L'ORA DEL PASTO. MAJOR TAYLOR, IL FULMINE NERO - 1

STORIA | 23/08/2022 | 08:15
di Marco Pastonesi

Mani basse sul manubrio, impugnatura perpendicolare a terra. Testa bassa sul manubrio, incassata fra le spalle. Avambracci paralleli a terra. Posizione raccolta, pedalata corta da non distendere le gambe, seduta in punta di sella. Fisico muscoloso, nervoso, armonioso. Il tutto, il massimo della dinamicità, dell’aerodinamicità, della ciclodinamicità. Un body di lana, aderente, bianco con una fascia orizzontale scura. La bici, senza freni, da pista, scheletrica e fiammante. Niente casco, capelli corti, riga in mezzo. E gli occhi – uno spicchio di sguardo – a scrutare e misurare la linea del traguardo.


Taylor. Marshall Walter Taylor. Major, per la blusa della divisa da nordista che da piccolo, in mancanza d’altro, indossava come se fosse una tuta. Nero di pelle. “Meteora negra”, “Fulmine d’ebano”, “Diamante negro”. “Il ciclista più veloce al mondo”. Veloce anche la sua vita: nato a Indianapolis nel 1878, morto a Chicago nel 1932, nato povero e morto povero, nato figlio di schiavi e morto figlio di nessuno perché figlio di una società ancora razzista, ancora spietata, ancora ingrata.


Il primo nero a conquistare un titolo di campione del mondo fu un pugile, George Dixon, canadese, al vertice nella categoria dei pesi gallo, anno 1890. Il secondo lui, Major, primo nello sprint, distanza un miglio, anno 1899. Poi sarebbero venuti Jack Johnson e Jesse Owens, Abebe Bikila e Cassius Clay diventato Mohammed Ali, Tommie Smith e John Carlos, fino agli italiani – per dirne uno – come Marcell Jacobs. Major fu precursore, pioniere, antenato. Con tutte le fatiche di chi tracciava una via, di chi apriva una strada, di chi provava un modo, un altro modo, il modo giusto. Sulla propria pelle. Nera, appunto.

Campione del mondo nel 1899, campione americano nel 1899 e 1900. Nonostante razzismo, bullismo, ostruzionismo. Nonostante minacce, violenze, scorrettezze. Nonostante tutto. Centinaia di competizioni e centinaia di vittorie. Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in Australia. Tutti lo volevano, tutti lo cercarono, molti lo ingaggiarono, molti lo ammirarono. Major era un simbolo, fu martire ed eroe, e ancora martire. Un regno, sportivo ed economico, breve. Quello che aveva raccolto e costruito in anni, si sgretolò e svanì in giorni. A 32 anni era già un vecchio, un ex, un fantasma del palcoscenico della pista. E il giorno in cui finì a Chicago, si trascinò tra dormitori e marciapiedi. Major, quello straccione? Major, quel disperato? No, non può essere. E invece era proprio lui.

Misteriosamente e magicamente, due libri su Marshall Walter Taylor detto Major sono stati contemporaneamente pubblicati in Italia: “Major Taylor – il Negro Volante” di Alberto Molinari (Ediciclo, 128 pagine, 14,50 euro) e “Black Boy Fly” di Marco Ballestracci (alvento-Mulatero, 208 pagine, 17 euro). Misteriosamente, perché né Molinari (ed Ediciclo) sapeva del lavoro di Ballestracci, né Ballestracci (e alvento) di quello di Molinari. Magicamente, perché le due opere non si sovrappongono e non si elidono, ma si integrano e si completano. “Il Negro Volante” di Molinari è un’indagine storica, il “Black Boy Fly” di Ballestracci un racconto romanzato.

E di questi due libri ci occuperemo subito.

(fine della prima puntata – continua)

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Maeva Squiban è stata la grande scoperta del Tour de Fance Femmes, la giovane transalpina è andata a segno per due giorni consecutivi rivelando al mondo il suo talento e diventando automaticamente una delle atlete più attese anche della prossima...


Nel ciclismo dei fenomeni Paolo Bettini starebbe benissimo. Olimpionico 2004, due volte iridato, e poi vincitore di Sanremo, due Liegi e due Lombardia, e poi il Campionato di Zurigo, la Classica di Amburgo e quella di San Sebastian, e la...


Nel giorno di Santo Stefano, dal numero di tuttoBICI di dicembre vi proponiano una nuova raffica di dubbi che ci ha sottoposto il nostro Angelo Costa. Il Giro salirà al Corno alle Scale perchéa - è un arrivo in quotab...


Non è forse tra i nomi che si ricordano per primi quando si rievoca il grande ciclismo italiano degli anni Novanta e Duemila, ma una decina di vittorie da professioniste e un Mondiale Juniores, oltre a tante preziose pedalate per...


La Milano-Reggio è stata una gara per dilettanti sbocciata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e scomparsa nel 2002. La società a cui si deve la sua nascita è il Velo Club Reggio alla fine degli anni Quaranta. Tra i...


La tradizionale puntata speciale natalizia di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Bilancio del 2025, di appuntamenti per il nuovo anno,  di grande ciclismo in Abruzzo e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini,...


Oggi, nel giorno di Natale, ci ha lasciati Adalgisio Bevilacqua, detto Totò, nato a Pescara il 27 febbraio 1932.Abruzzese autentico, uomo tosto e determinato, ha dedicato gran parte della sua vita al ciclismo, legando il proprio nome e la propria passione...


Remco Evenepoel attraverso un’intervista a Sporza ha voluto fare gli auguri di Natale ai suoi tifosi, lasciando intendere che già il prossimo anno proverà a vincere il Tour de France. Proprio così, il belga nella sua intervista natalizia, senza indugi...


Non chiedetegli regali, ma fuochi d'artificio. Giulio Pellizzari dice di non essere portato per gli acquisti da mettere sotto l'albero eppure si sta allenando come si deve quindi potrebbe in automatico donare presto al ciclismo italiano gioie preziose. Al primo...


«Quando ti succedono incidenti come quello che è successo a me, ti accorgi di quanto le piccole cose, alla fine, sono quelle che più contano nella vita». E allora Filippo Baroncini, ancor più felice e consapevole di prima, il suo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024