LE REAZIONI DEGLI AZZURRI. COLBRELLI: «CI HANNO MESSO IN MEZZO...»

MONDIALI | 26/09/2021 | 17:20
di Francesca Monzone

Musi lunghi in casa azzurri: la consapevolezza di aver dato il massimo, non è sufficiente a compensare la delusione per il risultato finale, almeno nelle prime dichiarazioni raccolte a caldo.


Diego Ulissi aggiunge: «È stato un mondiale molto tirato, non ci voleva la caduta all’inizio, ci ha complicato un po' le cose. Dopo la prima azioen di Evenepoel abbiamo dovuto rincorrere, ma poi siamo riusciti a riprendere in mano le redini della corsa e ci siamo comportati molto bene».


Andrea Bagioli spiega: «Tanto lavoro per me oggi con una buona gamba, ho provato ad attaccare con Evenepoel, poi quando si è formato il gruppo dei 17 ho provato a dare una mano alla squadra fino a quando mi sono venuti i crampi. Alaphilippe? Mi ha sorpreso, sono sincero. Ma oggi ha mostrato la sua classe, vincere due mondiali in solitaria non è proprio da tutti. Certo, sarebbe stato meglio se avesse vinto un compagno di nazionale...»

Laconico Gianni Moscon: «Siamo stati sfortunati, poi ci sta anche che non fossimo al top, ma perdere un corridore come Matteo è stato un problema grave».

Sonny Colbrelli è il primo ad accettare di parlare: «Abbiamo dormito all’inizio, poi abbiamo chiuso, peccato per la caduta di Trentin e Ballerini che potevano essere molto utili nel finale. Alla fine dovevo curare tutti, guardi uno e guardi l'altro, ci hanno messo in mezzo e io o seguo Van Aert o Van der Poel, alla fine sono andati via Alaphilippe e gli altri, mi girano le scatole perché avevo grandi gambe. Ringrazio tutti i compagni di squadra per quello che hanno fatto oggi, confesso che mi sarebbe piaciuto chiudere la stagione in un modo diverso».

Sonny Colbrelli è deluso da questo Mondiale, lui decimo assoluto è stato il migliore dei nostri azzurri, un risultato che il bresciano fatica ad accettare, perché era uno dei favoriti per la vittoria. «Purtroppo la caduta all’inizio con Trentin e Ballerini si è fatta sentire, avrebbero potuto essere determinanti negli ultimi chilometri. Alla fine ho avuto Bagioli e Nizzolo che avevano già lavorato prima e Nizzolo mi aveva detto che non si sentiva bene».

Quello in Belgio è stato un Mondiale combattuto dall’inizio alla fine e Colbrelli ha sicuramente dato tutto senza risparmiarsi. «Dietro tirava sempre il Belgio e io ho fatto la corsa su Van Aert. Avevo già seguito Alaphilippe in uno dei suoi attacchi, anche perché nessuno di noi aveva ben capito quali erano le sue intenzioni. Poi alla fine tutti abbiamo visto che andava in un modo diverso ed è arrivato alla vittoria in quel modo incredibile».

E ancora: «Bisogna fare i complimenti a chi ha vinto, perché è stato il più bravo, ha fatto un numero straordinario. In corsa le sensazioni erano buone, ero sempre davanti e anche quando la gara si è accesa ero sempre nelle prime posizioni. Naturalmente non si può sempre vincere e il ciclismo come ogni sport, non può darti sempre la vittoria Da questa corsa ho capito che anche io posso competere con i grandi. Oggi è stata una corsa durissima e solo chi aveva le gambe poteva stare davanti e io sono sempre stato nelle prime posizioni».

Un Mondiale da record per partecipazione e la polizia locale ha calcolato un milione e mezzo di spettatori sulle strade e anche la televisione ha fatto record di ascolti, collocando questo corsa ai primi posti in assoluto: «Sapevo di essere nel mirino per questo Mondiale, ho scollegato tutti i social ed ero sereno e correre con tutta questa gente è stato bellissimo, mi sarebbe piaciuto un risultato diverso, anche per tutte quelle persone che facevano il tifo per me». La stagione di Sonny Colbrelli non è finita e lo rivedremo il prossimo fine settimana, con la maglia di Campione Europeo sulle strade della Parigi-Roubaix. «Sarà l’ultima corsa della stagione e anche se questo Mondiale non è andato come speravo, continuerò a fare bene fino alla fine. Quindi anche alla Roubaix non regalerò niente a nessuno e darò il massimo come in ogni corsa».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Errori
26 settembre 2021 21:27 Bicio2702
su errori. Sempre a rincorrere gli altri. E poi come si fa a mandare in fondo al gruppo 2 corridori così importanti a far rifornimento per poi cadere e compromettere il 50% delle possibilità? Bagioli con i crampi?
si ripete la storia di Bettiol alle Olimpiadi. Colbrelli grandi gambe? Avrebbe almeno vinto la volata dei battuti, invece di far 10°. Mah...

Grandi gambe
27 settembre 2021 07:14 sbunda
Avrebbe avuto grandi gambe se nessuno fosse scattato. Che ridere
Dai su alaphilippe è un fenomeno! Accettare! E cmq a prendere le borracce ci deve anda' Ulisse che tanto dopo 180 km non combina più nulla

Mondiali
27 settembre 2021 14:30 Ugomari0505
Il Belgio aveva la possibilità di attaccare con due punte invece una è stata spremuta a dettare il ritmo e l'altra non in giornata, incredibile.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Anders Iniesta ha iniziato a costruire il suo futuro sette anni fa, praticamente quando ha deciso di lasciare il Barcellona e trasferirsi a giocare in Giappone prima di chiudere la sua carriera negli Emirati Arabi. È stato proprio sette anni fa,...


Un risottino fatto con il cuore, come sempre del resto, da uno che ha a cuore il ciclismo e chi lo anima. Tutti a casa di Osvaldo Bettoni, ex corridore professionista ai tempi di Beppe Saronni, poi una moltitudine di...


Patrick Lefevere ha potuto lasciare l'ospedale nel quale è stato ricoverato per ben 24 giorni e si prepara ad una lunga convalescenza. È stato lo stesso Lefevere, che ha 70 anni, a scriverlo sui social: «Ho affrontato 24 giorni molto...


Finalmente ci siamo. La ciclovia Prato-Firenze è pronta per essere percorribile e il tratto pratese sarà intitolato a Giovanni Iannelli, azzurro del ciclismo, giovane e promettente atleta pratese morto a seguito di una caduta nell’ottobre del 2019 durante la volata...


Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024