
Dopo una Tirreno-Adriatici che gli è servita per accumulare chilometri e ritrovare il ritmo gara, Peter Sagan si riscopre protagonista - in parte inatteso - alla Milano-Sanremo. Ancora una volta nella top ten, per lui è l'ottava volta in carriera, ma ancora una volta non vincitore.
«Per me è stata una Milano-Sanremo agrodolce. Da un lato, sono felice perché mi sento meglio e la mia forma sta gradualmente migliorando, anche se c'è ancora del lavoro da fare per raggiungere un livello ottimale. D'altra parte sono un po' arrabbiato perché è stata un'altra Milano-Sanremo in cui ho perso l'occasione di ottenere la vittoria. Abbiamo lavorato molto bene per tutto il giorno, tutti nel team hanno fatto un grande sforzo. Quando c'è stato l'attacco sul Poggio, un piccolo gruppo se n'è andato e io ero in quello proprio dietro, insieme ad altri corridori forti. Non abbiamo risposto all'attacco, perché in quel momento non potevamo ma anche perché sentivamo di poter colmare il divario durante la discesa. In effetti siamo riusciti a rientrare, ho dato il massimo nello sprint ma alla fine mi devo accontentare del quarto posto».