PREMIO TORRIANI. UNA FESTA PER CHI AMA IL CICLISMO

NEWS | 31/05/2021 | 17:05
di Giorgia Monguzzi

Il Premio Torriani è diventato ormai un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di ciclismo, è l’occasione per rendere omaggio al grande patron del Giro - scomparso 25 anni fa - premiando i protagonisti del ciclismo pedalato e raccontato. La cerimonia dell'edizione 2020, rinviata a causa della pandemia, ha traslocato ed è stata accolta dal museo del Ghisallo, la grande cattedrale delle due ruote che ha ospitato un pubblico ridotto causa pandemia.


Vincenzo Torriani è stato alla guida del Giro per oltre 40 anni, un uomo energico e caratterizzato dall'inconfondibile voce cavernosa dovuta al fumo di sigaretta: a lui si devono molti delle innovazioni della corsa rosa, arrivi impossibili, uno fra tutti il trionfo di Francesco Moser nella laguna di Venezia, corse ed idee fenomenali che sono rimate impresse nella storia. Il figlio Gianni, ideatore del premo dedicato al padre, lo ricorda sempre con orgoglio, a 25 anni dalla sua scomparsa molti amici ancora gli rendono omaggio con aneddoti carichi di emozioni. La cerimonia condotta da Pier Bergonzi, vice direttore della Gazzetta dello Sport, ha visto anche la partecipazione di Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale, di Cordiano Dagnoni presidente della FCI e di Antonio Molteni, presidente del museo.


C’è stata tanta emozione tra tutti i premiati che hanno ricevuto in dono la scultura dell’artista Domenico Greco. Pier Augusto Stagi, direttore di tuttoBICI e tuttobiciweb, ha ricevuto il riconoscimento per le tante imprese di ciclismo che ha raccontato nel corso degli anni: «Mi ricordo il mio primo Giro d’Italia, c’era Torriani con i suoi occhi carichi di energia - ha raccontato - in occasione della sua ultima corsa rosa nel 1990 è venuto in sala stampa a salutare tutti noi giornalisti. Era una persona dal cuore grande che riconosceva a tutti il duro lavoro».

Anche Linus, conduttore radiofonico e grande amante della bicicletta, ha ricevuto il premio Torriani; più volte nel corso dei suoi programmi su radiodeejay ha raccontato aneddoti e imprese dei campionissimi «la bici è diventata ormai parte di me, non proprio farne a meno, sono cresciuto applaudendo i grandi campioni, devo ammettere che mettere il mio nome nell’albo d’oro di questo premio è un onore immenso». Lunedì prossimo il conduttore partirà con il tour de Fans, tre settimane tra messe in onda e trasferimenti in bici: alla mattina si andrà in onda e al pomeriggio si pedalerà tra amici, storia e cultura.

Tra i premiati della giornata c’è stato anche Peter Sagan, neovincitore della classifica a punti del Giro d’Italia, il campione slovacco ha donato al museo del Ghisallo la sua maglia ciclamino ed ha promesso che molto presto arriverà anche quella iridata.

Dino Zandegù invece che proprio oggi compie 81 anni, ha ricevuto il premio “cuore d’argento” promosso dall’associazione Emilio e Aldo de Martino. «non avrei pensato di essere premiato qui al Ghisallo, che onore sono quasi euforico», ha detto l’ex velocista prima di deliziare tutti i presenti con una canzone dedicata al neovincitore del Giro Egan Bernal.

nella foto di apertura (monguzziphoto), da sinistra: Marco Torriani, Dino Zandegù, Gianni Torriani, Linus, Pier Augusto Stagi, Milly Torriani.

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