CASSANI: «IL GIRO UNDER 23 TROPPO DURO SOLO PER NOI?... E CHIEDERSI IL PERCHÈ?»

DILETTANTI | 16/06/2022 | 11:42
di Davide Cassani
Una presa di posizione netta e chiara, come nel suo costume. Davide Cassani ha atteso qualche giorno prima di dire la sua, dopo una serie di prese di posizione da parte dei team-manager e direttori sportivi di team under 23 che si sono lamentati per la tappa valtellinese considerata eccessivamente dura (180 km con 5 mila metri di dislivello) per dei ragazzi così giovani. Tante le polemiche, l'ex CT, però, le rimanda tutte al mittente. Ecco cosa ha scritto sulla sua pagina facebook.
 
Ho avuto modo di leggere varie considerazioni in merito al Giro Giovani Under 23. Mi riferisco alla tappa di Santa Caterina che, per alcuni direttori sportivi italiani, era esageratamente dura. Premesso che non mi sono occupato dei percorsi delle singole tappe e quindi non sono direttamente interessato ma vorrei comunque esprimere il mio giudizio.
 
Allora, il primo italiano è arrivato quattordicesima a quasi 8’. Non ho sentito nessuno dire: “Dove stiamo sbagliando? Perché gli stranieri, su percorsi duri, vanno molto più forte di noi?” In tanti a scagliarsi contro il percorso . È come quel genitore che si arrabbia con il professore se il figlio torna a casa con un quattro in pagella. Ma come, non tocchiamo palla su salite vere e l’unica cosa che siamo capaci di dire è: troppo dura la tappa?
Non abbiamo e non avremo nei prossimi anni un corridore in grado di vincere una grande corsa a tappe. Perché la mentalità è sbagliata. Invece di capire il motivo della nostra debacle diamo la colpa ad un organizzatore che propone salite vere.
Squadre come Groupama, Lotto, Ag2r e tante altre straniere le vedi correre in Italia, Spagna Franci , Belgio. Ogni mese partecipano ad una corsa a tappe e noi? A parte 3 squadre, restiamo a casa nostra. Con questa mentalità temo che non andremo molto lontano e comunque la colpa sarà sempre di quell’organizzatore che, facendo miracoli, cerca di offrire un palcoscenico credibile ai nostri ragazzi. Gli stranieri apprezzano, gli italiani si staccano e si arrabbiano.
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COMMENTI
Cassani
16 giugno 2022 12:18 blardone
Questa volta sono d'accordissimo con lei . Centrato il bersaglio . La mentalità già da piccoli .. invece insegnami giovanissimi a stare a ruota e non tirare per vincere la medaglia . Pazzesco . . E inutile che le Continental vadino a vincere ad Acqui Terme ... Fanno le Continental per prendere prima numero del ammiraglia in Italia .. Bravo Davide

Campionato Toscano 1975
16 giugno 2022 12:19 Melampo
Campionato Toscano 1975 a Prato, 210 km, vittoria di Giuseppe Fatato, del G. S. Cantagrillo Inox Pran. Andatevi a vedere le salite che c'erano nel percorso, la situazione è talmente chiara che non occorre dilungarsi.

decidetevi
16 giugno 2022 12:23 alerossi
se gli italiani vincono nelle categorie jr/u23 e faticano i primi anni da pro dite che sono stati spremuti troppo da giovani, se non vincono dite che non fanno gare abbastanza dure come gli stranieri... questo è un ossimoro, quindi quale è la verità?

Concordo
16 giugno 2022 12:25 Tedeschi Massimo
Qualche anno fa'... c' era il Giro di Campania con percorsi impegnativi e avversari di notevole livello in squadre nazionali e non è rappresentava un ottima preparazione in vista del giro Baby.

Cassani
16 giugno 2022 12:54 Angliru
Ha le soluzioni per tutto e tutti. Peccato poi le sue idee e progetti, restino tali.

