L'OTTO VOLANTE DI ULISSI

PROFESSIONISTI | 22/11/2020 | 08:15
di Pier Augusto Stagi

È stato uno dei volti più belli del Giro d’Italia. Diego Ulissi ha dato chiaramente l’idea di essersi divertito, e anche mol­to. Così facendo ha divertito anche tutti noi appassionati di questo sport fantastico che ha saputo reagire e arrivare fino a Milano nel rispetto delle bolle e di tutte le normative anti-Covid del caso.


Due tappe per portare il proprio bottino personale al Giro a quota otto in carriera, non male per questo ragazzo toscano che da qualche anno è di stanza in Svizzera. Due tappe e due fotografie ricordo, una più bella dell’altra. La prima ad Agrigento, nella quale en­tra Peter Sagan, mentre in quella di Monselice ci finisce la maglia rosa Joao Almeida. Due belle immagini che potrà gustarsi con le sue bimbe Lia e Anna e la moglie Arianna, quando tornerà a casa a Lugano, e per le quali potrà an­che sfottere il suo grande amico Ni­bali, che nella “corsa rosa” di vittorie di tap­pa ne ha una in meno.


«Ma lo sai che tra i corridori in attività, mi precede solo il britannico Mark Ca­vendish con 15 affermazioni? - mi dice soddisfatto come pochi Diego al termine di un Giro per lui davvero felice -. Ho vinto due tappe anche nel 2014 e nel 2016, ma queste hanno avuto un sapore di gran lunga diverso diverso. Forse perché è un anno particolare; pen­so a tutte le vittime e alle famiglie che hanno sofferto: se siamo riusciti a regalare un momento di gioia ed emozione siamo davvero felici. Senza il la­voro fatto in salita non sarei mai arrivato a giocarmi la vittoria e Con­ti è stato il segreto delle mie vittorie. È sta­to fantastico, bravissimo a fare sele­zio­ne, fa­cendo saltare i velocisti. Ma pre­zioso è risultato anche Bran­don (McNulty, ndr): mi ha dato un sup­porto fondamentale. In entrambe le volate sono sta­to lucido. Non mi sono fatto prendere dall’ansia di prestazione, ho fatto quello che dovevo fare con assoluta naturalezza. Anche a 31 anni mi sto regalando soddisfazioni. In squa­dra c’è una grande sintonia e amicizia, una situazione ideale, e io corro con felicità e leggerezza».

Ed è questo il vero segreto, Diego si è di­vertito. Ha trasmesso alla squadra e a chi gli stava attorno quella gioia di cor­rere una gara che fino all’ultimo sembrava impossibile poter disputare e questo è stato poi il segreto del suo rendimento.

«Siamo un bellissimo gruppo, una squa­dra molto affiatata: dei veri amici di­sposti a darci sempre una mano», dice lui.
Diego è un uomo squadra, che mostra a tutti come si deve svolgere la professione del ciclista, ma sa anche sdrammatizzare, ridere e scherzare al mo­men­to opportuno.

«È fondamentale: guai prendersi troppo seriamente. Seriamente va svolto so­lo il proprio mestiere, perché i risultati non vengono per grazia ricevuta. Però, dopo, è bello trovarsi assieme per fare un po’ di bisboccia. A me pia­ce molto ridere e scherzare, ce l’ho nel­le corde, non ce la faccio a stare troppo serio, nonostante non sia più un ragazzino visto che ho 31 anni, ma quando sono qui mi sento come se lo fossi, la passione è la stessa, di differente c’è solo la conoscenza e la consapevolezza di quello che faccio. Sono un corridore che ormai sa quello che può dare e co­nosco discretamente il ciclismo, uno sport che adoro da sempre e solo con la passione posso affrontare con questa determinazione».

Alla fine il primo classificato della UAE è stato Brandon McNulty, un al­tro ragazzo del ’98, un altro giovane terribile che ha chiuso il suo primo Gran­de Giro in quindicesima posizione a 38’10” dalla maglia rosa.

«Secondo me ha disputato un buon Gi­ro - ci spiega -. Ha fatto esperienza, ha capito certe dinamiche e soprattutto ha capito cosa significa correre un Grande Giro. Ha lavorato molto bene per la causa della squadra e ha provato anche a fare classifica. Insomma, ha preso le misure e, vista l’età, considero la sua prestazione molto buona. Certo, qualcuno mi potrebbe anche dire: ma Ber­nal e Pogacar alla sua età hanno vinto i Tour… Tutto vero, ma ognuno ha il suo tempo di maturazione. Ognuno se­gue il suo percorso. Loro sono dei fe­no­meni, dei predestinati, però so­no delle eccezioni, ma Brandon non è da considerare assolutamente uno dei tanti, perché ha stoffa e in questo Giro appena concluso abbiamo po­tuto intuirlo, ma presto lo ve­dremo ad occhio nudo».

