UN INFARTO STRONCA FERRUCCIO VESCHETTI, AMATORE DAL CUORE GRANDE

LUTTO | 15/09/2020 | 07:43

Capriano del Colle, piccolo paese in provincia di Brescia, è in lutto. Nella giornata di domenica l'ex assessore allo Sport della cittadina, Ferruccio Veschetti, è morto, stroncato da un infarto che non gli ha lasciato scampo. La ricostruzione dell'accaduto è tragica. Veschetti da qualche giorno non si sentiva molto bene, ma si pensava fosse un semplice malanno passeggero. Poi, domenica sera, il malore improvviso che lo ha fatto crollare a terra davanti agli occhi sbigottiti della moglie.


La donna ha tentato in tutti i modi di salvarlo dopo aver chiamato i soccorsi ma purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare. Veschetti è stato assessore del comune bresciano dal 2016 al 2019 ed era molto apprezzato in paese per il suo spirito solidale. Inoltre, il 59enne era stato in passato campione nazionale, europeo e mondiale di ciclismo nella categoria Amatori. La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto l'intera comunità che si è prontamente mobilitata per mostrare il proprio cordoglio alla famiglia. Dopo la carriera politica e sportiva, Veschetti lavorava nell'azienda di famiglia. Lascia la moglie e il figlio Marco ai quali vanno le condpglianze della nostra redazione.


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COMMENTI
lutto
15 settembre 2020 10:58 Manu77
Da quello che riporta l'articolo si parla di un (ex)amatore di altissimo livello...vincere un campionato mondiale non è per niente uno scherzo. Ovviamente sono doverose le più sentite condoglianze alla famiglia e a chi lo conosceva. Ero curioso di sapere se avesse smesso con l'attività agonistica da tempo oppure è vittima di un'infarto nonostante i controlli medici per il rilascio dell'idoneità specifica.

Lutto
15 settembre 2020 13:44 Albiker
Ti rispondo Manu77, sono un ex compagno di squadra di Ferruccio fino al 2016. Si era in attività agonistica, basti pensare alla medaglia d'argento ai mondiali nel 2019 a Manchester in Gran Bretagna. Nella sua specialità preferita: la velocità. Siamo tutti sconvolti da questa terribile notizia. Il Ferro, così lo chiamavamo, era una persona gentile, simpatica, intelligente, sportiva e soprattutto onesta. Qualità riconosciute in vita, non dopo, e tutte cose che valgono ben di più di quelle di essere stato un campione di ciclismo. Pensate che a oltre 50 anni ha registrato un 11" 10 sui 200 metri. Cosa che pochissimi atleti Elite U23 riescono a fare in Italia. Infatti Ferro era un "azzurro" dei master. Siamo sconvolti. Non riusciamo a darci pace. Una terribile ingiustizia.

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