MARTA BASTIANELLI, LA MAMMA VOLANTE SOGNA ANCORA

DONNE | 14/12/2021 | 08:21
di Alessandro Brambilla

La Mamma Volante pensa all’imminente Natale e alla prossima stagione. Marta Bastianelli, 34 anni, romana residente in Abruzzo, è grande campionessa nelle corse per passiste veloci e brilla per forza, umiltà, semplicità e bellezza. Marta tra le ciclogirl in attività è l’italiana col palmares più glorioso relativamente alla categoria elite. Nel 2007 a Stoccarda diventò Campionessa del Mondo elite precedendo Marianne Vos che era già fuoriclasse super. Passano gli anni tuttavia Marta Bastianelli continua a meritare tantissime attenzioni, è sempre tra le migliori e anche nel 2021 ha lasciato il segno con 5 belle vittorie, compresa una tappa al Women’s Tour.


La moglie dell’ex corridore abruzzese Roberto De Patre ha anche partecipato con onore all’ Olimpiade di Tokyo: «Una gioia che volevo provare ad ogni costo». Marta è mamma di Clarissa, 7 anni: «Lei – dice Marta, che in carriera è stata anche Campionessa d’Europa su strada, oltre a trionfare in Gand Wevelgem, Giro delle Fiandre e  altre classiche di grande prestigio nazionale e internazionale – sta preparando la lettera a Babbo Natale. E’ stata brava, Babbo Natale sicuramente la premierà”.


Anche la mamma di Clarissa vorrebbe inviare una lettera a Babbo Natale: «Vorrei chiedergli di regalarci tanta serenità, annientando il Covid e altri rilevanti problemi». Poi parla del suo 2021 ricco di successi soprattutto nella seconda parte: «Nella prima parte gli strascichi di mononucleosi e citomegalovirus hanno condizionato il mio rendimento. Diciamo che poi mi sono salvata in calcio d’angolo».

In questo periodo si parla molto della neo-iridata Elisa Balsamo e di altre forze emergenti. La legge dei numeri comunque evidenzia che da elite Marta Bastianelli è sempre la numero uno. Le generazioni più recenti hanno a disposizione un numero di titoli Mondiali ed Europei nettamente superiore rispetto a chi, come Marta, ha gareggiato nelle categoria giovanili all’inizio del terzo millennio. «Oltre alla moltitudine di titoli internazionali a disposizione – afferma Marta, che tra le juniores vinse il Campionato italiano su strada 2004 a Vecchiano – le ragazze che in questi anni gareggiano da juniores possono contare su organizzazioni societarie nettamente superiori alle nostre. La dotazione di bici, materiali e supporti dei teams con juniores e allieve attuali noi non li avevamo. Con una bici noi gareggiavamo tutto l’anno e la usavamo anche per allenarci. Adesso ci sono ragazze di 17 e 18 anni che vengono equipaggiate con svariate bici e  poi vanno frequentano ritiri collegiali, hanno tecnici preparati, sostengono adeguati test. I nostri supporti erano un quarto rispetto agli attuali».

Nel 2022 Marta avrà la maglia della UAE, correrà su bici Colnago. «Nei primi anni d’attività – rivela Marta – non ero meticolosa per la bici. I meccanici potevano anche affidarmi la bici di un’altra ragazza e quasi non me ne accorgevo. Col passare del tempo sono diventata più attenta e magari per differenze quasi irrilevanti nelle misure o inclinazioni del telaio avverto disagi a ginocchia o articolazioni. Ora sono più esigente». In merito a colori sociali, co-sponsor, programmi definitivi della nuova UAE la campionessa laziale non si sbilancia: «Ci diranno tutto nei prossimi giorni».

Oltre ad essere più meticolosa, è diventata anche più veloce? «Non mi ritengo più una velocista pura. Vado bene quando la corsa si decide con volate ristrette, con una decina di battistrada. Per gli sprint più affollati ad esempio è molto indicata Elisa Balsamo, che al Mondiali ha vinto meritatamente battendo pure lei la Vos, e va benissimo la velocista olandese Wiebes».

Nella UAE (marchio al debutto nel ciclismo femminile ) già esiste la lista delle designate a  pilotare gli sprint a Marta Bastianelli: «Sono molto affiatata con Maaike Boogaard, Eugenia Bujak, Anna Trevisi».  

Uno dei tecnici griffati UAE sarà Fortunato Lacquaniti, che già ha diretto Marta nel 2021 alla Alè-BTC Cipollini e in annate precedenti. “Fortunato è un tecnico che mi conosce molto bene, mi dà delle dritte importanti. Però per i preziosi consigli sono altresì grata a Diana Ziliute, Fabiana Luperini, Bjarne Rijs e altri diesse che ho avuto prima».

Il calendario femminile internazionale 2022 propone il nuovo Tuor de France. «Avevo già disputato nel 2006, al debutto tra le elite, un Giro di Francia anche se la denominazione non era esattamente “Tour de France” e fu una bella emozione. La prima tappa fu una cronosquadre. Nel nuovo Tour vorrei vincere almeno una tappa. Magari abbinandola ad una vittoria di tappa al Giro d’Italia».

La Mamma Volante ha anche altri obiettivi: «Alla Strade Bianche ho già ottenuto un quarto posto: è una corsa che mi piace, sogno di vincerla. E poi vorrei trionfare all’Amstel Gold Race. Sì insomma, dalle Strade Bianche in poi vorrei andare forte per aggiungere altre ciliegine alla torta della mia carriera».

Marta ha fretta di vincere: «Forse il 2022 sarà anche l’ultimo anno della mia carriera. Ho Clarissa che diventa grande e va seguita bene, inoltre mi piacerebbe avere un altro figlio, subentrano altre esigenze in ambito familiare». Un pezzo di futuro la signora “Bastianelli in De Patre”  se l’è già costruito. «Oltre alla tessera per la UAE (ndr, fino al 2021 per la Ale-Btc) continuerò ad avere quella delle Fiamme Azzurre. Appartenere alle “Fiamme” può essere importante per il futuro. Ringrazio moltissimo lo staff Fiamme Azzurre». 

Dedicare vittorie alle Fiamme Azzurre è un motivo in più per impegnarsi in quello che sarà, anche se gli sportivi si augurano che non sia vero, l’ultimo anno di carriera. «Non andrò alle corse solo per onore di firma o per attaccare il numero alla schiena. Alle Fiamme Azzurre oltre alla vittoria nell’Amstel e nelle tappe di Giro e Tour vorrei dedicare una bella prestazione alle Parigi-Roubaix». 

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COMMENTI
Tante dovrebbero imparare
15 dicembre 2021 07:06 daminao90
Ha 34 anni e da tempo e' sulla breccia. Altro che atlete da 1 giro in pista e ZERO da 2 anni in strada. Saluti a monti e shamevergogna. Leggete chi fa' i veri risultati

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