QUINTANA IN CAMPO PER L'UNICEF: «TUTTI I BAMBINI DEVONO ESSERE FELICE E SOGNARE»

NEWS | 21/11/2020 | 14:26
di Francesca Monzone

Nairo Quintana non è solo un campione in bici, ma lo è anche quando non pedala, soprattutto dal 2014 nel ruolo di “Amico dell’Unicef”. Come testimonial e promotore, insieme a tanti altri campioni dello sport, Nairo ha legato il suo nome a progetti in favore dell’infanzia. Ieri nella “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, nella sua Bogotà Nairo è salito su un palco per raccontare una storia, dolce ma allo stesso tempo forte: quella della sua infanzia a sua figlia Mariana. Un messaggio di speranza, il suo, perché a tutti i bambini del mondo vengano garantiti i loro diritti e per questo il campione colombiano ha deciso di impegnarsi in modo attivo.


«Tornando indietro nel tempo, a quando ero bambino e non conoscevo il ciclismo, il momento più bello era quando eravamo seduti a tavola tutti insieme». Così è iniziato il racconto del Condor, che con occhi lucidi ed il sorriso in volto, ha raccontato dei sacrifici fatti dalla sua famiglia e di quelle corse in un campo da gioco vicino casa, dove le macchine non c’erano e per essere felici bastava veramente poco.


«Mio padre fa l’agricoltore e io ho avuto la fortuna di crescere con i colori e i sapori della frutta e della verdura dei nostri campi. Non avevamo giochi telecomandati, ci bastava veramente poco per divertirci. Ricordo che facevamo correre le scatole vuote di sardine ed eravamo felici».
La sua è stata un’infanzia felice, resa straordinaria dall’affetto della sua famiglia e poi è arrivato l’incontro con la bici e il ciclismo che sarebbe diventato la sua grande passione.

«Ricordo quando arrivò la mia prima bici e la passione che pian piano cresceva dentro di me. Le prime corse e le prime piccole vittorie e la gioia di poter tornare a casa e raccontare tutto alla mia famiglia. Era bello anche poter dire che qualcuno in strada mi aveva fermato per farmi i complimenti».

Il racconto di Quintana va oltre le semplici parole, nelle sue parole c’è la storia di un ragazzino che sognava di diventare un ciclista in un Paese difficile, dove sono pochi quelli che riescono ad emergere a fare il grande salto.

«Mio padre è stato molto importante per me. Mi è sempre stato vicino ed è stato il primo a credere in me. Un giorno mi disse che mi avrebbe aiutato ad andare avanti a percorrere la mia strada. Ricordo che mi disse che non avrebbe potuto comprarmi l'ultimo modello di bici per andare alle gare, ma che sicuramente facendo dei sacrifici, avrebbe preso una buona bici per me».

Con quella nuova bici Quintana iniziò a fare sul serio e, grazie a sacrifici fatti da tutta la famiglia, ha avuto la possibilità di realizzare il suo desiderio diventando uno dei migliori corridori dell’ultimo decennio.

Ancora oggi non è facile vivere in Colombia e non tutti hanno famiglie con la possibilità di aiutare i propri figli a crescere. Per questo Quintana ha deciso di rappresentare il proprio Paese in un giorno così importante, quello dedicato ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

«Sono triste quando vedo che ancora oggi ai bambini e alle bambine non viene data la possibilità di vivere serenamente e di essere rispettati. Ogni bambino dovrebbe essere felice e protetto, senza che ci siano discriminazioni tra femmine e maschi. Io non vengo da una famiglia ricca ma sono stato fortunato e vorrei che tutti i bambini avessero la possibilità di sognare come ho fatto io e di realizzare i propri desideri. Per questo ho deciso di sostenere l’UNICEF, affinchè un giorno non troppo lontano tutti i bambini non debbano più subire violenze e vengano rispettati nei loro diritti, potendo vivere con gioia la loro infanzia».

Quintana nella sua Colombia ha già fatto molto: ha attrezzato, per esempio, aule in tre comuni di Boyacá, con 20 computer e 10 tablet ognuna. Il corridore della Arkea Samsic partecipa regolarmente a campagne di sensibilizzazione in favore dell’istruzione, andando a parlare con i giovani dentro le scuole.

Nairo ha poi così concluso il suo racconto: «Da atleta pedalo instancabilmente per raggiungere i miei obiettivi, quelli della mia squadra e i sogni del mio Paese, ma le mie responsabilità vanno oltre il ciclismo: sono il padre di Mariana, sono un uomo consapevole della necessità che ogni adulto si impegni a favore dei bambini e degli adolescenti per costruire un futuro migliore».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'anno scorso vi raccontavamo la nascita, a Montesilvano, dell'Abruzzo Cycling Team, creato dal "mentore" Alessandro Donati (direttore sportivo in Bardiani CSF) e presieduta da sua moglie Marzia Di Fazio, coadiuvata da Francesco e Mario Di Paolo: una storia di passione...


Cinquant’anni a regolare ruote e gruppi, selle e manubri, a montar raggi e pedali, palmer e copertoncini: prima in modalità analogica, oggi digitale, con tanto di app. La cicli Bettoni di Alfio Bettoni è un negozio crocevia del mondo, che...


Il fenomeno eritreo di 25 anni, già un uomo che ha fatto la storia, maglia verde del Tour de France e vincitore di più tappe, nonché fonte di ispirazione, si unisce al NSN Cycling Team come ciclista di punta in...


Venenum in cauda. Oppure dulcis in fundo, per chi è maggiormente vicino alle sue posizioni. L'atto finale, o meglio post-finale, della domenica Open House in Beltrami TSA a Reggio Emilia, un Nota Bene o un Post Scriptum a suon di...


In occasione della Collector’s Week di Sotheby’s ad Abu Dhabi, quattro delle più importanti e rare biciclette Colnago saranno messe all’asta: la Y1Rs utilizzata da Tadej Pogačar al Tour de France 2025, la C68 Rossa No. 01/80, una C35 e...


Arricchimento e networking, formazione e coinvolgimento. Non solo vendita. La quarta edizione della Open House di Beltrami TSA, nel quartier generale dell'azienda di rivendita e distribuzione di materiali da ciclismo di Graziano Beltrami (e famiglia) a Reggio Emilia, ha aggiunto...


Nel weekend la FDJ United – SUEZ ha iniziato il suo avvicinamento al 2026 con un evento che i dirigenti della formazione francese hanno voluto intitolare “Grand Depart”. Sul palco della Futuroscope Arena sono salite le atlete che nella prossima...


A 51 anni Paolo Bettini, oltre ad avere gli occhi più critici e attenti sul panorama ciclistico, con la compagna e attrice Marianella Bargilli sta portando in giro per l'Italia "Pedale Rosso", in cui unisce impegno sociale e cultura con...


Ieri a Montebello Vicentino, è stato Inaugurato un Cippo Funerario dedicato a Davide Rebellin, scomparso tragicamente il 30 novembre del 2022 dopo essere stato travolto da un camionista tedesco.   Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, i sindaci dei Comuni...


Si parte sempre da lontano. A piedi, in bici, in bus. Dalla culla, dall’infanzia, da casa. In questo libro parto dal fondo, dalla terzultima pagina. C’è una Polaroid, a sinistra “il Berni”, a destra Gino Bartali. Al Salone del ciclo,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024