Bernard Hinault: «Cunego è pronto per vincere il Tour»

| 29/04/2008 | 16:25
Bernard Hinault viene in soccorso a Damia­no Cunego, dopo che il vero­nese ha clamorosamente deluso nella classica più amata e più attesa per lui, la Liegi- Bastogne- Liegi di Valverde, Rebellin e dei fra­telli Schleck. Hinault va considerato alla stregua dell’ultimo grande fuori­classe della storia ciclistica, l’ultimo che ha saputo trionfare su tutti i traguar­di, avendo in carniere cin­que Tour de France, tre Gi­ri d’Italia ( in altrettante partecipazioni) due Vuelte di Spagna ma attenzione, anche la Roubaix in maglia iridata ( vinse il mondiale più duro della storia a Sal­lanches), due Giri di Lom­bardia e altrettante Liegi­Bastogne- Liegi, la seconda delle quali sotto la neve e con dieci minuti di vantag­gio sul secondo arrivato. Ol­tre ad un’infinità di altri traguardi. Eravamo agli inizi degli anni ottanta, Moser e Saronni lo ricorda­no bene. Oggi Hinault, 53 anni, fra le sue attività principali svolge quella di uomo immagine e addetto alle pubbliche relazioni del Tour de France e delle altre classiche organizzate dal­l’ASO, dunque anche Frec­cia Vallone e Liegi- Basto­gne- Liegi. E ha voluto inco­raggiare Cunego domenica a dispetto della pesante sconfitta perché da tempo crede in Damiano, fin da quando lo vide vincere quattro anni fa il Giro d’I­talia, poi soprattutto nei giorni in cui vestiva la ma­glia bianca di miglior gio­vane del Giro di Francia, due estati fa. E accetta vo­lentieri di dargli qualche consiglio in attesa del gran ritorno al Tour de France. Partendo proprio dalla sconfitta di Liegi. «Accadde anche a me di de­ludere a Liegi, più di Cune­go. Accadde 26 anni fa. Ero tra i favoriti e mi ritirai. Non mancarono le polemi­che, le accuse. Risultato? Vinsi prima il Giro d’Italia e poi il Tour de France a di­stanza di settimane, di qualche mese». Ma cosa può essere acca­duto a Cunego domenica a Liegi? «Una serie di motivi som­mati fra loro, il passaggio dal freddo della Freccia Vallone al primo intenso caldo del finale. Non si sarà alimentato bene. Magari la tensione e le attese. Soltan­to lui può dirlo. Ma resta comunque un episodio per uno che ha vinto una corsa difficile come l’Amstel ed ha sfiorato la Freccia Vallo­ne in pochi giorni. Sono contento che torni al Tour de France quest’estate per­ché a 26 anni e mezzo sta raggiungendo la piena ma­turità atletica ed è tempo che si misuri per la vittoria finale, per la maglia gialla. Anch’io come lui certi anni puntavo a queste classiche e poi al Tour e poi al finale di stagione. E’ un buon pro­gramma. Di certo è fra i mi­gliori al mondo per tutti i terreni fra i ragazzi degli anni ottanta ( Damiano è nato a Verona il 19 settem­bre ‘ 81 ndr.) Va forte in sa­lita, va bene allo sprint. So­no qualità importanti». Forse per vincere il Tour de France dovrà migliora­re un po’ a cronometro. «E’ però sulla strada buona. Alla prima partecipazione ha indossato la maglia bianca, adesso deve com­piere un bel passo avanti, pensando che stanno ini­ziando per lui gli anni mi­gliori. Ha avuto dei proble­mi dopo il successo giovani­le al Giro, soltanto lui sa quali, però li ha risolti bene e già lo aveva dimostrato all’ultimo Giro di Lombar­dia». Insomma, secondo Hi­nault, pur sconfitto pesan­temente a Liegi, Damiano Cunego potrebbe vestire quest’estate clamorosa­mente la maglia gialla. «Sarà il momento più im­portante sinora della sua carriera. Potrà capire, pri­ma di compiere 27 anni, co­sa l’attende in futuro. Per me ha le chanches per vin­cere il Tour 2008, perchè mai come quest’anno il per­corso gli si addice ed ha fat­to bene a parteciparvi. La prima crono a Cholet è re­lativamente breve, meno di 30 km, ma soprattutto su terreno vallonato sul quale potrà difendersi bene dagli specialisti. L’ultima per tra­dizione alla vigilia del viag­gio a Parigi consente sem­pre ai fondisti di far bella figura. Ricordo che proprio Cunego in quella lunga cro­no due anni fa difese bene la maglia di miglior giova­ne. E non ci sono prologhi e crono a squadre. Per lui il problema sarà quello di far la differenza un giorno in montagna, nei confronti di Evans, dei fratelli Schleck, degli altri favoriti». Magari sulle montagne cuneesi arrivando a Prato Nevoso e poi da Cuneo verso Jausiers. «Ecco un altro dettaglio im­portante. In quei giorni avrà dalla sua anche la gente, è importante. Cor­rerà in casa. Cunego due anni fa aveva già sfiorato la vittoria all’Alpe d’Huez, do­ve ritorneremo proprio do­po le tappe cuneesi. Saran­no quelli i giorni in cui si giocherà la maglia gialla e capirà che tipo di corridore può diventare sino al 2014». da «Tuttosport» del 29 aprile a firma Beppe Conti
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il team INEOS Grenadiers annuncia oggi la nomina di Geraint Thomas a Direttore Corse, decisione che segna l'inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera e sottolinea l'evoluzione del team. Tra i ciclisti più rispettati e premiati, Thomas passa dal...


