ALLARME GIOCHI. «SE IL CIO IMPONE LA QUARANTENA, QUALI CICLISTI VOLERANNO A TOKYO?

PROFESSIONISTI | 30/12/2020 | 09:14
di Paolo Broggi

Mancano sette mesi alle Olimpiadi, un tempo lungo per per la vita normale, un tempo brevissimo per chi deve decidere e programmare l’organizzazione e la partecipazione ad un evento colossale come i Giochi.


La premessa è necessaria per capire quel che accade e potrà accadere per la trasferta giapponese dei ciclisti. Dal Belgio rimbalza infatti la notizia di una decisione che sarebbe stata presa dal Comitato Olimpico Internazionale: tutti gli atleti che partecipano alle Olimpiadi devono essere messi in quarantena per due settimane dopo l'arrivo a Tokyo.
Una decisione che potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore e chiesta a gran voce dal governo giapponese, impegnato ad adottare ogni tipo di freno alla pandemia.


Una decisione che rischia di far saltare completamente i programmi di molti corridori, anche perché renderebbe di fatto impossibile partecipare al Tour de France prima di volare a Tokyo: ricordiamo infatti che la Grande Boucle si concluderà il 16 luglio mentre le prove su strada dei Giochi sono in programma il 24 (in linea) e il 28 (crono) di luglio.

Il quotidiano Het Laatste Nieuws spiega che che il Comitato olimpico belga si è già mosso per far sì che ai ciclisti venga concessa una deroga ma le possibilità di successo della mediazione non sembrano essere molte.

Evidenti le possibili conseguenze di una simile decisione: difficile, per non dire impossibile, pensare a corridori che disputano solo metà Tour de France per poi ritirarsi e volare in Giappone. Diventa obbligatorio scegliere tra Grande Boucle e Giochi e chi sceglierà Tokyo dirotterà probabilmente le sue attenzioni sul Giro d'Italia e poi sul Giro di Svizzera (impossibile l'accoppiata con il Delfinato, perché parte in contemporanea con la conclusione della corsa rosa). Una scelta difficile, perché destinata a contrapporre i desideri personali degli atleti, le pressioni delle Federazioni e gli interessi delle squadre di appartenenza e dei loro sponsor.

Il discorso vale anche per le atlete impegnate al Giro Rosa che non avrebbero il tempo necessario per volare in Giappone e osservare la quarantena prima di gareggiare.

Mancano sette mesi alle Olimpiadi ma il tempo, ora è più facile da capire, stringe maledettamente.

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COMMENTI
follia
30 dicembre 2020 10:33 alerossi
come può un atleta (ciclismo in primis, ma vale anche per tutti gli altri sport) prepararsi alla perfezione per le olimpiadi e poi fermarsi per 2 settimane prima della gara? non è possibile correre 7 ore col clima del giappone dopo aver fatto 2 settimane di rulli in camera d'albergo.

Ahah
30 dicembre 2020 14:03 lupin3
Ma credete veramente che faranno le olimpíadi normalmente?

mah
30 dicembre 2020 16:14 Giors
o vincerà un giapponese o un atleta che va in giappone 2 mesi prima e rifinisce la preparazione lì, senza gare

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