Esiste
16 giugno 2022 12:56 Bicio2702
anche la via di mezzo. Partecipare alle corse a tappe all'estero come preparazione al Giro d'Italia. In questo modo si prepara la gamba per bene, senza spremersi.
Così si è pronti per fare un Giro a tutta e poi tiriamo le somme

Frutti
16 giugno 2022 12:58 lupin3
di vent'anni di un sistema di ciclismo giovanile sbagliato. In sintesi: meno corse, meno dure, meno squadre, meno corridori con selezione precoce principalmente di uomini veloci, piu costi.

Concordo con Alerossi
16 giugno 2022 13:27 Roxy77
Da un lato tutti contestano l esaperazione delle categorie giovanili (esoridenti/allievi ) per chilometraggi e tipologie di lavori sostengono che gente come Ballan De Marchi e altri sono passati da élite perché è importante la maturazione....e ora invece sosteniamo che gli under fanno le gare del campanile senza contare che un under ha pure la maturità.... bene una chiarezza di intenti

PROGRAMMAZIONE
16 giugno 2022 13:55 ZANIBIKEFIT
VERO
Per primo diciamo che il GiroUnder 2022 è in linea con il Giro 2021 e con il Tour de l’Avenir, con circa 14mt di dislivello a km.
Siamo la Nazione con più "Professionisti" al Mondo, però i 10 peggiori Continental Italiani, sono i peggiori al Mondio.
Il Migliore Continetal Italiano, è dietro al Miglior Belga e Francese, e ci sta nel rispetto della logica del Ranking, ma è dietro anche al miglior Olandese, Spagnolo, Colombiano, Danese e Inglese, questo a sottolineare che nelle altre Nazioni c'è una programmazione, con consapevolezza di crescita.
Abbiamo 31 Under21 nelle Continental, che l’anno prossimo saranno già “vecchi”, nessuna altra Nazione ha questo rapporto, vuol dire che sono già passati, oppure hanno già smesso.
In Italia non c’è una reale scremazione, non c’è selezione nelle categorie minori, con questo FALSO e IPOCRITA tutelare i giovani, in realtà non li si fa maturare.
A inizio stagione, ci sono state gare Juniores Internazionali all’estero, dove la nostra Nazionale non ha partecipato, però ha portato Caruso al Giro di Sicilia, come se Caruso già non avesse la sua attività con il suo Team, e ci sarebbero altre scelte scellerate che potremmo discutere…
Se prendiamo i primi 100 del Ranking Mondiale, fatta eccezione per Rodric, che ha avuto un altro approccio, tutti gli altri a 17/18 anni avevano già molte gare internazionali nella saccoccia, avevano già un bel bagaglio da fare invidia ai nostri Juniores, avevano già vestito la maglia della loro Nazione a corse di prestigio ed erano già titolati internazionali su Strada, Pista, Ciclocross o MTB, da noi questo non avviene, e comunque tornando a Rodric, a 16 anni anche lui aveva già, nel suo sport, un’invidiabile esperienza in campo internazionale.
Ora il problema è che in realtà non abbiamo bisogno di un nuovo Team WT, ma di un Team che si sostituisca alla Federazione dove questa non ci arriva, abbiamo bisogno di un’attività internazionale con gli Juniores, di gare dure, e di portare al Professionismo il meglio del nostro bacino. Oggi non c’è un solo atleta che merita il WT e non ha un contratto in una squadra WT, mentre c’è bisogno di PROGRAMMAZIONE.
Io sono stato General Manager in KATUSHA e conosco le problematiche di un Team con una matrice Nazionalista, non sarebbe utile ai nostri giovani.
Potremmo parlare per ore, di problematiche e di soluzioni, ma fino a quando non si prende coscienza che il Ciclismo è cambiato e che bisogna cambiare anche la mentalità di chi lo gestisce, parleremmo solo invano.

