GATTI & MISFATTI. È SURREALE, MA È TUTTO QUELLO CHE CI POSSIAMO PERMETTERE

GIRO D'ITALIA | 10/10/2020 | 18:02
di Cristiano Gatti

Solitamente, se un estraneo si presenta in visita al Giro scatta il deferente e cordiale benvenuto. Con quest'ultimo intruso, il fetentissimo Covid, non è proprio il caso. Quando arriva lui, c'è sempre qualcuno che parte: il primo è Yates, sperando sia l'ultimo, temendo non lo sia per niente. Per la verità Yates era già uscito di scena in modo repentino e decisamente imprevedibile, adesso possiamo anche capire perchè, scusandoci tutti per le censure e le condanne sul suo andamento in gara. Sorry Simon and good luck.


Detto questo, chiudiamola subito con lo choc. Non sta in piedi, non è giustificato. Sul Giro 2020 non è caduto un asteroide senza preavviso, al Giro è arrivato un ospite annunciatissimo. Diciamo piuttosto che si è presentato persino in ritardo, prendendosela comoda, con molti riguardi, per non disturbare subito l'imbastita festa nazionale. Non ha voluto rompere l'anima per un'intera settimana, ma era chiaro ed evidente che prima o poi si sarebbe fatto vivo.


Eccoci al punto previsto e temuto: il Giro-Covid ha il suo primo caso di Covid. Inutile farsi prendere dal panico: è il minimo che dovesse succedere. Tant'è vero che questa corsa nasce già dalla prima ora sotto il segno delle precauzioni e dei protocolli, proprio in vista di evenienze inevitabili. Lo sgomento non deve nascere da Yates: lo sgomento dovrà nascere di fronte a casi e numeri più pesanti. La speranza è mai. Però il dubbio è uno solo: Yates è il caso isolato o è solo il primo della lista?

Da qui in avanti, ogni giorno, ogni ora, ogni momento può essere quello buono – cattivo – per sinistri aggiornamenti. Dobbiamo saperlo. Lo sapevamo. Il che significa una semplice conseguenza: non sarà mai un Giro normale. Lo vediamo già in queste ore: parlare a Vieste di Dowsett e di Almeida, di Fuglsang e di Nibali, è come parlare di viaggi e vacanze in casa di un disoccupato. Nessuno ne ha voglia, sembra indelicato, risulta fuori luogo. Lo stesso tappone (tappotto, dai) di Roccaraso, che occuperebbe tutti i discorsi da almeno due giorni, si presenterà stavolta all'improvviso, saltando fuori chissà da dove, come cambiando discorso, passando di palo in frasca.

E' il Giro al tempo del Covid, prendere o lasciare. L'abbiamo voluto a tutti i costi, dobbiamo sapere che è una cosa così, strana e indefinibile. E' un avvenimento strampalato, è un non luogo in cui l'ordine d'arrivo e la classifica generale possono in ogni momento diventare dettagli secondari, per lasciare spazio alla classifica giornaliera dei contagiati.

D'altra parte, lo stesso pronostico si presenta alquanto anomalo: quello logico e tradizionale direbbe Nibali con una gamba sola, questo all'arrivo del Covid dice che vincerà chi resta in piedi, superando contagi, neve in quota e temperature polari, fino a Milano. Sempre che a Milano ci si arrivi.

E' un bel Giro? E' un grande Giro? E' semplicemente qualcosa che gli somiglia vagamente, alla lontana. Niente di più. Ma è tutto quello che ci è concesso. Tutto quello che ci possiamo permettere. Guardando gli ultimi dati mondiali e nazionali della pandemia, è persino un lusso sfrenato.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Fatemi capire
11 ottobre 2020 07:30 Monti1970
Perché il direttore di questa testata continua a far scrivere una rubrica al Sig.Gatti? È evidente che il ciclismo gli faccia schifo, è un mondo che non gli appartiene più , scrive controvoglia articoli sul Giro d’Italia da anni.
Non sarebbe l’ora di chiudere questa rubrica

Bravo
11 ottobre 2020 09:10 scialpinista
sempre arguti e ironici i tuoi commenti, bravo Cristiano (vittorio veneto bei ricordi)

Senza Commento
11 ottobre 2020 11:28 Antabyss
Incommentabile... ancora.
Ma che cosa vuole dal ciclismo. Dtt. Gatti? Lo guardi oppure si diverta facendo altro. Grazie

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una grande giornata di celebrazioni per i successi di quest’anno con il mirino puntato ai Giochi Olimpici Invernali da ospitare il prossimo. Alla Casa delle Armi del Foro Italico, a Roma, è andata in...


Enrico Gasparotto torna... sui suoi passi: dal prossimo anno, infatti, sarà direttore sportivo del Team Bahrain Victorious. Gasparotto ha trascorso due stagioni con il Bahrain Victorious come corridore durante gli anni di formazione del team, nel 2017 e nel 2018,...


In vista della stagione ciclistica 2026, si è svolto a Milano un incontro strategico tra il Presidente della Lega Ciclismo Professionistico, Roberto Pella, il membro del direttivo Mauro Vegni, e le squadre italiane per un confronto costruttivo sulle principali tematiche...


Il 26 marzo 2023 si spegneva Ugo de Rosa, indimenticato produttore di biciclette che ha legato la sua produzione e la sua fama a calibri da novanta e oltre come Merckx e Moser. Nel cimitero della sua Cusano Milanino è stata...


Michael Matthews ha rinnovato il suo contratto con il Team Jayco AlUla fino alla fine della stagione 2027. L'otto volte vincitore di tappe nei Grandi Giri ha dovuto affrontare una stagione 2025 difficile dopo che gli è stata diagnosticata un'embolia polmonare...


Anche il giovane talento ungherese Bàlint Makrai (06/10/2006) passerà professionista nel team MBH Bank Ballan CSB Colpack nel 2026. Per il passista magiaro, che viene da Vac,  una bella opportunità dopo una sola stagione nella categoria U23 in cui ha dimostrato...


Arjen Livyns approderà al team XDS Astana nella stagione 2026: ha firmato un accordo annuale. Il ciclista 31enne è uno specialista delle Classiche del Nord, dove solitamente supporta il suo leader. Tra i migliori risultati individuali di Livyns nel 2025...


Sono ancora vive le immagini della Vuelta di Spagna e dei manifestanti pro Palestina e visto che lo sport unisce e non separa, lo Stato di Israele pensa di ospitare una partenza del Tour de France sulle sue strade. Dopo...


Un'altra vittima, un'altra tragedia della strada, un altro pirata in fuga. È accaduto ieri alla periferia di Bologna, attorno all'ora di pranzo: Ettore Pausini, 78 anni, stava rientrando verso casa in sella alla sua mountain bike quando è stato investito...


Dovete trasportare la vostra gravel in aereo e siete pieni di dubbi? Metteteli da parte e per farlo puntate sulla Aerocomfort 3.1 Gravel di Scicon Sports, la nuova borsa porta bici che punta tutto su robustezza e praticità, ovvero tutto quello...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024