Bauke Mollema non molla, anzi rilancia e firma un nuovo contratto quadriennale che lo vedrà continuare la sua carriera agonistica con Trek-Segafredo fino al 2026.
Mollema, che ieri ha concluso il suo ventesimo grande giro, ha fatto una scelta importante: «Sono passati otto anni da quando sono entrato a far parte di questo Team e non riesco ancora a immaginare di essere da nessun'altra parte. Sono felice di continuare la mia avventura con questa squadra L'ho già detto molte volte, per me è diventata come una famiglia».
E ancora: «Conosco molto bene tutto lo staff, tutti i corridori ovviamente e gli sponsor. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri sponsor e in particolare con i tecnici di Trek. Come ciclisti, parte del nostro lavoro è anche aiutare Trek a sviluppare e migliorare i prodotti non solo per noi ma anche per tutti gli appassionati. Forse il nostro è un rapporto un po' diverso e più intenso rispetto ad altre squadre, ma mi piace molto anche questo lato delle cos».
Oltre ad aver ottenuto insieme vittorie importanti, Mollema è anche orgoglioso del rapporto che ha costruito con il Team: «Ho vissuto momenti davvero speciali qui, Il Lombardia, le mie due tappe del Tour e San Sebastián sono in cima a quella lista. Anche lottare per la classifica generale al Tour de France nel 2015 e aver finito 7° è un bel ricordo. Lo stesso vale per il Tour 2016 quando ero vicino al podio fino a quando non sono caduto proprio negli ultimi giorni e per il mio Giro d'Italia del 2019. Quello che mi piace di più è la splendida partnership che ho con il Team. Ho un po' di libertà qui, che è importante per me come corridore. Qui il Team è super professionale, gli sponsor sono super professionali e ci forniscono i migliori prodotti, ma penso di essere una persona abbastanza indipendente. Dopo tanti anni da professionista, so cosa fare e il team si fida di me. Mi danno lo spazio di cui ho bisogno quando mi alleno a casa, ma sanno anche che quando partecipo a qualsiasi gara sono in buona forma e pronto. È bello anche avere una certa influenza nella scelta delle gare che mi piace correre e lavorare con i direttori sportivi per fare un piano per ottenere il meglio da me».
Il ruolo di Mollema neglianni si è trasfromato: «Come tutti sanno, il mio ruolo è cambiato un po' negli ultimi anni e probabilmente cambierà di nuovo in futuro. Quando sono arrivato in questa squadra ero soprattutto un corridore da grandi giri, curavo la classifica generale in particolare al Tour. Poi ho iniziato a concentrarmi sulle gare di un giorno e, più recentemente, sulla caccia alle tappe nei Grandi Giri. Mi piace quel ruolo e forse, in questo momento della mia carriera, mi si adatta un po' meglio che curare le classifiche. Ora abbiamo giovani che sono adatti di me di andare per questo e io mi vedo bene nel ruolo di mentore per loro. Ho molta esperienza che spero di poter condividere con loro e tanti consigli che posso dare per aiutarli».
Per il Direttore Generale Luca Guercilena è stata una decisione facile offrire a Mollema l'opportunità di continuare la sua carriera in Trek-Segafredo per altri quattro anni: «Non c'era dubbio sul mantenere Bauke nel Team, è diventato un membro chiave della famiglia Trek-Segafredo. Averlo con noi per il prossimo capitolo della sua carriera, mi dà fiducia che i pilastri principali della nostra squadra continueranno a tenerci ai vertici del ciclismo mondiale. Bauke è uno dei migliori professionisti che abbiamo visto negli ultimi anni. È un vero combattente, un buon esempio per la nuova generazione. È uno dei capitani della nostra squadra e credo che possa aiutare a far crescere lulteriormente il nostro team».
Passato professionista nel 2008, Mollema confessa: «Mi piacerebbe davvero finire la mia carriera in questa squadra. Sono contento della fiducia che la squadra e gli sponsor hanno dimostrato in me con un contratto così lungo. Non credo che succeda molto per i corridori della mia età. Al momento è molto probabile che questo sarà il mio ultimo contratto, ma chissà cosa penserò tra quattro anni. Ho sempre detto che mi sento ancora abbastanza giovane. Sono un professionista da 15 anni, ma mi piace ancora molto quello che faccio. Mi piace allenarmi duramente, mi piace correre, mi piace essere competitivo e ottenere il meglio da me stessoo, cerco costantemente di migliorarmi e di pormi nuovi obiettivi, anche adesso».
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