ASPETTANDO IL LOMBARDIA. BEPPE MARTINELLI E IL RACCONTO DEI "SUOI" LOMBARDIA (E NON SOLO...)

NEWS | 06/10/2022 | 08:05
di Giuseppe Figini

E’ stato ripreso il tradizionale e sempre partecipato incontro con il pubblico di un noto esponente del ciclismo proposto quasi all’immediata vigilia dell’arrivo del Giro di Lombardia a Como di sabato 8 ottobre 2022.


L’iniziativa, “Aspettando il Lombardia”, a cura del C.C. Canturino e di Centocantù è del duplice, nella migliore accezione positiva del termine, presidente Paolo Frigerio nella sempre suggestiva e prestigiosa sede che offre un panorama di “grande bellezza” visto dallo Yacht Club Como con un pubblico attento e amministratori pubblici che hanno prestato grande attenzione all’interessante esposizione, mai banale, espressa con assoluta proprietà di termini e visibile partecipazione, di Giuseppe Martinelli.


Bresciano di Lodetto di Rovato, classe 1955, “Martino” - questo il suo soprannome -, non ha tergiversato nelle risposte, non ha fatto “melina” per usare un termine calcistico ma ha riferito, con franchezza, proprietà di linguaggio e sentimento le sue esperienze, in sella e giù di sella, da direttore sportivo di lungo corso e di presenza costante in ammiraglia.

La sua carriera ciclistica, per sua stessa ammissione, non è stata superlativa ma gli ha comunque riservato buone soddisfazioni. E’ poi passato in ammiraglia, quasi senza soluzione di continuità, nel ruolo di direttore sportivo (che sente sempre e orgogliosamente come quello che maggiormente gli si attaglia) tecnico in varie squadre di primo rilievo, com’è confermato e illustrato dagli annali e siti ciclistici, difficilmente riassumibili in poche righe. Ha curato e svolto tale funzione, sovente guidando noti campioni ma, alla bisogna, psicologo, motivatore e – quando a suo modo di vedere era necessario – decisamente critico, duro, con i corridori che sgarravano o non rispettavano gli impegni con mancanze verso la professione, la squadra e ai compagni. E’ certamente un mestiere difficile, estremamente impegnativo, quello del corridore che richiede sempre notevoli sacrifici sostenibili solo con la passione e l’impegno.

Edoardo Ceriani, capo redattore dello sport del quotidiano comasco “La Provincia” l’ha riportato sul tema della serata condensabile così “Il Lombardia visto dall’ammiraglia”. E qui Martino ha espresso la sua considerazione assai positiva per l’arrivo lariano e ha ricordato il suo scarso o punto feeling, da corridore, per una gara troppo dura per le sue caratteristiche agonistiche e per la sua collocazione a fine stagione raccontando, in proposito, gustosi aneddoti che hanno riguardato pure lui, nelle retrovie ovviamente.

Il Giro di Lombardia, anche in ammiraglia, richiede, stante la sua esperienza, la massima attenzione sia per la guida, sia per la lettura e le decisioni riguardanti la strategia contingente da adottare. Bisogna essere sempre “sul pezzo”, come si suole dire, cercando di prevedere pure le mosse delle avversarie e avere rapida e chiara contezza dello sviluppo della corsa. E all’auspicio rivoltogli al riguardo dell’ultima recita in sella di Vincenzo Nibali, al quale lo lega un rapporto stretto, sul piano umano e, al proposito, ha ricordato esplicitamente l’importanza del quadro familiare d’unione e piena condivisione delle decisioni, anche professionali, fra Vincenzo e Rachele Nibali.

Sarà in ammiraglia, questa volta per l’ultima volta, al seguito dell’amico e prevede sentimenti di commozione, soprattutto nelle parti finali del tracciato lungo quelle che, da vari anni, sono sovente le strade d’allenamento del campione che risiede nella vicina Svizzera, in Canton Ticino, che saluta il ciclismo pedalato del gruppo.