Diego ha chiuso la sua fatica in trentottesima posizione, a due ore e 6 minuti dalla rosa… «Appena dietro a Nibali, Antonio però, non certo Vincenzo, anche perché è l’unico Nibali che mi potevo permettere. Ho preso la sua ruota e non mi sono più staccato», dice lui con quel sorrisino divertito che te la dice lunga su come sia Diego Ulissi e su come viva l’amicizia con Vincenzo.

«Sì, lo so, lui ha vinto due Giri, un Tour e una Vuelta… ma lui ha pa­zienza, io sono più ansiogeno. Co­sa volete che vi dica: io sono uno che brucia le tappe».

E le sa anche vincere.

da tuttoBICI di novembre

Copyright © TBW
COMMENTI
Mezzo corridore
22 novembre 2020 11:03 Maranga75
Siamo sinceri.. Ulissi è un buon.. mezzo corridore.. eterna promessa ma mai esploso.. si attendeva per il mondiale di imola che riuscisse finalmente a fare una gara vera contro avversari top.. ma ha completamente fallito... poi si nasconde dietro un mal di pancia mattiniero che evidenzia i limiti di un corridore da mezzo a forte! L’unico corridore italiano da elogiare quest’anno é solo Pippo Ganna il quale sta iniziando una carriera da top-ciclista... il resto italiano solo briciole..

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gli indizi si stanno susseguendo e portano tuti in un’unica direzione: Mathieu Van der Poel sta pensando sempre più concretamente al triathlon. Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della scommessa con il suo amico e compagno di allenamento Freddy Ovett,...


E' un autentico terremoto quello che sta squotendo la Borgo Molino Vigna Fiorita. In questi giorni, che per le altre formazioni segnano l'inizio dei lavori in vista della nuova stagione, la società di Ormelle si trova alle prese con...


Nessun impegno agonistico nel weekend per Sara Casasola. La ciclocrossista 25enne non prenderà parte alla prova di Superprestige in programma domani, sabato, a Merksplas e neppure alla gara in programma domenica ad Hamme in Belgio. Sara, vincitrice a Overijse e...


L’Imperatore del keirin, il Drago della velocità, il Pericolo Giallo, la Freccia del Sol Levante. Oggi Koichi Nakano compie 70 anni, lo stesso giorno di Vittorio Adorni, Bernard Hinault e Vincenzo Nibali (e di un campione di lealtà come Miculà...


Il presidente dell’UCI, David Lappartient è preoccupato per la salute del gruppo, non solo per diete sempre più rigide, ma anche per quelle pressioni che nascono all'interno delle squadre e che portano a tensioni per tutti. La stagione su strada...


Si avvicina l'appuntamento con La Notte degli Oscar, che segna la conclusione ideale della stagione 2025 e traghetta verso una nuova avventura. Di scena ci saranno, come sempre, i migliori atleti dell'anno in ogni categoria: ve ne presentiamo uno al...


Prestazioni, precisione e stile: da qui riparte Cinelli per svelare al mondo le due nuove ammiraglie Aeroscoop e Speciale Corsa XCR. Come la storia insegna, Cinelli ha molto da dire e lo fa a modo suo come sempre, ovvero legando a doppio nodo l’originale...


Frank Schleck guiderà dall’ammiraglia Elisa Balsamo, Gaia Realini e le altre atlete della Lidl-Trek: nelle scorse ore la formazione americana guidata dal General Manager Luca Guercilena ha infatti ufficializzato l’ingresso del lussemburghese nel gruppo di tecnici della squadra femminile. Per...


Un riconoscimento internazionale che apre nuove prospettive in termini di promozione del territorio, grazie all'incremento della visibilità, al sostegno istituzionale ai più alti livelli, alla partecipazione a programmi di lavoro per lo sviluppo congiunto di iniziative. Con l'ingresso in UN Tourism,...


Lunedì 17 novembre ricorre il quinto anniversario dell’improvvisa scomparsa, a 73 anni sempre ben portati, di Antonio Maiocchi, figura con molteplici sfaccettature anche in chiave ciclistica amatoriale e, pure, organizzativo. Gli amici del G.S. Corsera ricordano quello che fu il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024