ALESSANDRO ROMELE. «MI ISPIRO A VAN DER POEL, MI HA CRESCIUTO MARCO SERPELLINI»

JUNIORES | 25/06/2021 | 07:43
di Valerio Zeccato

Domenica a Pieve di Soligo nella corsa internazionale sulle strade del Trevigiano è stato il migliore degli italiani superato da due grandi talentuose promesse del ciclismo mondiale: il vincitore Romain Gregoire (AG2R Citroen Team) campione nazionale francese nel 2020 e il belga Cian Uijtdebroeks (Team Auto Eder) che nel prossimo anno salterà gli Under 23 per passare direttamente professionista con la Bora-Hansgrohe. Stiamo parlando di Alessandro Romele, juniores del secondo anno della Ciclistica Trevigliese, bergamasco di Lovere che compirà diciotto anni il prossimo 30 agosto. Domenica sul nostro sito non avevamo inizialmente indicato il suo terzo posto, non avendo al momento il riscontro dell’ordine di arrivo, ce ne scusiamo con lo stesso Alessandro e con il suo team.


Due vittorie (è campione regionale studentesco), due secondi posti, quattro terzi e altri piazzamenti, questo l’ottimo abbrivio di stagione per il loverese che il prossimo anno tra gli Under 23 vestirà i colori della corazzata Team Colpack-Ballan. Questo il racconto della gara fatta dal corridore della Ciclistica Trevigliese del presidente Marco Taddeo seguito in ammiraglia dal brianzolo ex corridore Marco Cattaneo.


“Sono partito con l’idea di stare a ruota del belga Uijtdebroeks non tanto per la corsa ma soprattutto per studiarlo, per vedere come si muove, per capire e fare esperienza – racconta Romele che il prossimo anno sarà impegnato con gli esami di maturità al Liceo Scientifico Sportivo a Lovere -. Nei grandi giri finali c’era da superare tre volte il Muro di Cà del Poggio (impegnativa ascesa di 1,3 km, con pendenza media del 15% e punte del 19%, ndr). Qui ho commesso forse l’unico errore in quanto nel prendere la salita per la prima volta ero leggermente più indietro, intorno alla 25ª posizione, e questo non va fatto quando corri a questi livelli. E’ partita la fuga e sono rimasto attardato, ho inseguito e ripreso i primi con altri corridori a circa 500 mt dalla fine del primo giro. Poi nell’attimo in cui ho rifiatato sono partiti il francese e il belga e hanno fatto il vuoto. Qui dovevo rischiare, cercare di superare il mio limite, devo provare a farlo tanto più che poi ho vinto la volata e quindi le gambe stavano bene. Noi inseguitori siamo arrivati ad una trentina di secondi dai due fuggitivi ma non siamo riusciti ad agganciarli. Nel finale abbiamo smesso di inseguire pensando allo sprint per salire sul podio, l’ho vinto bene pur trovandomi un po’ stretto alle transenne».

Romele dopo l’approccio al calcio come difensore centrale (“Ero già più alto degli altri, ma non mi piaceva tirare calci al pallone”) ha iniziato a correre tra i G2 nella Cicli Peracchi Sovere dove è rimasto fino alla categoria Allievi, poi il passaggio tra gli Juniores alla Ciclistica Trevigliese. 4 vittorie negli Esordienti, 2 tra gli Allievi tra cui il titolo lombardo a Casazza, e per ora 4 successi negli Juniores (tra cui il campionato regionale studentesco a Puegnago sul Garda). Alessandro non è un assiduo frequentatore delle dirette televisive dei professionisti, ma una preferenza ce l’ha.

“Sarò banale ma seguo molto Mathieu Van der Poel, il suo modo di correre mi piace moltissimo, rispecchia molto quello che mi piace fare in corsa, naturalmente fatte le debite proporzioni, Penso di poter diventare un corridore da Classiche e da giri a tappe corti, non da Grandi Giri. Da piccolino mi allenava Marco Serpellini (ex ottimo professionista di Lovere vincitore di un tutolo iridato tra gli Juniores), per me è stato e sarà sempre un punto di riferimento nel ciclismo”.

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