La bicicletta, il ciclismo, sono letteralmente di casa in casa Martinelli. Il figlio Davide è corridore professionista mentre la figlia maggiore, Francesca, è giudice di gara ed è impegnata quotidianamente nella gestione logistica dell’Astana. Solo la moglie di Beppe, Anna, non è stata coinvolta nel ciclismo (si fa per dire, visto l’attività di marito e figli).

E qui Martino si rivela e rivede nella sua famiglia offrendo altri rapidi e non compiaciuti “spaccati” di peculiare sensibilità e umanità nei rapporti del vivere quotidiano oltre che nel ciclismo.

Al termine si è intrattenuto ancora a lungo con molti convenuti e ha soddisfatto, con massima disponibilità, varie curiosità, a poche centinaia di metri dal traguardo di sabato 8 ottobre, magari, in cuor suo, facendo un pensierino recondito alla speranza di vivere e condividere un sogno colorato con l’azzurrino dell’Astana così come moltissimi altri cullano la speranza e l’auspicio per il nome di un vincitore che gli appassionati italiani affidano alla mozione del cuore.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La prima grande rivelazioniedi questo Giro d’Italia è l’olandese Casper van Uden che oggi ha conquistato la quarta tappa della corsa rosa. Per lui questa è la vittoria più importante in carriera e il suo intento è quello di continuare...


Casper VAN UDEN. 10 e lode. Volata di testa, per restare in testa. Dalla centrifuga di Lecce il 23enne della Picnic esce bello come pochi dopo aver strizzato tutti per benino, con sicurezza e apparente semplicità. Vince bene il Picnic,...


Ci sono argomenti sommersi e striscianti, per loro natura noiosi e contorti, che vengono regolarmente ignorati. Errore madornale. Perchè più di tante chiacchiere spiegano come stia cambiando, o come sia già inesorabilmente cambiato, il ciclismo moderno. Non c'è come la...


«Cambia la direzione del percorso, cambia anche la direzione del vento». (Giada Borgato, motocronaca Rai, rivela di non avere le qualità per lavorare nell’ufficio meteo).  La direzione del Giro E precisa che Mattera è il nome...


La prima tappa italiana,  la Alberobello-Lecce di 189 km, del Giro d’Italia 2025 sorride a Casper van Uden. L'olandese della Picnic PostNL si è imposto allo sprint sul traguardo di Lecce battendo, grazie a una volata lunghissima, i...


La Classique Dunkerque, disputata tra Dunkerque e Lens sulla distanza complessiva di 193 km, si è conclusa con una volata serratissima tra Pascal Ackermann, Biniam Girmay e Alberto Dainese. A spuntarla è stato il tedesco della Israel - Premier Tech che ha anticipato l'eritreo...


Se n’è andato in silenzio, con la stessa discrezione con cui ha spesso affrontato la vita. Adriano Mei non ce l’ha fatta: la malattia, subdola e impietosa, ce l’ha portato via. E con lui - che era nato a Carbonia...


Ieri sera, nella suggestiva cornice dell’Hotel Stella Maris a Marina di Ginosa, si è tenuto l’evento “Storie a pedali – Il ciclismo come scuola di vita”, un incontro pubblico dedicato al valore formativo, sociale e culturale dello sport, con particolare...


Giulio Ciccone si è goduto l'abbraccio dei tifosi prima della partenza da Alberobello e ci ha regalato qualche battuta: «Avere la maglia rosa in squadra è davvero molto bello, continuiamo a lavorare in attesa che arrivi qualche tappa adatta a...


Domani, mercoledì 14 maggio, partirà da Ceglie Messapica (Brindisi) per arrivare a Matera, la seconda tappa italiana del Giro d’Italia 108. Anche quest’anno, per il 23° anno consecutivo, Banca Mediolanum è sponsor ufficiale del Gran Premio della Montagna, riconfermando il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024