LINEA VERDE. CRISTINA TONETTI, QUESTIONE DI FAMIGLIA

DONNE JUNIORES | 03/04/2020 | 07:21
di Danilo Viganò

Cristina Tonetti è una scalatrice nata e ama le salite come le amava suo padre Gianluca, ex professionista poi tornato dilettante e ancora professionista prima di chiudere una brillante carriera con la maglia della Tenax, l'azienda di Lecco che produce reti per recinzioni, e per la quale oggi lavora come dipendente.


Cristina va così forte in salita che due delle tre vittorie conquistate lo scorso anno sono cronoscalate, la Bologna-San Luca e la Ornavasso Santuario del Boden, mentre la terza, sempre contro il tempo, è arrivata a Racconigi, questa volta su un percorso misto. Ha conquistato anche dei buoni piazzamenti, come il terzo posto nel tricolore a cronometro a squadre di Treviglio, e la nona posizione in quello individuale a Capezzano Pianore (Lucca) vinto da Eleonora Camilla Gasparrini.


Come tante ragazzine della Brianza-Lecchese (vive a Besana Brianza), inizia per l'Unione Ciclistica Costamasnaga La Piastrella una fra le poche società in Italia che supera i 100 tesserati, presieduta da Egidio Mainetti. La chiamano "Tritone" in onore della divinità mitologica greca, ma il perchè di questo soprannome Cristina ancora oggi non lo conosce. «Indagherò» promette la figlia di Gianluca che nella massima categoria vinse il Trofeo dello Scalatore e il Trittico Lombardo, ma fece soprattutto scalpore con il suo terzo posto nella Coppa Agostoni del 2001 vinta da un certo Jan Ullrich.

Una passione, quella di casa Tonetti, che coinvolge anche la madre Gabriella (ex ciclista), impiegata nella ditta Salmilano di Mario Molteni, figlio di quel Ambrogio che ha dato tanto al ciclismo grazie alle imprese di Eddy Merckx con la storica maglia della Molteni di Arcore. Poi c'è la sorella maggiore Greta, ex pallavolista, laureanda in Ingegneria della Produzione all'Università di Lecco. La giovanissima Tonetti, che festeggierà a luglio il suo diciottesimo compleanno, è una atleta promettente, che ogni anno prova ad impegnarsi più seriamente per seguire le orme di papà. Cristina frequenta il Liceo Scientifico "Vittorio Bachelet" di Oggiono, e quest'anno tra le juniores difenderà le insegne della società piacentina VO2 Team Pink diretta da Stefano Peiretti.

Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«E' un buon momento per il settore femminile su pista e i risultati sono visibili a tutti, ma anche a livello maschile siamo in grado di gestire molto bene l'impatto con le gare internazionali su strada».

A quale età hai cominciato a correre?
«A 12 anni, ultimo anno da giovanissima, con la squadra della Costamasnaga La Piastrella. La bici era quella del team di colore rosso».

Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, perchè in salita era imbattibile».

Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il calcio, che ho praticato, ma sono incuriosita dallo sci».

I tuoi peggiori difetti?
«Sono permalosa e a volte testarda».

Il tuo modello di corridore?
«Mi piaceva Alberto Contador».

Cosa leggi preferibilmente?
«Romanzi, tratti da storie reali».

Cosa apprezzi di più in un uomo?
«La sincerità».

Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Meno misuratori di potenza, più istintività».

Piatto preferito?
«Pizza».

Qual è la tua attrice o attore preferita?
«Il cinema non è la mia passione».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«La mia compagna di squadra, Eleonora Camilla Gasparrini».

Sei religiosa?
«Non molto».

Credi nell'amicizia?
«Sì».

Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono una persona generosa e sincera».

Hobby?
«Lettura e la musica».

La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».

Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Nessuno in particolare».

Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Vincere almeno una gara, ed essere utile alla squadra».

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