MONDIALI PISTA. HEÏDI GAUGUIN, LA RAGAZZA CHE VOLA ANCHE SENZA UN BRACCIO

STORIA | 27/08/2022 | 08:05
di Paolo Broggi

Ha un nome, Heïdi, che ispira subito simpatia come l'omonima bambina dei cartoni animati. Ha un cognome, Gauguin, che parla di storia e di arte, di terre esotiche e di colori accesi. Ha 17 anni e da sempre va in bicicletta. Sì, da sempre va in bicicletta con una protesi attaccata al manubrio, perché Heïdi è nata con una malformazione, senza l'avambraccio sinistro.


All'inizio papà Fabrice attaccava la protesi al manubrio con il nastro adesivo per consentire alla piccola Heïdi di inseguire i suoi sogni a due ruote. Poi sono arrivate le corse, la prima società di handisport, quindi le gare di paraciclismo, i primi confronti con le normodotate, il tesseramento con l'Urt Vélo 64 per crescere ancora.


Ha 17 anni, Heïdi: pedala e vince. Nel paraciclismo e anche tra i normodotati: a Tel Aviv, in questi giorni, ha vinto due titoli mondiali juniores su pista, il primo con il quartetto dell'inseguimento - insieme a Clémence Chereau, Lara Lallemand et Aurore Pernollet: hanno miglioratolil record nazionale di  oltre 5 secondi - e il secondo nella corsa a punti, andando in caccia due volte e conquistando i giri che le hanno regalato il titolo.

La portata dell’impresa? Sta tutta in una affermazione: è la prima atleta paralimpica che diventa campionessa del mondo tra i normodotati.

La Federazione Handisport Franecese scrive sulla sua pagina Facebook: «Heïdi è stata semplicemente fantastica con le sue compagne di squadra dell’équipe de France. Ha dato prova di maturità, di adattamento e soprattutto di un carattere fuori dal comune. Chapeau».

E lei, Heïdi, alla vigilia della partenza spiegava ai colleghi di DirectVelo: «Il mio obiettivo dichiarato per quest’anno era conquistarmi un posto nella nazionale di Francia dei normodotati (les valides, in francese, ndr). Obiettivo che avevo parzialmente centrato con la convocazione per gli Europei strada di Anadia, dove però sono stata costretta al ritiro. Ma stavolta ho un’occasione fantastica e voglio dare il meglio di me. Mi servirà come preparazione per i mondiali di paraciclismo su pista che affronterò a Parigi nel mese di ottobre».

Ovviamente la protesi al suo braccio sinistro non è più quella di un tempo: «Quella che ho oggi è realizzata in carbonio, è leggera e aerodinamica. Ha un anello per agganciarsi al manubrio, tutto naturalmente è stato approvato dall’Uci per rispettare ogni norma di sicurezza per me e per le mie avversarie. Dietro a questa protesi c’è anche lavoro di ingegneria, ci sono molti settaggi, anche perché ovviamente la posione per le corse su strada non è la stessa che per la pista e in più in pista ci sono varie specialità e diverse posizioni».

Heïdi ora torna in Francia con due medaglie d’oro al collo e due maglie iridate in valigia e la prima cosa che farà sicuramente sarà balzare in sella per andare a pedalare con la sorella Centyne, che ha 15 anni e comincia a farsi strada anche lei. 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L’ufficialità è arrivata poco fa: la Laboral Kutxa - Fundación Euskadi da domenica affronterà la Vuelta España Femenina con una formazione a “trazione italiana”. A guidare il quartetto di nostre connazionali nelle otto tappe in programma sarà Nadia Quagliotto che,...


  La trentina Giada Borghesi è una delle italiane più in forma di questo scorcio di stagione. La legge dei numeri lo dimostra: è  costantemente nelle posizioni nobili degli ordini d’arrivo in corse internazionali. Al difficile Grand Prix di Chambery,...


La 785 Huez rappresenta tutto quello che serve se siete alla ricerca di una bicicletta altamente performante, un prodotto destinato ai ciclisti più sportivi ed esigenti, quelli che puntano ai passi e alle salite più dure. In questo modello LOOK inserisce alta tecnologia...


Più che una riflessione vuole essere una storia, che riguarda il sottoscritto e un amico mio e del ciclismo come Moreno Moser, ex professionista e oggi più che apprezzato opinionista di Eurosport con Luca Gregorio e il "papi” Riccardo Magrini....


"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


È l’unico team manager italiano del World Tour e mira al pri­mo posto nel ranking mon­diale sia con le sue ra­gazze che con i suoi ragazzi. Luca Guercilena sa che non è un risultato semplice né immediato da raggiungere ma...


Geraint Thomas guiderà ancora una volta la sfida dei Granatieri INEOS al Giro d'Italia 2024. Supportato da una squadra esperta e molto forte, il gallese, che si è classificato clamorosamente secondo nel 2023, torna in Italia con l'ambizione di ben...


Una festa del ciclismo rovinata. Almeno per le tre squadre, sia maschili che femminili, che ieri sono state vittima di un furto all'ora di pranzo nei pressi delle Terme di Caracalla a Roma. Nel momento d'intermezzo tra il Gran Premio...


Dopo il successo ottenuto a Chiaramonte Gulfi, Daniel Bartolotta ha regalato al Team Bike Sport Ballero l’ennesima soddisfazione conquistando con autorità il 3° Memorial Angelo Castiglia a Solarino. Il corridore diretto da Angelo Canzonieri è stato autore della fuga decisiva...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, du ìRomandia, di Giro d'Italia e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e Ruggero Marzoli. Come sempre a fare il...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi