI VINCERE UN GRANDE GIRO

INTERVISTA | 25/01/2023 | 08:15
di Francesca Cazzaniga

Davide Bramati, milanese e classe 1968, direttore sportivo di lungo corso, dal 2006 è in forza alla corazzata belga Soudal QuickStep. La sua stagione 2023 è cominciata dall’Argentina, con la Vuelta a San Juan, dove il Wolfpack ha iniziato con il giusto colpo di pedale vincendo con Fabio Jakobsen la seconda tappa, quella con arrivo a Jàchal: «La stagione è cominciata bene con la vittoria di Fabio grazie anche ad un grande lavoro da parte dei compagni. Per me è un onore lavorare con questa squadra da tantissimi anni. Il nostro manager (Patrick Lefevere ndr) è capace di prendere ottimi corridori tutti gli anni. Ci piace vincere e sono parecchie stagioni che riusciamo a cogliere dei grandi risultati. Le vittorie danno morale a tutto il Team».


Quali sono le emozioni più forti che ad oggi hai vissuto in ammiraglia?
«Ne ho vissute tante. La nostra è una squadra che ha vinto molto negli anni, speriamo di continuare su questa strada».


Qual è l’aspetto più gratificante del tuo lavoro?
«Quando tutto va bene, ma purtroppo non è sempre così. Come in tutte le cose, ci sono degli alti e dei bassi ma bisogna prendere quello che viene giorno per giorno».

Quello più complicato invece?
«Le cadute dei corridori».

Sapresti stimare mediamente quanti giorni all’anno stai lontano da casa?
«Circa 160 giorni. Sappiamo che è dura, infatti per fare questo lavoro ci vuole tanta passione».

Dopo l’Argentina quali sono i tuoi programmi?  
«Andrò ad Ardèche e Drome per poi proseguire con le corse italiane e quindi Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Coppi e Bartali, le Classiche delle Ardenne fino ad arrivare al Giro d’Italia che è la corsa che preferisco. E’ la corsa di casa».

 

Andrea Bagioli, Davide Ballerini, Mattia Cattaneo e Fausto Masnada sono i corridori italiani della Soudal Quick-Step. Che cosa ti aspetti da questi ragazzi?
«Lo scorso anno tutti e quattro sono stati sfortunati: sono dei corridori che possono fare molto di più e sono convinto che quest’anno per loro sarà la stagione del riscatto».

Che ragazzo è Remco Evenepoel?
«Remco è un ottimo corridore, un ragazzo che ha delle grandissime qualità. La maglia di Campione del Mondo comporta delle grosse responsabilità ma lui saprà portarla come merita».

E Jakobsen invece?
«Dopo il brutto indicente che ha avuto al Giro di Polonia nel 2021 Jakobsen è tornato alla grande e già lo scorso anno è stato in grado di vincere tanto. La maglia di Campione Europeo gli dà sicuramente molto morale e anche qui a San Juan ha cominciato bene vincendo la seconda tappa».

Come descriveresti la Soudal QuickStep?
«E’ una squadra vincente, allegra e motivata».

C’è una corsa che non hai ancora vinto e vorresti vincere?
«Lo scorso anno abbiamo vinto la Vuelta con Evenepoel, non ero nella prima ammiraglia ma ho partecipato a questa vittoria. Mi piacerebbe quindi vincere un Grande Giro da primo direttore sportivo».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento aziende italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità nel...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con un interessante mix tra novità e restrospettiva. La novità è rappresentata dalla Festa del Ciclismo Bresciano che si è è svolta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024