In questi giorni si discute molto se il ciclismo debba o possa diventare uno sport a pagamento, come quasi tutti gli altri. Il tifoso romantico aborrisce l’idea: il ciclismo è del popolo, è sempre stato gratis e tale deve rimanere....


Andrea Colnaghi scende di sella ma non lascia il ciclismo. Il 28enne lecchese ha preso la decisione di terminare la sua carriera agonistica dopo ventidue anni passati a pedalare  nelle formazioni di Costamasnaga, Alzate Brianza, Velo Club Sovico, Team Giorgi,...


La storia raccontata sulle pagine del sito argon18.com , marchio distribuito in Italia da Beltrami TSA, mette in luce un fatto curioso, ma anche molto interessante, infatti, espone in pochi ed essenziali passaggi la genesi di un allestimento speciale per il modello E119...


La sfortuna, si sa, nel ciclismo viaggia veloce. E quando decide di scegliere una vittima eccellente, lo fa con precisione chirurgica. Per l’edizione 2025 della celebre Catena Incatricchiata, il riconoscimento goliardico ideato da Riccardo Magrini e Massimo Botti, il verdetto...


Roberto Amadio ct del ciclismo al posto di Marco Villa: il perché ce lo spiega a Radiocorsa domani alle 19 su Raisport, Cordiano Dagnoni, il presidente della Federciclismo. E poi Giacomo Nizzolo illustra il suo addio al ciclismo,...


Q36.5, marchio leader nell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, è stato recentemente incluso nel report “100 Storie italiane di sport” e nel volume che ne è seguito: un racconto di cento aziende italiane che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità nel...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. E torna con un interessante mix tra novità e restrospettiva. La novità è rappresentata dalla Festa del Ciclismo Bresciano che si è è svolta...


Giulio Ciccone non vede l'ora di salire sul palco della Notte degli Oscar tuttoBICI. L'abruzzese della Lidl Trek domani sera all'Hotel Principe di Savoia a Milano riceverà il Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai Professionisti al termine di una stagione...


Si è svolta presso la Casa dello Sport di Rovigo  la Festa del Ciclismo Polesano 2025, il tradizionale appuntamento che celebra il ciclismo territoriale e rende omaggio ad atleti, società e volontari protagonisti dell’annata sportiva. La serata, curata dal Presidente...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024