MARCELLO BARTALINI, DALL'ORO OLIMPICO AL PROFESSIONISMO CON FANINI

STORIA | 24/04/2022 | 07:48
di Valter Nieri

Quando si dice che il ciclismo apre la mente degli atleti, facendoli maturare come uomini... Un caso lampante è stato quello dell'empolese Marcello Bartalini, campione olimpico nel quartetto della 100 km a squadre a Los Angeles nel 1984. Gli anni 80 furono per lui quelli che gli diedero notorietà non soltanto a livello ciclistico, ma anche come attore teatrale, compositore di monologhi per artisti (anche per lo showman Fiorello) e pittore apprezzato nel mondo. Strappato in età adolescenziale al basket, il ciclista empolese era diventato in breve tempo uno dei migliori dilettanti italiani tanto da imporsi con la Salotti-Marelli di Meda nel 1981 nella prova unica tricolore su strada fra i dilettanti.


«Andavo forte su ogni tracciato ed anche in salita mi sapevo difendere, però a cronometro riuscivo ad imprimere una frequenza di pedalata costante grazie all'ottimo equilibrio che avevo. Con il mio ritmo vedevo il mondo sotto una prospettiva diversa e queste sensazioni me le sono portate dietro per anni, anche quando ho smesso di correre» ricorda Marcello.


L'ORO OLIMPICO DI LOS ANGELES. L'exploit del ciclista empolese avvenne nel 1983 quando conquistò la medaglia d'oro a Casablanca ai Giochi del Mediterraneo nel quartetto della 100 km. assieme a Marco Giovannetti, Eros Poli e Claudio Vandelli. Dirett da Edoardo Gregori, La formazione italiana superò Svizzera e Stati Uniti. Un anno per lui particolarmente felice anche per il successo nel Trofeo Baracchi in coppia con il varesino Giovanni Bottoia, festeggiato a Pisa in Piazza dei Miracoli. Come cronoman era ormai considerato uno dei più forti in Italia e ne aveva avuto consapevolezza già a 17 anni quando si impose nella sua prima crono alla Lucca in Bicicletta organizzata da Pierluigi Poli.

«Ricordo quel pomeriggio quando vinsi la crono individuale con una bicicletta da ciclocross fra lo stupore generale. A quei tempi non esistevano ancora le ruote lenticolari che segnarono negli anni successivi i grandi successi di campioni come Francesco Moser e Laurent Fignon».

Ed eccoci arrivati a Los Angeles con il successo più prestigioso di Bartalini nella 100 km olimpica assieme a Marco Giovannetti, Eros Poli e Claudio Vandelli. «Con i soldi guadagnati per l'oro olimpico, stanziati dal Coni e dalla F.C.I., acquistai una palestra a Sovigliana Vinci. Un sogno realizzato ed un modo di rimanere nello sport anche dopo le corse. Una palestra finalizzata al potenziamento muscolare ed a migliorare la pratica sportiva. Da giovanissimo mi ero già creato un lavoro per il futuro».

Nel frattempo Giovannetti passò professionista e Bartalini assieme a Massimo Podenzana, (il sostituto di Giovannetti ndr) e gli stessi Eros Poli e Claudio Vandelli conquistò il bronzo ai mondiali di Giavera del Montello nella cronosquadra del 1985.

Intanto si prospettava per lui il passaggio al professionismo. «Avevo dato la mia parola a Ivano Fanini che credeva nei giovani come nessun altro. Però esitai al passaggio ancora due anni, preferendo continuare a correre e vincere fra i dilettanti soddisfatto di guadagnare 5 milioni di lire al mese. Ero super pagato ed a quei tempi era una cifra considerevole».

IL PASSAGGIO CON LA PEPSI COLA-FANINI. Ivano Fanini mantenne la promessa e nel 1988 tesserò Bartalini per la sua Pepsi Cola-Fanini. «Ivano è sempre stato un presidente lungimirante e in quegli anni aveva sponsor di grande rilevanza mediatica come la Pepsi Cola. La squadra era affiliata in America ma la gestiva lui dalla sua sede di Lucca. Io ho potuto continuare a vincere da dilettante sicuro che il posto tra i prof l'avevo assicurato, perché Ivano ha sempre mantenuto le promesse. Ero un po' l'uomo squadra. Tiravo le volate ai velocisti e mi impegnavo per dare una mano ai campioni già affermati come G.B. Baronchelli. I miei D.S. erano Giuseppe Lanzoni, Giorgio Vannucci e Mauro Battaglini».

