PIDCOCK. «ERO IL PIU' FORTE, STAVOLTA PERO' HO SBAGLIATO»

PROFESSIONISTI | 18/04/2021 | 18:19
di Francesca Monzone

La differenza tra la vittoria e la sconfitta è stata di appena quattro millesimi di secondo. Una distanza temporale quasi inesistente, che ha dato la vittoria a Wout Van Aert nell’Amstel Gold Race 2021.


Una rivincita per il belga su Tom Pidcock: appena quattro giorni fa alla Freccia del Brabante era successo esattamente il contrario, con il britannico che aveva superato il campione della Jumbo-Visma.


«Incredibile - ha detto il giovane talento della Ineos Grenadiers dopo il verdetto della giuria -, ma questa volta è stata veramente colpa mia. È stato uno sprint breve e avrei dovuto scatatre per primo. Ho fatto l'errore di aspettare e non avrei dovuto farlo».
Van Aert ha dato il via alla volata, per conquistare l’Amstel Gold Race 2021 quando mancavano 200 metri dalla fine: a giocarsi la vittoria erano in 3 e con il belga e il britannico, c’era il tedesco della Bora-Hansgrohe Schachmann.

«Questo è uno sprint da cui devo imparare molto. In una volata così breve avrei dovuto partire per primo, perché sapevo di essere il più veloce. Non l’ho fatto, questo è stato il mio errore. Semplicemente non ho più avuto il tempo di rimontarlo, purtroppo».

Subito dopo il traguardo, Pidcock pensava di essere secondo, poi ha visto che l’esultanza di Van Aert si era fermata ed è arrivato il dubbio del risultato. Un dubbio durato diversi minuti, con la lunga attesa per le premiazioni. Il ventunenne britannico, incredulo guardava il monitor, cercando di capire cosa stesse accadendo.

«Wout ha festeggiato subito in modo molto evidente, quindi ho pensato che fosse il vincitore, ma poi ha detto che in realtà non era sicuro perché non gli avevano dato una risposta definitiva alla radio. All'inizio pensava aveva vinto, poi ha avuto dei dubbi e abbiamo dovuto aspettare. Questo è strano. Quando ho visto il replay in televisione ho improvvisamente pensato di aver vinto, sembrava così. Ma alla fine sono arrivato secondo. Lo devo accettare. Anche se penso di essere stato il più forte in gara, purtroppo non ho vinto. Cero che nella foto ero davvero molto vicino».

Pidcock e Van Aert si conoscono bene e prima di iniziare la stagione sulla strada, i due sono stati avversari nel ciclocross. «Sono comunque orgoglioso di essere arrivato secondo in una gara importante come questa. Dopo una corsa del genere un secondo posto non è male, ma vincere è sempre meglio. D'altronde ho ancora 21 anni e sono felice di poter vantare già un risultato così importante. Ho ancora molti anni davanti a me per ottenere grandi vittorie».

Pidcock correrà solo la Freccia Vallone e probabilmente non lo vedremo alla Liegi-Bastogne-Liegi, corsa che chiuderà la campagna delle Ardenne. Il britannico si preparerà per la stagione della mountain bike perché vuole partecipare ai Giochi Olimpici, dove incontrerà un altro avversario importante che conosce bene, Mathieu Van der Poel, il campione olandese che a Tokyo vuole conquistare l’oro.
«Potrei cambiare idea e correre la Liegi, anche se devo ammettere che le possibilità sembrano poche adesso. Dobbiamo decidere con la squadra».

Copyright © TBW
COMMENTI
ai miei tempi
18 aprile 2021 23:11 italia
Questo ciclismo non riesco più a comprenderlo; forse sono rimasto ai tempi passati. Vedere un ciclista scalatore di peso 47 chili e mezzo contendere la vittoria in una classica allo sprint ad uno dei più grandi sprinter in circolazione mi pare incredibile. Mi pongo un dubbio: è il nuovo ciclismo o la solita vecchia storia?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Saluti

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quest’anno ha segnato il ritorno alle corse su strada di Pauline Ferrand-Prévot e, conclusa la stagione, la regina del ciclismo francese ha tracciato il bilancio del suo 2025 concedendo un’intervista ai colleghi di Marca. Qui di seguito i temi principali...


Dopo qualche anno di pausa, Colnago è pronta tornare in pista. Al Lee Valley Velodrome di Londra l’azienda milanese ha presentato la sua nuova creatura, la T1Rs, in configurazione Endurance/Sprint oppure da Inseguimento-TT, pronta a sfrecciare in ogni velodromo, a...


Un vero e proprio restyling, per affrontare nuove sfide, sempre più stimolanti, come da DNA di Federico Zecchetto, uomo schietto e diretto, poco incline a parlare, ma a fare. Quindi, si continua a fare, ma con una squadra nuova, profondamente...


"Il paradigma dell'alimentazione nel ciclismo per fortuna è cambiato rispetto a quando si pensava più che altro a trasportare sulla bici un corpo più leggero possibile. Quando si è capito che gli standard di allenamento erano di dominio di tutti...


La difficile fusione tra Lotto e Intermarché-Wanty ha bloccato il mercato da settimane e, a quanto pare, molti corridori hanno il loro futuro in bilico. Mentre i due team del Belgio stanno facendo i conti dei corridori dopo la loro...


Ed eravamo lì, una piazzola un semicerchio sul margine cortese di una strada provinciale. Eravamo lì, sabato scorso, San Martino frazione collinare di Sessa Aurunca, più alto Casertano, per onorare Carmine Saponetti, un protagonista dimenticato della storia e dello sport...


Cigolano e fischiettano. Cinguettano e spernacchiano. Trattengono il respiro e musicano la strada. Percorrono e scorrono, accorrono e incorrono. S’insinuano e s’inoltrano, s’incamminano e s’ingrassano, si lubrificano e addirittura si piegano. Si attaccano (alle rastrelliere, ma non al tram) e...


E' già tempo di campionati Europei per gli specialisti del Ciclocross. La rassegna Continentale si svolgerà dal6  al 9 novembre a Middelkerke in Belgio. Il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Daniele Pontoni ha ufficializzato i nomi degli azzurri che disputeranno...


La Federazione Ciclistica Colombiana ha annunciato che il Tour Colombia non si svolgerà nel 2026 perché, ad oggi, non sono disponibili le risorse necessarie per garantire l'organizzazione dell'evento con gli standard tecnici, logistici e sportivi richiesti per una competizione internazionale...


Originario di Bassano del Grappa, nel Vicentino, Andrea Cobalchini è quel che si definisce una scalatore di razza. Uno che trova di suo gradimento le salite ripide e lunghe. La stagione appena conclusa lo ha visto trionfare nella Collegno-Sestriere e...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024