MARTIN, VIVIANI, HERRADA E HAAS: I CAPITANI DELLA COFIDIS RACCONTANO LA RIPARTENZA

PROFESSIONISTI | 13/05/2020 | 07:50

Sono tornati. Sono tornati i colpi di pedale e con loro anche i sorrisi in casa Cofidis. La ripartenza, anche se per gli allenamenti in solitaria, rappresenta un primo passo importante che i capitani del team francese hanno voluto raccontare. Una testimonianza che coinvolge quattro corridori e tre Paesi.


Cominiciamo proprio dalla Francia con Guillaume Martin, che vive in Normandia. «Prima della ripartenza, confessavo di voler tornare a sentire la sensazione del vento in faccia. E lunedì, alla prima uscita, non sono stato tradito perché c’era maltempo e di vento ne soffiava davvero tanto. Nonostante questo è stato davvero piacevole riscoprire le sensazioni della strada, dell’asfalto e dell’andatura en danseuese. Ho pedalato due ore e un quarto e mi sono proprio goduto questa uscita: lo stesso continuerò a fare in questi giorni, allungando pian piano le uscite, senza pressione e senza intensità».


Una settimana prima era ripartito Elia Vivaini nel Friuli che lo ospta in queste settimane. «È stato veramente un piacere tornare a pedalare su strada, anche se nei giorni scorsi ho incontrato molta pioggia. Ma non aveva prezzo sentire l’aria fresca sul viso, provare emozioni di libertà pedalando, tutte cose che mi erano mancate molto. Ora ricomincerò a lavorare sempre più intensamente per farmi trovare pronto ai grandi appuntamenti della stagione».

Dalla Spagna, la testimonianza di Jesus Herrada. «Noi ci siamo potuti allenare una settiama all’aperto. Giorno dopo giorno abbiamo riscoperto le sensazioni e ora possiamo cominciare a pensare all’allenamento vero e proprio. Naturalmente pedaliamo rispettando tutte le indicazioni e le precauzioni necessarie, pedaliamo da soli, ma pedaliamo! E non vediamo l’ora che arrivi finalmente agosto!».

Dalla Spagna, anche la testimonianza dell’australiano Nathan Haas. «Sono felice di aver potuto riprendere a pedalare su strada e di aver rirovato le abitudini di sempre. Ora ci attendono dieci settimane prima delle prime corse, quindi abbiamo il tempo di lavorare e di rimetterci in condizione.. Vedrete che non sprecheremo questo tempo...».

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