L'ORA DEL PASTO. LA FAKE DI MONTANELLI

STORIA | 15/10/2020 | 07:50
di Marco Pastonesi

Il Giro d’Italia richiamava le grandi firme. Giornalisti come Orio Vergani e Raro (Ruggero Radice), scrittori come Vasco Pratolini e Anna Maria Ortese, giornalisti e scrittori come Dino Buzzati, poeti come Alfonso Gatto. Nel 1947 “il Corriere della Sera” inviò Indro Montanelli. Era l’occasione per scrivere non solo del Giro, ma anche dell’Italia, non solo dei girini, ma anche degli italiani, non solo della corsa, ma anche della vita. E poi c’erano “quei due”: Bartali e Coppi.


Il Giro scattava da Milano (e a Milano sarebbe anche arrivato). Montanelli esordì alla grande: “Carlo V usava lo spagnolo per parlare con Dio, il francese per parlare coi ministri, l’italiano per parlare con le donne, il tedesco per parlare coi soldati e il cecoslovacco per parlare col diavolo. Se fosse vissuto più a lungo, quel monarca poliglotta avrebbe dovuto imparare una sesta lingua per parlare coi corridori in bicicletta: il milanese”. Perché Milano era la capitale del grande ciclismo, a cominciare dalla sede del giornale che organizzava la Corsa Rosa, rosa come le sue pagine: “La Gazzetta dello Sport”.


Montanelli era andato alla partenza, in piazza Duomo, per vedere Luigi Ganna, vincitore del primo Giro d’Italia nel 1909. Sarebbe stato lui a dare il via alla corsa. Ma era “inidentificabile in mezzo al quadrato dei suoi aficionados”. E così Montanelli scrisse: “Qualcosa lega questo leggendario personaggio all’anno 1909, quello in cui io nacqui alla vita e lui alla gloria. Il Giro d’Italia ed io siamo coetanei di millesimo e di mese. E ciò per poco non provocò una catastrofe, poiché il medico che doveva facilitare il mio complicato ingresso nel mondo disertò all’ultimo momento il suo posto al capezzale di mia madre, per accorrere col suo velocipede ad un certo passaggio a livello, dove il vittorioso Ganna avrebbe dovuto in quel momento passare. Se non ho diritto io di vedere Luigi Ganna, chi mai lo avrà?”.

Claudio Gregori, nel suo recente “Coppi contro Bartali” (Diarkos, 560 pagine, 19 euro), smaschera la straordinaria coincidenza vantata da Montanelli: “Bello, ma inventato”. Come oggi si direbbe, “fake news”, notizia falsa, balla, bufala, bugia. E spiega: “Quando, il 25 maggio 1909, Ganna passò da Fucecchio con lo sciame del Giro, il piccolo Indro non faceva più evoluzioni nel ventre della mamma. Era nato il 22 aprile. E da trentatré giorni, chiassava già ‘en plein air’, bellicoso, pronto alla sfida col Novecento”.

 

 

 

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Succede anche adesso
15 ottobre 2020 09:42 59LUIGIB
Già come quando in diretta Rai nei giorni scorsi Gianni Bugno diceva di essere presente durante la tappa vinta da Urs Freuler il 24/05/1984 peccato che Bugno passo professionista ben 16 mesi dopo cioè nel Settembre 1985

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Gradita sorpresa in casa della Hopplà Petroli Firenze Don Camillo che applaude con immenso piacere la vittoria del giovane 18enne Riccardo Lorello. Nella prima stagione tra gli under 23, il corridore fiorentino mette la sua firma sulla classica Coppa Penna...


Siamo pronti a partire con il Giro, con la nostra corsa, con la gara che ci rappresenta nel mondo e che ci accompagna da anni. Siamo pronti a raccontare una nuova storia e anche a raccontarci, perché siamo pur sempre...


Nicolò D'Alessandro, varesino di Castellanza, è il nuovo campione lombardo della categoria juniores. Il corridore della SC Fagnano Nuova ha conquistato il titolo a Clusone, nella Bergamasca dove ha preceduto il compagno di fuga Filip Novak della Repubblica Ceca e...


Arriva sul traguardo di Saragoza la seconda vittoria alla Vuelta Femenina della EF Education-Cannondale, a firmarla è Kristen Faulkner. La 31enne atleta originaria dell'Alaska è scattata quando mancavano cinque chilometri al traguardo, ha distanziato le compagne di avventura e si...


Maxim van Gils entra di diritto nel gruppo dei grandi: dopo il settimo posto a Sanremo, il terzo alla Freccia e il quarto a Liegi, il ventiquattrenne belga della Lotto Dstny mette a segno il colpo giusto a Francoforte, nel...


L’olandese Jesse Kramer, che difende i colori della Team Visma-Lease a Bike Development, ha vinto la settima e ultima tappa del Tour de Bretagne: sul traguardo della  Le Hinglé - Dinan di 159, 3 km ha preceduto il belga Viktor...


Vittoria di Giovanni Bortoluzzi nel quinto Gran Premio General Store per dilettanti che si è disputato a Sant'Ambrogio Valpolicella nel Veronese. Il friuliano, che difende i colori della General Store Essegibi F.lli Curia, è stato dunque profeta in patria regalando...


Oggi dalla Francia ha preso il via la Ronde de L'Isard con la prima tappa, da L'Isle en Dodon a Triesur-Baïse. Subito protagonisti i ragazzi italiani che sfiorano il successo con il giovane Juan David Sierra (Tudor Pro U23) che...


Successo di Luca Patuelli nel 67simo Gran Premio di San Prospero per juniores svoltosi a San Martino di San Prospero nel Modenese. Il ravennate ha superato Andrea Stefanelli, della Polisportiva Monsummanese, mentre al terzo posto si è classificato Federico Saccani...


Podio sfiorato da Kristian Sbaragli nel GP Vorarlberg. Il 33enne toscano, da quest’anno alla Corratec - Vini Fantini, ha concluso la gara austriaca al quarto posto alle spalle dello sloveno Jaka Primožič (Hrinkow Advarics), del ceco Michael Boroš (Elkov –...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi