IL PANORAMA DI VAN DER POEL, LA SOAP DI MODOLO E QUELLA BOLLA CHE EVAPORA

UN GIRO DI TWEET | 18/05/2022 | 16:28
di Angelo Costa

«A 14 chilometri dall’arrivo, Van der Poel ne approfitta per guardare il panorama» (Umberto Martini, motocronaca Rai, prova a raccontare il Giro di Bell’Italia)


Preoccupazione fra i telespettatori: fra una «botta», una «rasoiata» e «la testa della corsa pronta a esplodere», si teme che il vero pericolo per i corridori sia l’incolumità.


Frizioni all’interno della Bardiani Csf Faizanè: leggendo che Modolo è un fan della soap opera «Un posto al sole», il suo ds Reverberi gli ha fatto sapere che sarebbe meglio «Un posto davanti».

Girmay a casa dopo essersi ferito all’occhio aprendo lo spumante sul palco conferma un sospetto: più duro della tappa c’è soltanto il tappo.

Spiegato il motivo del lungo dibattito sul caldo opprimente affrontato dai commentatori Rai nella tappa di Jesi, disputata a 27 gradi: in quattro dentro la stessa cabina non si resiste.

Alcuni direttori sportivi tengono a precisare come mai hanno provato ad aprire i ventagli sulla via di Reggio Emilia: era soltanto una tattica per difendersi dalla calura.

Perplessità sulla «bolla» costruita intorno alle squadre ai ritrovi di partenza: appena i corridori lasciano l’isolamento dei bus e si concedono al pubblico per i selfie, evapora.

«Si passa dal volo del pappagallo Frankie al volo del gruppo» (Marco Saligari, motocronaca Rai, fornisce un ottimo esempio di volo pindarico alla carlona).

Sorpreso a cospargersi di abbronzante strada facendo, lo spagnolo rosa Lopez ha subito chiarito: «Volevo festeggiare la maglia con un po’ di crema, non ci siamo capiti».

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