NIBALI. «MI HANNO DETTO CHE A DECIDERE E' STATO IL CPA. E COMUNQUE NON SI PUO' DISCUTERE IN CHAT...»

GIRO D'ITALIA | 23/10/2020 | 17:58
di tuttobiciweb

Anche Vincenzo Nibali è stato chiamato a dare la sua lettura dei fatti odierni in un intervento ai microfoni del Processo alla Tappa: «Ho saputo di quel che stava accadendo quando sono arrivato al foglio firma - ha spiegato il capitano della Trek Segafredo -, nessuno aveva parlato prima con me. È arrivata questa decisione, la motivazione vera non la so, ma mi hanno detto che è presa dal CPA (il sindacato mondiale dei corridori, ndr). Il mio compagno di squadra Julien Bernard mi ha detto che aveva già sentito qualcosa ieri sera, ma si trattava solo di voci e noi siamo arrivati alla partenza ben vestiti, pronti a fare la tappa per intero e a prendere la pioggia: per questo ieri sera ci eravamo alimentati per affrontare sei ore di bici in una giornata come questa. È stata una decisione strana, difficile dire se sia stato giusto o meno. Ceryo che abbiamo corso in condizioni più estreme. E comunque credo che una chat di Telegram non sia il posto giusto per discutere questioni tanto importanti e prendere decisioni simili».


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COMMENTI
CPA ????
23 ottobre 2020 18:36 Carmelino53
Ma cosa ci stà a fare un'organismo simile se combina cazzate come queste ????

mentono tutti
23 ottobre 2020 18:54 alerossi
quello che dicono che non sapevano nulla. l'unico che prova a dire la verità è salvato, puntualmente fermato dalla de stefano (vergognati!). tutti hanno paura di ammettere di aver voluto tagliare la tappa. corridori: dovete essere orgogliosi di aver finalmente fatto sentire la vostra voce, non siete buoi che devono far guadagnare altri, siete essere umani.

Dai dai
23 ottobre 2020 19:45 AlleCross
Dai dai questa tappa era da disputare,si sapeva da tempo che oggi c'erano da fare 250 km...e le condizioni non erano proibitive. Se erano pessime potevo capire,ma altrimenti gli accordi presi vanno mantenuti.

De Stefano
23 ottobre 2020 19:48 Beffa195
Persona arrogante che dopo anni di processo alla tappa non capisce nulla di ciclismo!

Rispetto!
23 ottobre 2020 21:14 pasticca
Il buon senso di tutti sarebbe stato giusto purtroppo a perdere è sempre il ciclismo!

Rispetto per il Giro d'Italia
23 ottobre 2020 22:41 palo
I corridori meritano tutto il nostro rispetto e di correre in totale sicurezza. Ma i corridori devono anche loro mostrare tutto il loro rispetto per il Giro d'Italia, per chi, anche eroicamente a volte, lo ha corso per più di un secolo, per i tifosi, che li hanno aspettati vanamente sotto la pioggia (uomini, donne e bambini). 0ggi le condizioni per svolgere la gara c'erano, eccome. Cosa vuol dire che erano troppo stanchi per correre sotto l'acqua per troppi chilometri?! Erano condizioni estreme? No! Si trattava di condizioni di carente sicurezza? No!
Niente di tutto questo: erano stanchi! E vabbè, se si stancano che non ci vengano al Giro. Oggi i corridori hanno mancato di rispetto al Giro d'Italia, a tutti i significati che esso include e, infine, a loro stessi.

Professionisti??
24 ottobre 2020 08:35 Cobra67
Volete il mio parere? Licenziare tutti i corridori del giro e prossimo anno volti nuovi dai dilettanti che hanno tanta voglia di emergere. Secondo luogo: i sindacati!! Oggi sono il cancro della societa. Nati per una nobile idea ma finalizzato alla distruzione di tutto ciò che toccano

e se
24 ottobre 2020 09:14 kristi
ho letto i vari commenti ai vari articoli , e spicca la tenace difesa di alerossi ai ciclisti ...uhmm e se fosse lui l'artefice di tutto il baillame ?? ahaha ovviamente voglio solo sdrammatizzare , oggi sprechiamo tonnellate di inchiostro , domani saremo di nuovo tutti li davanti alla tv per ore e ore , amiamo questo sport e ormai ne abbiamo viste di tutti i colori per desistere . forza giro , forza ciclisti , forza vegni , forza tifosi tutti

Vergognatevi
24 ottobre 2020 09:22 Fulviaccio
Sono cicloamatore da 35 anni vado in bici con tutte le temperature in montagna a 900 m dove abito e con l'abbigliamento opportuno 11 ° non sono certo una temperatura proibitiva ma poi che dire quando corrono parigi-roubaix sotto il diluvio universale o altre classiche di primavera sotto diluvio universale in mezzo alla nebbia in mezzo al fango dove anche lì le temperature non sono certo estive allora se dovessero ragionare così smettiamo tutti di andare in bici andate via rivedere certe tappe epiche del ciclismo quello vero non quello finto di adesso fatto di radioline iper tatticismi eccetera eccetera Quelli erano veri ciclisti

la protesta dei corridori
25 ottobre 2020 00:04 Bahamontes
I ciclisti avevano fatto 3 tappe durissime, con 15.000 metri di dislivello , circa 600 km e arrivavano spesso tarsi in albergo. Capisco benissimo la loro situazione e diciamolo francamente: che danno hanno fatto ?

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