ROTA. «SONO CRESCIUTO E ADESSO SONO PRONTO A FARE IL SALTO DI QUALITA'»

INTERVISTA | 06/12/2021 | 08:15
di Francesca Monzone

Nel suo primo anno con la Intermache – Wanty Gobert Lorenzo Rota, bergamasco di 26 anni, più volte è andato vicino alla vittoria e il prossimo anno vuole fare meglio. Nella squadra belga è arrivato uno sponsor italiano conme la Vini Zabù e Rota anche per questo si sente più motivato.


«La stagione 2021 è stata positiva e siamo contenti di essere arrivati alla fine di questo anno avendo ottenuto tutti i risultati che ci eravamo prefissati come team». La Intermache- Wanty Gobert, che ha rilevato la licenza della CCC, nel 2021 ha fatto il suo esordio nel World Tour vincendo una tappa al Giro d’Italia e alla Vuelta, arrivando al 17° posto della classifica finale UCI con un totale di 9 vittorie.


«Per quel che mi riguarda mi è mancata la vittoria e poi c’è stata la delusione con La Clasica di San Sebastian. Potevo vincere quella gara, ma a causa di una caduta nel finale ho chiuso in quarta posizione. Una caduta che ha bruciato molto ma l’ho già archiviata, bisogna andare avanti, so quello che posso fare e lavorerò ancora più duramente per raggiungere la vittoria».

Valerio Piva, uno dei direttori sportivi della Intermache- Wanty Gobert, ha osservato bene in questo primo anno il bergamasco ed è certo che è un corridore con un buon margine di miglioramento, pronto a diventare uno degli uomini di riferimento della squadra.

«Sto già lavorando sul prossimo anno e con la squadra stiamo iniziando a preparare il programma del 2022. Faremo un ritiro in Spagna da oggi al 16 dicembre e, dopo un secondo ritiro sempre in Spagna, farò un periodo di allenamento in altura in Colombia».

La stagione agonistica per il lombardo sarà simile a quella dello scorso anno e ancora una volta la sua prima gara sarà in Francia a fine febbraio. «Partirò nuovamente dalla Francia con due gare che per me hanno un valore importante. La prima sarà la Faun Ardeche Classic e subito dopo sarà la volta della Royal Bernard Drome. Sono due gare che, come percorso, vanno bene alle mie caratteristiche: alla Drome lo scorso anno sono arrivato 12°, ad un passo dalla top ten e voglio tornare per migliorare ancora».

Lorenzo corre per un team belga ma la parte più importante della sua stagione si svolgerà in Italia: «Dopo la Francia rientrerò in Italia, dove si concentrerà una parte importante della mia stagione. Farò il Laigueglia, Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e poi avrò un piccolo stop e mi piacerebbe poter andare al Giro».

A Lorenzo Rota, il Giro d’Italia che il prossimo anno partirà dall’Ungheria piace molto e dopo la presentazione delle tappe ha voluto subito dare uno sguardo alla corsa. «Con Valerio Piva spero di poter andare a vedere qualche tappa, se ci sarà la possibilità. Sono bergamasco e la corsa rosa non passerà vicino a casa, ma adesso che abito in Trentino ho visto le tappe della mia regione e poi mi piace anche la frazione di Napoli, che ha un circuito che si adatta abbastanza a me».

Lorenzo è un ragazzo tranquillo, consapevole delle sue capacità e alla ricerca di quella vittoria che lo aiuterà ad avere maggiore sicurezza. Si considera un corridore da classiche e un giorno gli piacerebbe vincere Il Lombardia, la corsa che tante volte ha visto fin da bambino e che quest’anno è arrivata nella sua Bergamo. «Se devo descrivermi come corridore, penso di essere adatto alle Classiche. Sono migliorato molto in salita negli ultimi due anni e in corse come San Sebastian oppure nelle Ardenne posso far vedere le mie qualità. Mi manca un po’ di fiducia ma grazie al team penso di poter colmare quello step che mi manca. Adesso poi l’ingresso in squadra dello sponsor italiano Vini Zabù per me è motivo di orgoglio, perché attraverso le corse porteremo un po’ di Italia nel mondo».

Lorenzo Rota è orgoglioso della sua squadra: «Faccio parte di una squadra che è una grande famiglia. E’ un team battagliero e lo ha fatto subito vedere con la vittoria di Taco (Van der Hoorn, ndr) al Giro, adesso come squadra ci guardano e ci tengono in considerazione. Siamo un team a cui piace attaccare e grazie anche a questo spirito di gruppo sono certo che potrò fare bene».

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