VIVIANI E UN NATALE ON THE ROAD CON ELENA

PROFESSIONISTI | 24/12/2020 | 08:30
di Giulia De Maio

È ora di tornare in pista. Dopo un anno «disastroso» Elia Viviani vuole tornare a vincere sia nei velodromi che su strada. Per difendere il titolo olimpico conquistato a Rio 2016 nell'Omnium a Tokyo 2021, alzare le braccia al cielo nelle corse di un giorno e nei grandi giri, ma anche inseguire un sogno chiamato Milano-Sanremo, il campione olimpico riparte dal primo amore.


Prima di ritrovarsi in maglia azzurra con i compagni di Nazionale e il CT Marco Villa per il primo raduno in chiave olimpica, il capitano della Cofidis si concede un po' di tempo con la compagna Elena Cecchini e le loro famiglie.


Ricaricate le pile?
«Sì e già al lavoro a pieno regime. Dopo il Campionato Italiano femminile, ultimo appuntamento agonistico di Elena, ci siamo concessi 5 giorni a Brunico di assoluto relax in un hotel con spa, piscina e un ottimo ristorante. Natale lo festeggeremo a Udine con la famiglia di Elena (fidanzati da 9 anni, Elia ed Elena hanno casa a Ciconicco, una frazione di Fagnana, ndr), in vista dell'ultimo dell'anno torneremo a Monaco, dopo un doveroso stop in Veneto dai miei genitori. Visto il periodo che stiamo vivendo, niente feste esagerate ma ne approfittiamo per trascorrere del tempo con le persone a noi più vicine».

La preparazione come procede?
«Dopo il Giro d'Italia ho pedalato ancora qualche giorno poi sono stato un mese senza bici, quindi ho ripreso gradualmente con la bici da mtb e da strada. Uscite di 2 orette la prima settimana, di 3 la seconda, fino ad arrivare a 5 alla terza, in occasione del primo raduno del team. La squadra ha organizzato un mini ritiro con turnazioni a gruppi di 3 giorni, io ho scelto i centrali e sono rimasto per 5 giorni, così da poter incontrare tutti i membri. Visto che abbiamo una decina di corridori nuovi, volevo conoscerli personalmente».

Un anno più tardi rispetto al previsto, si torna a parlare di cinque cerchi.
«Riparto dalla pista, ancora una volta. A conti fatti mi è mancata. A 31 anni non mi basta più fermarmi un giorno a Montichiari per una doppia sessione di allenamento tra una gara su strada e l'altra. A 25 anni magari sì, ora devo dedicarmici maggiormente sia per difendere il titolo olimpico sia per tornare a vincere su strada. Il nuovo regolamento UCI ha spostato le coppe del mondo in estate quindi non avremo tante gare a disposizione ma con la Nazionale faremo più ritiri di almeno 3-4 giorni. Ci riuniremo dopo Natale, dal 28 al 30 dicembre, e ci ritroveremo ai primi di gennaio».

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