ZEROSBATTI A CONFRONTO CON UN AUTISTA NCC

NEWS | 24/10/2021 | 07:53
di Federcio Balconi

Il solito alterco, con strombazzata di rito, braccio da sbandieratore senese e inequivocabile labiale entro abitacolo… Una scena di ordinaria follia cittadina che prende fuoco dalla manovra dell’automobilista, che allarga verso il centro strada per dare spazio alla ciclista che sbanda. Un gesto di garbo, prudenza e gentilezza, oltre che nel rispetto dell’art. 148 del codice della strada. In effetti non c’era tempo di mettere la freccia, ma guardando nello specchietto non c’erano veicoli in arrivo.


Piccolo errore di valutazione, poiché sopraggiunge invece, da dietro, un automobilista, piuttosto lanciato e affrettato il quale, clacson alla mano, tiene a comunicare il suo disappunto per quella scellerata manovra che lo costringe, non sia mai, a sollevare il piede dall’acceleratore, forse anche a frenare!


Ne segue una discussione dai bassi contenuti: “vatti a studiare il codice della strada”…”metti la freccia prima di superare!”…”tu vai piano che non siamo in autostrada!”… Per fortuna in questo caso tutto si spegne con il solito “vai va…va …va!”… lasciando a entrambi quel senso di fastidio da fine giornata

Ma la ragione dove stava?

L’automobilista 1: viaggiava nella corsia di destra, vista l’andamento incerto della ciclista, forse dovuto a buche o irregolarità del manto stradale, ha deciso di concedere un paio di metri di spazio, allargandosi quasi nella corsia di sinistra. Uno sguardo allo specchietto e niente freccia (il veicolo che sopraggiungeva sembrava lontano).

L’automobilista 2: sopraggiungeva nella corsia di sinistra. Sappiamo bene che in città le file sono parallere, quindi non funziona come in autostrada. Era certamente oltre i limiti dei 50 orari, poiché l’automobilista 1 si trovava a circa 45 orari. Se non avesse rallentato e frenato avrebbe tamponato l’automobilista 1.

Gli articoli di legge applicabili:
Art 144: file parallele
Il passaggio da una corsia all'altra e' consentito, previa la necessaria segnalazione, soltanto quando si debba raggiungere la prima corsia di destra per svoltare a destra, o l'ultima corsia di sinistra per svoltare a sinistra, ovvero per effettuare una riduzione di velocita' o una volontaria sospensione della marcia al margine della carreggiata, quando cio' non sia vietato. I conducenti che si trovano nella prima corsia di destra possono, inoltre, spostarsi da detta corsia quando devono superare un veicolo senza motore o comunque assai lento, sempre previa la necessaria segnalazione.

Art 148: sorpasso cautelare
Non esiste una distanza minima prevista per il sorpasso del ciclista, ma resta sorpassare un ciclista troppo vicino è vietato! In caso di collisione l’automobilista risponde di reato di lesioni stradali o nella peggiore delle ipotesi di omicidio stradale.
La Cassazione in merito dice che il sorpasso va effettuato solo in assoluta sicurezza: bisogna rinunciare se non c’è abbastanza spazio libero secondo una valutazione di comune prudenza.

Art. 149 c.d.s. distanza di sicurezza
Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono. ... La distanza di sicurezza rispetto a tali macchine non deve essere comunque inferiore a 20 m.
Quindi, non vi è obbligo di controllare che il veicolo che segue rispetti la distanza di sicurezza, che deve essere almeno pari a quello della distanza di visibilità o uguale allo spazio di frenata.

La distanza di sicurezza minima corrisponde allo spazio di reazione.
- 14 m a 50 km/h
- 28 m a 100 km/h
- 36 m a 130 km/h
- 42 m a 150 km/h

Uno dei due automobilisti è un autista di NCC, che con molta cortesia ci ha chiamato, invitandoci a promuovere corsi per ciclisti indisciplinati, lamentando una totale anarchia tra le strade cittadine, specie sulle corsie “preferenziali” dove, a suo dire, avvengono i peggiori scempi al codice della strada!

’esordio del suo vocale: “voi di ZEROSBATTI, che difendete i ciclisti e siete un’associazione ascoltata, vi dico che io tutti i giorni ne salvo almeno otto da lesioni e morte perché riesco ad evitarli e far fronte a tutte le cavolate che fanno in bici, invadendo le corsie preferenziali”

Parliamone. Incalza Andrea, veramente incavolato: “non sto scherzando, ci sono situazioni veramente pericolose! Al di la del "divieto" ai velocipedi... ieri ho beccato pure un gruppo di cicloturisti... sta diventando insostenibile anche a fronte di cio che ti rispondono quando passi facendo necessariamente il pelo. Ti parla un ex ciclista e tutt'ora motociclista, qui di fondo c'è una ignoranza e arroganza delle singole persone, ma in generale andrebbe fatta una campagna di istruzione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale”.

Questo sfogo ci stimola a più di una riflessione e ci piace l’idea di coinvolgere tutti in questo dibattito, partendo proprio dal caso concreto.

