LA RIFLESSIONE DEL CT. «LA PAZIENZA È IMPORTANTE, NECESSARIA, PREZIOSA»

NEWS | 09/02/2021 | 08:00
di Davide Cassani

Davide Cassani affida a facebook una riflessione profonda sull'attività giovanile e il rischio di bruciare talenti per la troppa fretta nel farli crescere. Una riflessione che abbiamo scelto di proporvi e che può aprire un dibattito molto interessante.


Da noi In Romagna si dice che per avere successo nella vita serve: “och, pazezia e bus de c...” cioè occhio, pazienza e....fortuna. Lasciamo stare l’occhio e pure la fortuna, soffermiamoci sulla pazienza.


Per avere successo nella vita ci vuole (anche) tanta pazienza. Il mondo va sempre più di fretta, sembra che oggi sia necessario fare tutto e subito. Sto pensando al ciclismo e sto parlando della fretta che mette a rischio la carriera di tante giovani promesse.

Il ciclismo su strada è una specialità difficile, a parte qualche rara eccezione (da non prendere come esempio) serve tempo per raggiungere il massimo rendimento.

Prendiamo Vincenzo Nibali. Al primo anno nella categoria Under 23 conquista 7 corse. Preferisce non passare tra i professionisti e nel 2004 (secondo anno) ottiene 12 vittorie arrivando quinto al mondiale in linea e terzo in quello a cronometro. Questi risultati danno la dimostrazione che il siciliano era pronto al passaggio infatti viene ingaggiato dalla Fassa Bortolo e nel giro di qualche anno diventa un campione.

Altro esempio, Filippo Ganna: due anni tra gli Under 23 e dopo aver vinto un paio di mondiali su pista ed una Roubaix (dilettanti) passa professionista alla UAE.  Ma non molla la pista nonostante ci siano esperti che valutano Ganna come un buon inseguitore e niente altro.

Penso che per diventare un ottimo manager sia necessario fare una buona università e prima prepararsi al liceo. Così come ritengo che per diventare un buon professionista sia utile allenarsi bene e con parsimonia nelle categorie giovanili, aumentare i carichi di lavoro tra gli Under 23 e passare al momento giusto.
Per sfondare nel professionismo servono: doti tecniche, mentali, tenacia, determinazione, carattere e pazienza. Il ciclismo è sport di fatica e resistenza ed ogni cosa deve essere fatta al momento giusto. Quando guardo un test di un ragazzo di 17/18 e vedo che i numeri sono interessanti mi preoccupo di spiegare al suo direttore sportivo cosa è meglio fare, non il mese successivo, ma nei 3 anni a seguire.

Tornando a Ganna, da juniores è arrivato quarto al mondiale a crono, da Under 23 ha fatto tredicesimo nel 2015 e quattordicesimo nel 2016 ma sapevamo che avrebbe dato il meglio da professionista.

Non capisco tutta questa fretta. Quando si vede che un ragazzo ha qualità bisogna pensare non ai risultati immediati ma ad una crescita futura. Le vittorie ogni anno si azzerano, il lavoro no, se fatto bene, porta ad un miglioramento costante ma deve essere fatto per gradi.

Lo dico sempre, facile fare andare forte un esordiente, un allievo, uno juniores. Lo alleno tantissimo, gli faccio fare vagonate di km, allenamenti massacranti. Poi? Poi succede che arriva under 23 e non ha più niente da dire perché quella progressione negli sforzi e negli allenamenti è saltata prima di cominciare.

Sento di juniores che a gennaio hanno anche fatto 5 ore di allenamento ma io dico, che senso ha? Certo, Il senso può essere quello di vincere qualche corsa nel corso della stagione ma poi? Da Under cosa gli facciamo fare? E se passano professionisti li mettiamo in bici dalla mattina alla sera?

Copyright © TBW
COMMENTI
Tutto vero, ma...
9 febbraio 2021 09:11 moris
A mio parere le parole del CT sono sacrosante. Ma, purtroppo, si scontrano con una realtà in molti casi ben diversa: sponsor (quei pochi che ancora ci sono) che pretendono risultati dai ragazzini, mancanza di squadre che comporta il fatto di dover andare fortissimo già da allievi per trovare squadra da junior, genitori per i quali i loro figli sono tutti campioni, la federazione che spreme ragazzi e ragazze per ottenere una medaglia da junior (io abolirei i mondiali juniores) ecc...

Parole sante
9 febbraio 2021 17:19 Roxy77
L intervento è impeccabile, bisognerebbe darne copia a ogni DS di esordienti allievi non voglio esagerare ma anche alcune categorie giovanili ci sono squadre che a un G6 che farà 15 km di gara gli fanno fare allenamenti da 30/40.... Arrivano allievi cotti e sfiniti

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Circondato dalla propria brigata tutta locale, cioè africana - con anche un orgoglioso pasticciere del Burundi -, eccolo in azione (ed in posa fotografica molto utile per fare team building): è Tiziano Brichese, il cuoco della nazionale italiana impegnato ai...


Ieri vi abbiamo proposto il comunicato della SRAM sul ricordo presentato all'Autorità belga garante della concorrenza e riguardante le limitazioni dei rapporti proposte dall'Uci, che saranno testate in occasione del Tour of Guangxi e che metterebbero in difficoltà i corridori...


Remco Evenepoel ha fatto il suo primo allenamento sulle strade di Kigali e ha potuto notare come il manto stradale sia ottimo, mentre il traffico, caratterizzato da centinaia di moto che vengono usate come taxi, ha creato qualche problema durante...


Quattordici stagioni tutte nella stessa squadra non si vedono spesso: Salvatore Puccio, veterano siculo della Sky-Ineos, nel giorno del suo 36° compleanno ha annunciato il ritiro a fine stagione. Una vita da bandiera e una vita da mediano, mai una...


Dopo i trionfi di Primoz Roglic e l'esplosione del fenomeno Pogacar, incontrastato numero uno del ciclismo mondiale, la Slovenia punta ad avere un ruolo sempre più da protagonista nel mondo del ciclismo che conta. Se mesi fa è stata presentata...


Mentre il mondo si prepara a scoprire il Ruanda attraverso i Mondiali di ciclismo su strada, ci sono piccole realtà locali che a Kigali in questi giorni diventeranno protagoniste: se il futuro è dentro gli occhi dei bambini, i bambini...


Quando scende in campo una mamma, nulla è impossibile! Vale anche nel ciclismo e in situazioni difficili: vi ricordate la premiazione improvvisata dagli stessi atleti dopo l'ultima tappa - annullata - della Vuelta España? Quando si sono trovati nel parcheggio...


Oggi festeggia il suo trentaquattresimo compleanno ma – non è difficile immaginarlo – Marlen Reusser il regalo proverà a farselo domani al termine della cronometro mondiale di Kigali. Dopo una annata con molti alti (vittoria alla Vuelta Burgos, al Tour...


Domani torna il Giro della Romagna PRO, una delle corse più antiche e prestigiose del calendario ciclistico italiano, rilanciata lo scorso anno e pronta a vivere una nuova edizione con partenza da Lugo (ore 11.30 da Piazza dei...


Nel 2026 l’Unione Ciclistica Lucchese 1948 sarà chiamata ad organizzare a Lucca il Campionato Italiano Under 23, per cui il 54° Trofeo Città di Lucca-Ricordando Giacomo Puccini in programma domenica 21 settembre lo possiamo considerare sotto certi aspetti una...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024