OMAR DI FELICE CE L'HA FATTA: RAGGIUNTO IL CAMPO BASE DELL'EVEREST

NEWS | 09/03/2021 | 09:24

L'8 Marzo 2021, dopo aver completato in 19 giorni il percorso di 1294 chilometri e 33630 metri di dislivello (per un totale di 135 ore e 53 minuti spesi in sella) che snodandosi in Nepal, tra regione del Mustang e valli himalayane con alcuni passaggi a oltre 4000 metri, l'ultracyclist romano ha raggiunto la vetta del campo base dell'Everest.

L'avventura, partita con due lunghissime tappe attraverso le trafficate strade di Kathmandu e Pokhara, è proseguita con l'ingresso nella suggestiva regione del Mustang, dove Omar ha pedalato in una delle zone più aride e fredde del continente asiatico, in quella porzione di Tibet in terra nepalese rimasto ancora incontaminato.

Salito fino ai 4660 metri del Kora La Pass, al confine con la Cina, è quindi ridisceso lungo le vallate fino a giungere a Muktinat, dove è iniziata la dura salita al Thorung La Pass, vera "Cima Coppi" dell'avventura con i suoi 5416 metri di altitudine battuti dai fortissimi venti himalayani e con temperature rigide riscontrate fino a -20°C.

Una delle particolarità dell'avventura è stata rappresentata proprio dalle condizioni climatiche: se da un lato non vi è stata necessità di bivacchi all'aperto grazie alla grandissima accoglienza della popolazione nepalese, dall'altra dormire nelle piccole stanze messe a disposizione e sprovviste di ogni forma di riscaldamento è stato un vero e proprio challenge nel challenge.

Dopo questa prima parte e il passaggio a Kathmandu, dove Omar ha potuto ricaricare le energie mentali e fisiche con 36 ore di stop, oltre ad effettuare un bike check & clean, l'avventura è ripartita per la sua fase finale.

La lunga risalita fino a Lukla ha catapultato Omar all'interno dello scenografico parco del Khumbu da cui sono iniziati gli ultimi 100 km. I più impervi e difficili in quanto per un buon 60% del tempo lo hanno visto caricare la bicicletta nello speciale zaino dotato di ganci e sicure, e camminare con gli scarpini ai piedi sui ripidissimi sentieri himalayani.

Dopo un'ultima sosta alla Piramide del CNR, eredità della stretta collaborazione tra il governo italiano e quello nepalese, nella giornata di lunedì 8 Marzo Omar ha compiuto la sua avventura inginocchiandosi di fronte all'iconica lapide che segna l'ingresso all'Everest Base Camp, area solitamente piena di tende e accampamenti ma che ora, vista la stagione invernale (ricordiamo che l'avventura segna una prima assoluta invernale in mountain bike) contava solo di alcuni "portatori" che salivano per trasportare il materiale che servirà ad allestire i campi delle spedizioni primaverili attese in Nepal.

Dopo essere risceso a Gorak Shep (5190 m) dove ha trascorso l'ultima notte, Omar si è imbarcato su un elicottero che lo ha riportato a Kathmandu. A breve farà rientro in Italia con un volo covid-tested previo, appunto, tampone di verifica per il Covid19. L'avventura si è svolta nel pieno di tutte le norme di sicurezza che Omar aveva predisposto: tamponi PCR prima della partenza e, a seguire, tamponi rapidi svolti a cadenza di 5 giorni durante l'avventura stessa.

Sul profilo Komoot è già disponibile la collection dedicata con tutte le tracce ed il percorso effettivamente svolto a questo link mentre su Garmin Connect tutti i dati relativi alle dinamiche ciclistiche.

Sono già in corso tutte le verifiche da parte dell'ente internazionale RHR - Record Holders Republic e il check al sistema di tracciamento ENDU LIVE basato su device Garmin inReach che certificherà lo svolgimento del challenge e il tempo ufficiale definitivo nonchè il passaggio sul passo transitabile più alto al mondo in stagione invernale.

Lunedì 15 Marzo alle 19 sul canale Instagram @ferrino_official Omar racconterà a caldo i primi dettagli dell'avventura. Siete tutti invitati alla partecipazione per eventuali domande e curiosità.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Grande prestazione dell'azzurra Linda Rapporti nell'inseguimento individuale donne juniores. La vicentina del Breganze Millenium approda alla finale dove si arrende alla fortissima Dam Ida Fialla (terzo titolo per la danese) che stabilisce anche il nuovo record del mondo in 3:31.442....


Tadej POGACAR. 10 e lode. Sublime e maestoso, come il paesaggio che lo accoglie. Non è Tadej a conquistare Hautacam, ma è questa vetta pirenaica ad inchinarsi al cospetto di un talento per il quale fatichiamo a trovare le...


Il dito sale dritto verso il cielo e porta un messaggio che non ha bisogno di spiegazioni: la vittoria è per Samuele Privitera, il ragazzo ligure che ha perso la vita ieri al Giro della Valle d'Aosta. «È la prima...


Un'impresa per la vittoria, l'ennesima. Una batosta agli avversari, l'ennesima. La prima tappa pirenaica del Tour, quella con le prime salite vere, ha emesso un verdetto importante: Tadej Pogacar è il padrone del Tour. Gestione perfetta della corsa, da parte...


Come da previsioni è stata una volata a ranghi compatti a decidere la Jabbeke / Knokke-Heist, prima tappa in linea del Baloise Ladies Tour. Il successo è andato a Charlotte Kool, 26enne del Team Picnic PostNL, che pilotata da Franziska Koch...


Testimone oculare dell'incidente che è costato la vita a Samuele Privitera è Lorenzo Masciarelli, corridore abruzzese della MBH Bank Ballan CSB. Ecco il suo racconto: «Eravamo a 30 km dall'arrivo quando stavamo scendendo da Pontey. Privitera era sulla sinistra e...


Un nuovo comunicato emesso dagli organizzatori del Giro della Valle d'Aosta illustra le richieste che i direttori sportivi presenti alla corsa hanno avanzato, tutte accettate dal comitato organizzatore. I primi 40 km della tappa di venerdì, la Pré Saint Didier-Colle...


Un dissuasore di velocità con tanto di strisce pedonali sopra. Da un lato un piazzale e giardinetti. Dall’altro due villette che si affacciano sulla valle della Dora Baltea, separate da una piazzola dove si fermano i bus. Solide cancellate dividono...


Il 14 luglio scorso è ricorso il 60° anniversario della leggendaria vittoria di Felice Gimondi al Tour de France 1965. Per celebrare questa ricorrenza, Giuseppe Manenti – direttore organizzativo della BGY Airport Granfondo – ha donato al Comune di...


Richard Virenque è stato per decenni il volto più riconoscibile del ciclismo francese. Idolatrato dal pubblico, temuto in montagna, adorato dai media e preso di mira dai tribunali. Secondo al Tour de France del 1997, sette maglie a pois, sette...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024