
È di nuovo quel periodo dell'anno in cui l'Italia diventa rosa e l'attenzione dei Grenardiers della Ineos si rivolge ai grandi giri. La prima gara di tre settimane del 2022 si annuncia dura come sempre, con tante salite come solo il Giro d'Italia sa offrire.
Per affrontare la corsa rosa, il team britannico ha scelto una rosa composta da Richard Carapaz, Jonathan Castroviejo, Jhonatan Narváez , Richie Porte, Salvatore Puccio, Pavel Sivakov, Ben Swift e Ben Tulett.
Richard Carapaz, campione olimpico in carica e vincitore del Giro 2019, spiega: «Ho un bel ricordo del Giro, della partenza in Israele, a Tel Aviv, della vittoria di tappa nel mio primo Giro. È una gara che amo, forse la mia gara preferita, quindi vincerla è stato speciale. Quella tappa la porto sempre nel cuore. Poi quando ho vinto il Giro d'Italia nel 2019 è stato qualcosa di davvero speciale: non è stata solo una vittoria significativa per me, lo è stata anche per il mio Paese. Ha avuto un grande impatto e ha segnato l'inizio di una nuova era per il ciclismo in Ecuador. È stata la corsa che mi ha fatto capire che posso lottare per vincere qualsiasi grande giro».
E ancora: «La caratteristica migliore della squadra che affronterà il Giro è che siamo tutti pronti per vincerlo. Ogni Grenadier sa che questo è l'obiettivo, tutti noi lo abbiamo in comune e vogliamo realizzarlo. Penso che quando hai una squadra compatta sullo stesso obiettivo, e composta da corridori che sono così forti e sono pronti ad aiutarsi a vicenda, sei già ad un ottimo pnto di partenza».
A sua volta Richie Porte aggiunge: «Ho corso da dilettante in Italia e quello è stato il mio apprendistato ciclistico. Sono andato al Giro nel 2010 come neo professionista e ho indossato la maglia rosa per tre giorni. È stato incredibile e resta uno dei migliori ricordi della mia carriera. È un privilegio chiudere il cerchio e disputare il Giro come mia ultima grande corsa a tappe della carriera. Ora ho 37 anni, ma alla fine è solo un numero, non è vero? So che posso fare bene, perché in bici sto andando bene come non ho mai fatto. Per questa gara abbiamo un capitano come Richard Carapaz che può vincerla. E noi faremo di tutto per aiutarlo».
Infine, ecco le parole di Rod Ellingworth, Deputy Team Principal della Ineos Grenadiers: «Il team ha già dimostrato quest'anno quanto possa essere forte e competitivo. I corridori più giovani si sono fatti avanti e hanno superato il traguardo che avevamo originariamente fissato per loro, cosa che ha dato una scossa di energia a tutto il team. Il modo in cui i ciclisti piùesperti li stanno aiutando mi rende incredibilmente orgoglioso. Questo mix di esperienza ed energia, inisieme ad un genuino entusiasmo, si sta dimostrando un successo. Ecco perché non vedo l'ora di scoprire cosa possono fare Richie Carapaz e questa squadra del Giro. Dopo il successo di Egan Bernal nella scorsa edizione, ci vogliamo ripetere: siamo pronti per questa grande sfida».