
La strada ormai è intrapresa: i Giochi Olimpici di Tokyo che si disputeranno nel luglio 2021 saranno davvero semplificati. È questa la decisione presa dagli organizzatori dei Giochi e dal Comitato olimpico internazionale riuniti in videoconferenza.
Muto Toshiro, CEO del comitato organizzatore dei giochi (TOCOG), spiega che «I Giochi non si svolgeranno con lo splendore di sempre», mentre il presidente del TOCOG Mori Yoshiro ha osservato come «Le Olimpiadi hanno sempre portato incoraggiamento e speranza, ma quando si pensa al situazione attuale in tutto il mondo, lo splendore a cui siamo abituati potrebbe non essere il più appropriato».
Se in Europa la pandemia ha rallentato il suo corso, in altri continenti non accade altrettanto e il Giappone si muove per tempo, costrettoa fare i conti con cifre aumentate a causa del rinvio, vaccino che non si sa se sar pronto e oltre 10.000 atleti chiamati a confluire nel Paese del Sol Levante per partecipare ai Giochi.
Da parte sua, il presidente del CIO Thomas Bach ha escluso che la semplificazione vada a toccare le discipline sportive: «La nostra attenzione è rivolta agli atleti. Sarebbe sbagliato se decidessimo oggi di ridurre il numero dei concorrenti e privarli della partecipazione ai Giochi Olimpici».
Una task force congiunta formata dal CIO e dagli organizzatori di Tokyo 2020 ha già preparato un piano di interventi per dar vita alla semplificazione. Nel documento si legge: «Tokyo 2020 si concentra su atleti, sviluppo sostenibile, recupero, ricostruzione e la capacità dello sport di aiutare le comunità a trovare un futuro migliore».
La task force afferma che il suo obiettivo principale è quello di «semplificare e ottimizzare la preparazione e la realizzazione dei Giochi, mantenendo al contempo l'attenzione su sport e atleti, per ridurre l'impatto dei costi del rinvio e promuovere l'interesse pubblico».
Il CEO di TOCOG, Muto, aggiunge: «Per semplificare i Giochi, dobbiamo coinvolgere federazioni internazionali, comitati olimpici nazionali, emittenti e partner. Abbiamo esaminato più di 200 aree che potrebbero essere snellite. Gli atleti e la competizione sono al centro delle Olimpiadi: questo rimane invariato, saranno la nostra massima priorità».
Il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici Christophe Dubi ha fornito ulteriori dettagli sulle possibili aree di intervento: «Abbiamo bisogno di tutto lo spazio che è stato previsto? Abbiamo bisogno di tutti i beni e servizi? A volte pianifichiamo e consumiamo troppo. E ancora: abbiamo bisogno di tutti i test event? Ogni particolare va analizzato, esaminato e ripensato. E probabilmente scopriremo che servono meno risorse: ci vorrà del tempo, ma il risultato sarà positivo».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.