L'ORA DEL PASTO. CENTO ANNI DI ALFREDO

STORIA | 18/02/2021 | 07:40
di Marco Pastonesi

Fortunato, il babbo, ma tutti lo chiamavano Pietro, Pietro come suo padre, come se lo avesse sostituito, come se ne avesse continuato il lavoro e dunque la vita. Regina, la mamma, che nome più bello e importante non poteva esserle regalato, lei trovata dalle suore alla ruota degli Innocenti, dove si abbandonavano i neonati non voluti o per i quali non si avevano i mezzi di sostentamento. Artemisia e Armando, la sorella e il fratello maggiori. Poi lui, Alfredo. Tutti nomi, quelli dei figli, che iniziavano con la A: un piccolo lusso, che non costava neanche una lira.


Nacque a Firenze, Alfredo, e non a Calenzano dove stava la famiglia Martini, perché fu un parto difficile. Regina fu portata alla Maternità, l’Ospedale di Santa Maria Nova, nel centro di Firenze. Un altro lusso. Da lì in poi cominciarono le ristrettezze, le limitazioni, i risparmi. Se fosse una tappa: di montagna. Se fosse un’altimetria: in salita. Se fosse una strada: a tornanti. Ciclismo, era inevitabile: sport povero per i poveri.


Oggi, cento anni fa, nasceva Alfredo Martini. Tra campioni e campionissimi, tra Aironi e Leoni, tra uomini di ferro e cavalli di acciaio, tra locomotive umane e trulli volanti, tra camosci d’Abruzzo e pulci dei Pirenei, Martini è stato (è, sarà) il ciclismo. Non per i risultati da corridore, pur capace di conquistare una tappa al Giro d’Italia e indossare la maglia rosa, vincere il Giro del Piemonte che aveva il prestigio di una grande classica e un Giro dell’Appennino che aveva la durezza di un campionato mondiale. Non per quelli da direttore sportivo, attento e astuto, più Ulisse che Achille, così illuminato da guidare il primo svedese, Gosta Pettersson, al trionfo nel Giro d’Italia. E neppure per quelli da commissario tecnico, e oggi i suoi ragazzi che partivano azzurri e arrivavano iridati si riuniranno, affiancati come i colori dell’arcobaleno, per ritrovarlo, ricordarlo, rianimarlo.

Martini ha dato, alla bicicletta e al suo sport, poesia. Poetici i suoi racconti. Poetici i suoi insegnamenti. Poetiche le sue lezioni. Poetiche perfino le sue intuizioni. Mentre scrivevamo “La vita è una ruota” (Ediciclo), di cui lui sapeva e non sapeva, ma immaginava, sospirò: “La bicicletta meriterebbe il Nobel per la pace”. Ci provammo, con quelli di “Caterpillar”, il programma di Radio Rai 2. E non ci riuscimmo solo perché il regolamento del premio più importante e nobile al mondo non lo prevede. Martini aveva il dono di anticipare i tempi e le istituzioni.

Aveva tanti doni, Alfredo. Era un uomo di popolo, disinvolto nel frequentare saloni e salotti, ma più agiato sulla strada e sui marciapiedi, nelle osterie di paese e nelle case – appunto – del popolo o nelle società operaie. Era un uomo elegante, nel vestire e nel parlare, anche se aveva fatto solo le elementari, perché la retta dell’Istituto Cicognani di Prato, dove aveva studiato Curzio Malaparte, erano troppo alte per la famiglia di un contadino del Mugello, poi operaio fuochista alla Richard Ginori di Colonnata di Sesto. Era, soprattutto, un uomo. Teneva scolpita in mente, e nel cuore, l’ammonimento impartito dal padre di Elda il giorno in cui si fidanzarono: “Noi non abbiamo nulla. Abbiamo soltanto la dignità, alla quale teniamo molto. Lei si regoli di conseguenza”.

Martini ripeteva: “Il ciclismo non appartiene ai giochi, come il calcio, la pallacanestro o la pallavolo. Il ciclismo è un esercizio molto più complesso”. Soffrire le pene dell’inferno per la fame e la sete, sputare l’anima su una salita o sul pavè, mangiare la polvere su uno sterrato, scendere da una montagna con le mani ghiacciate. La squadra, la solitudine, la fuga, l’inseguimento, la fatica. Le ambizioni, le tentazioni, le certezze, i miraggi, i traguardi. Già, i traguardi. Cent’anni, cent’anni fa e cent’anni oggi, un altro bel traguardo.

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si apre nel segno di Manuel Peñalver il Tour of Magnificent Qinghai 2025. Sul traguardo del circuito cittadino di Xining, lo spagnolo della Polti-VisitMalta ha fatto valere tutta la propria potenza e al termine di uno sprint molto tirato...


Il recente campionato italiano élite sembra essere stata l’occasione per accorgersi che il nostro ciclismo nazionale è “nudo”. Ma la cosa ancora più grave è che se avesse vinto Ganna o Milan tutto questo putiferio di recriminazioni e denunce non...


È Marlen Reusser la favorita per la vittoria del Giro d’Italia? Il nome dell’elvetica è quello che sta rimbalzando maggiormente tra gli addetti ai lavori, ce lo aveva detto ieri Elisa Longo Borghini e molte altre ragazze del gruppo ci...


Patrick Lefevere conosce bene il Tour de France e conosce alla perfezione anche la Soudal-Quick Step: lui immaginava che in corsa ci sarebbero stati dei problemi. «Sono preoccupato per i primi giorni del Tour – ha detto Lefevere nella sua rubrica...


Scatta con una cronometro individuale interamente cittadina il Giro d'Italia Women 2025. È Bergamo ad ospitare la prima tappa della corsa rosa: partenza da Chorus Life per una prima parte su strade larghe e rettilinee intervallate da inversioni...


È stata una tappa d'apertura da dimenticare per la Soudal-Quick Step, che a Lille non ha visto i suoi corridori nel gruppo dei migliori. Merlier doveva essere in testa per la volata e non si fatto vedere e Remco Evenepoel,...


A distanza di circa un mese dalla scomparsa, nella sua Milano, dove era nato il 7 ottobre 1950, di Marcello Doniselli desideriamo ricordare la sua figura. È un nome di conosciuto e di lungo rilievo nel settore produttivo delle due...


Ci sono tutti i presupposti perché la maglia gialla cambi già oggi di proprietario. La seconda tappa della corsa, infatti, promette scintille: la Lauwin-Planque - Boulogne-sur-Mer misura 209, 1 km e sarà vissuta sul filo dei nervi. per seguire il...


Dal 6 al 13 luglio 2025, Bialetti, storico simbolo del caffè italiano, sarà protagonista al Giro d’Italia Women 2025, la competizione ciclistica femminile più importante del panorama nazionale. L’azienda sarà Top Sponsor della manifestazione e Sponsor ufficiale della Maglia Bianca,...


In occasione della 36ª edizione del Giro d’Italia Women, in programma da oggi al 13 luglio 2025, BWH Hotels Italia & Malta è orgogliosa di sostenere il “Gran Premio Combattività”, riconoscimento assegnato al termine di ogni tappa alla ciclista che...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024