Elementi di fatto e di diritto alla mano, chi dei tre ha la ragione, anche in percentuale?

Nel frattempo io ribatto al nostro NCC: “Andrea, partiamo da quel NECESSARIAMENTE IL PELO…e ti domando: se sei in città, perché devi necessariamente superare?

Seconda riflessione: le regole del codice della strada, le conosciamo davvero?

Quelle che interessano in questo caso ci dicono che:
1)    se non hai abbastanza spazio: STAI DIETRO!
2)    se non ti senti abbastanza sicuro: STAI DIETRO!
3)    se ti trovi su strada a doppio senso di marcia e provengono veicoli in senso opposto: STAI DIETRO!
4)    Mantieni la distanza di sicurezza pari allo spazio di frenata necessario per evitare l’ostacolo
5)    Prudenza sempre

Nessuno ci costringe ad effettuare un sorpasso, nessuno ci costringe a “fare il pelo” al ciclista quando non c’è spazio sufficiente! L’alternativa c’è ed è sempre quella: STAI DIETRO e, ribadiamo, attendi di potere superare in sicurezza, che per pochi secondi di attesa, non muore nessuno!

Quindi, in questo caso, la ragione come viene ripartita? Quali opzioni aveva la ciclista, l’automobilista 1 e l’automobilista 2?

In caso di incidente, chi dei tre avrebbe avuto il torto e in quale misura?

In questi anni di assistenza sinistri non ci è mai capitato il caso di un ciclista che, volontariamente, si sia lanciato sul cofano di un’automobile in corsa, né che abbia atteso il sopraggiungere dell’automobile per lanciarsi a sportellate! Al contrario, ci sono capitati moltissimi casi di automobilisti che, nell’effettuare il sorpasso non abbiano calcolato correttamente “quel pelo”, urtando talvolta violentemente il ciclista alla loro destra!

Copyright © TBW
COMMENTI
ciclisti
24 ottobre 2021 14:28 siluro1946
Secondo l'autista NCC i ciclisti sono da rieducare, possibile che non veda come marciano i suoi colleghi? Se i ciclisti possono aver bisogno di una semplice rieducazione quale trattamento si dovrebbe riservare ai novelli Vettel? TSO, Elettroshock, Psichiatra da premio Nobel, tenendo sempre presente che comunque vada le vittime sono sempre e comunque i ciclisti.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Alessio Magagnotti chiude al secondo posto la quinta e ultima tappa della Corsa della Pace juniores che oggi si è conclusa a Terezin con la vittoria finale del polacco Jan Michal Jackowiak davanti al tedesco Herzog e all'azzurro Roberto Capello...


"Invasione di campo" molto particolare  nel corso della terza tappa del Giro d'Italia 2025. Poco dopo il Traguardo Volante, mentre Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Lorenzo Germani (Groupama - FDJ), Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Mark Donovan(Q36.5 Pro Cycling...


Il giorno del suo funerale eravamo in tanti a porgergli l’ultimo saluto e in questo fine settimana, per volontà della FCI, le gare sono tutte segnate da un minuto di silenzio in suo omaggio. Per Piero, che se ne...


E' Matteo Turconi (Bustese Olonia) il vincitore del quinto Trofeo Bigmat Maflan, prova in linea della Challenge nazionale bresciana "Giancarlo Otelli" (riservata alla categoria Juniores) in corso di svolgimento a Sarezzo con l'organizzazione del Gruppo sportivo Aspiratori Otelli del presidente...


Definire semplicemente massofisioterapista Fabrizio Borra, che ci ha lasciato questa mattina a 64 anni appena compiuti, è riduttivo: è stato l’amico, il confidente, il sostegno nei momenti difficili di campioni dello sport, personaggi dello spettacolo, ma anche di tante persone...


Anche la terza e ultima tappa del Giro d'Italia in terra d'Albania si presenta tutt'altro che semplice. Partenza e arrivo a Valona, 160 i chilometri da affrontare: il percorso è sostanzialmente l’anello attorno al monte Maja Qores (oltre 2000 metri...


Il Tour de Kumano si conclude come era iniziato: con la vittoria di tappa di Dušan Rajović. Il 27enne serbo del Team Solution Tech - Vini Fantini si è imposto nella Taiji - Taiji di 104 chilometri precedendo Euro Kim...


Rivisitazione e celebrazione, qui c’è un po’ tutto per la 108esima edizione del grande Giro. È pronta la nuova maglia RS ASOR , la maglia “ribaltata” di Assos in cui il rosa si fa verde, un gioco in cui comunque si...


Un salto all’indietro per tornare al 1971, era il 54° Giro d’Italia, quando la corsa rosa partì dalla Puglia, da Lecce precisamente. Ora è in corso, vale la pena ricordarlo, l’edizione n. 108. Non era ancora in voga allora la...


Con la vittoria nella frazione inaugurale di Offida, al culmine di un attacco in solitaria, Chantelle Mc Carthy ha conquistato con decisione il comando del Giro delle Marche in Rosa riservato alle categorie femminili élite, under 23 e juniores. La...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024