Vergogna
16 giugno 2022 14:55 Max57000
calcio o ciclismo, stessa crisi, non sappiamo più fare campioni, siamo diventati lo zimbello dell'Europa

Zanibikefit
16 giugno 2022 16:10 lupin3
Quindi la soluzione per lei sarebbe selezionare con adeguati test i migliori 15/20 sedicenni e affidarli a una struttura (federale o meno) che li gestisca con attività internazionale possibilmente multidisciplinare?

vero alerossi
16 giugno 2022 17:27 fransoli
è sempre stato detto che in Italia i giovani vengono spremuti troppo... ma se gli si fa fare attività internazionale con partecipazione a corse più dure non si spremono ancor di più?... Allora spiegateci in cosa consiste questa spremitura di cui sono vittime solo i nostri atleti... non è che di fondo c'è una preprazione inadaguata e che i tecnici delle squadre giovanili sono rimasti indietro rispetto al resto del mondo?

tanti
16 giugno 2022 17:49 tralepieghe
discorsi, nessuno però che dica che prima di tutto bisogna essere atleti nel fisoco ma sopratutto nella testa

IL CICLISMO E' CAMBIATO
16 giugno 2022 20:00 ZANIBIKEFIT
Dobbiamo sottolineare il concetto di "ciclismo cambiato".
Oggi grazie ai misuratori di potenza, a preparatori qualificati, nutrizionisti e biomeccanici, è sempre più difficile che una ragazzo possa scoppiare, l'importante è non caricarlo di aspettative.
Con un'attività soggettiva, oggi si può programmare tutto preservando i ragazzi.
Purtroppo il male in Italia è che siamo ancora fortemente allacciati al Ciclismo vecchio stile anni 90, e fino a quando non si farà un inversione di marcia, resteremo sempre in difetto ad altre Nazioni.
Ovviamente vige la regola della "cilindrata", oggi più che mai non si improvvisa nulla e tutto ruota intorno al reale potenziale del ragazzo.
In Italia si vuole portare chiunque al professionismo, tanto per schierarli alla Coppi e Bartali o al Giro di Sicilia, con tutto rispetto per queste due corse (ma potevo nominarne tante altre), ma il WT è un altro Sport, tutto dipende da cosa vogliamo.

Un peccato
16 giugno 2022 21:56 Bullet
E' un peccato dover leggere di polemiche interne anche in una categoria che dovrebbe lanciare gli atleti migliori soprattutto riguardo al movimento italiano. Il limite o problema se esiste va affrontato da tutti non cercando di scaricare su qualcuno'altro o guardando solo il proprio interesse o meglio orticello. In generale è un peccato vedere uno degli sport più gloriosi della storia italiana a che livello si trovi.

giro ander 23
16 giugno 2022 21:58 giorgio3
secondo me mancano strade sicure per allenarsi ----un genitore non vede di buon occhio il proprio giovane sulle strade italiane ----non cè rispetto per i ciclisti ----anzi -----no comment -----poi si da troppa importanza alle gare giovanili ----dopo la gara vengono intervistati come dei prof e se vincono fanno i gesti e urla '' vedi colbrelli alla roubeaux----non servono a nulla ---cmq mancano le piste e potersi allenare in pista ----troppo poche ----cosi la vedo io posso anche sbagliarmi ----

Considerazione x gli esperti
17 giugno 2022 00:10 Bullet
Se si inizia a vendere che per forza un ragazzino ha bisogno di preparatore nutrizionista biomeccanico srm poi la libertà di provare e di sbagliare imparando a correre dove rimane? Oltre a ciò serve anche chi li segua dal vivo spiegando come migliorare la pedalata come gestire il ritmo la respirazione che le tabelle e chi ti segue a distanza non ti daranno mai.

IL CICLISMO E' CAMBIATO
17 giugno 2022 15:02 ZANIBIKEFIT
Fin tanto che consideriamo dei ragazzi di 17/18 anni ancora dei "ragazzini", chi sta sbagliando siamo noi non loro.
"hai mie tempi" fa parte del passato, oggi sono altri tempi

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