Nel 1989, la sua seconda stagione da prof sempre con i colori Fanini che nel frattempo avevano come sponsor la Polli-Mobiexport. Bartalini non riuscì mai a vincere ed al termine della stagione attaccò la bicicletta al chiodo dedicandosi alla sua palestra e ad altri interessi.

«Le corse erano più lunghe risppeto ad oggi, .le salite mi stremavano ed io mentalmente non sono riuscito ad entrare nel clima di queste gare. Non avevo più nemmeno le giuste motivazioni, quelle che ti fanno andare avanti con entusiasmo».

Ora a 60 anni compiuti 12 marzo, Bartalini si dedica alle televendite per il gruppo televisivo Quadrifoglio ed è responsabile della Comunicazione nelle stesse televendite sui canali social. Un personaggio che non ha mai avuto problemi a dedicarsi a nuove attività con successo per quella mente innovativa e creativa che ha sempre dato impulso alla sua estrosa personalità. Lui è stato uno dei tanti ai quali il patron lucchese ha sempre creduto e probabilmente sarebbe arrivato a sfondare anche nel professionismo se non avesse avuto molteplici interessi al di là delle due ruote.

da La Gazzetta di Lucca a firma di Valter Nieri

Copyright © TBW
COMMENTI
Marcello
24 aprile 2022 15:00 gaspy
La locomotiva toscana

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
È con entusiasmo, voglia di apprendere e grande consapevolezza che Elia Viviani si appresta a iniziare la sua prima stagione da ex corridore. Il trentaseienne veronese, ritiratosi quest’anno dopo 16 stagioni da professionista che gli hanno portato in dote...


La storia è lunga e affascinante, e affonda le sue radici nella Popolarissima delle Palme, la celebre corsa per dilettanti organizzata a Carpi dall’Unione Ciclistica Nicolò Biondo, società fondata nel 1909 e per la quale vestirono la gloriosa maglia, tra...


La Bahrain Victorious Development annuncia la rosa 2026, che comprende cinque giovani italiani:. con il debuttante tra gli under 23 Giacomo Rosato, azzurro al mondiale di KIgali in Ruanda, figurano Santiago Basso figlio dell'ex professionista Ivan -due Giri d'Italia e...


Nimbl è orgogliosa di affiancare Team Visma | Lease a Bike come fornitore del proprio equipaggiamento tecnico, indossato dalla squadra a partire dal Tour de France. Questa collaborazione segna l’ingresso diretto di Nimbl nel segmento dell’abbigliamento WorldTour, con prodotti progettati...


“Ci sono città che parlano piano. E poi ci sono città che pedalano, anche quando il tempo passa e cambia i volti. Maddaloni è una di queste. Qui la bicicletta non è mai stata soltanto sport: è stata riscatto, fatica,...


Ale Colnago Team ancora protagonista nelle gare di ciclocross in Belgio. Nell’affascinante competizione in notturna a Diegem, sesta prova del Superprestige, è stata ancora la brianzola/bresciana (una vita a Lissone e da qualche anno trasferitasi a Lodetto di Rovato) Rebecca Gariboldi a...


Caserta, e il nucleo umano della sua frazione di Ercole, renderanno anche per il 2026 l’omaggio consueto a Fausto Coppi, il ‘campionissimo’ del ciclismo e dello sport italiano, scomparso immaturamente il 2 gennaio 1960. E così ancora questo venerdì 2 gennaio,...


Per il 4° anno le Industrie PM di Casale sul Sile hanno ospitato il Cross del Sile. Quest’anno l’organizzazione curata dal Team Bike Santa Cristina ha scelto di dividere la manifestazione in due giorni. Ieri hanno gareggiato le categorie giovanili...


Nel 2026 la BGY Airport Granfondo raggiungerà un traguardo di assoluto prestigio: trent’anni dalla prima edizione, disputata il 4 maggio 1996. Tre decenni di sport, passione e impegno che hanno contribuito a rendere la Granfondo di Bergamo uno degli eventi...


Tibor Del Grosso approfitta della caduta di Nys e Wyseure e trionfa nella notte di Diegem in Belgio dove si è svolta la sesta prova del Superprestige Elite. Il campione olandese Del Grosso, il campione belga Nys e Wyseure i...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024